Truth – The Fight For Survival
Un paio d’anni fa, in occasione di un’intervista che celebrava la ristampa di “Blah Blah Blah“, P.F. Cuttin’ ci confidava di essere coinvolto nella realizzazione di molteplici progetti, menzionando tra gli altri un mc di nome Truth, in quel momento impegnato a registrare il seguito del suo esordio intitolato “From Ashes To Kingdom Come”, pubblicato da Ill Adrenaline Records nel corso del duemilasedici. La scorsa primavera è in effetti giunto il turno di “The Fight For Survival“, prova che porta alla luce proprio la finalizzazione di quel processo lavorativo appena menzionato e che si presenta come un prodotto assai accattivante per chi percepisce pulsazioni marchiate east coast all’interno delle proprie vene, offrendo un sound che conosce con esattezza la formula di cattura per tutta quella fetta d’utenza che del suono della metropoli newyorkese ha fatto una ragione d’esistenza.
Truth utilizza la fisicità quale elemento preponderante della sua immagine, traslandone gli effetti alla costruzione dei concept delle proprie barre, un’attitudine più che comprensibile per chi è abituato a farsi largo nell’infinito mare della Grande Mela e perfettamente aderente alla natura stessa di quanti sono nati e cresciuti in certi caseggiati fatiscenti; il suo è un atteggiamento tutto d’un pezzo, peraltro idoneamente raffigurato dalla totale assenza di ritornelli nei tredici brani che costituiscono la scaletta. Un concretizzare tutto e subito, senza perdere tempo a riscaldare minestre altrimenti indigeste. La sua visione è ben chiara, lo testimonia la costante equiparazione delle dinamiche Hip-Hop a un ring costruito al centro di una stanza con murature faccia a vista. Truth è un mc che sa benissimo come cavarsela e, nonostante dimostri di essere attrezzato di qualità tecniche residenti nella media e di non essere dotato di un tasso sufficiente di creatività argomentativa, di sicuro non gli si deve insegnare nulla a livello di tenuta di ritmo e fiato, anche se un flow più dinamico potrebbe senza dubbio rendere più interessanti gli incastri multisillabici che il Nostro predilige fondere tra la fine di una barra e l’inizio della seguente.
L’impostazione fisica, dunque, non sempre viaggia sugli stessi binari di quella verbale, ma ciò non significa che l’album non possegga un congruo numero di pezzi che costringono a estrarre penna e blocchetto prendendo opportunamente nota, grazie anche a una produzione – per la maggior parte offerta da JK1 The Supernova, con P.F. in appoggio tra mixer e giradischi – gustosamente ispirata alle fredde oscurità tipiche del luogo, con particolare riferimento ai vari bollettini di guerra emersi negli anni da quel territorio minato chiamato Queensbridge – solo con un occasionale pizzico di melodia in più. Truth possiede questa strana tendenza a esaltare – senza tuttavia infiammare – nella stessa misura con cui gli capita di quietare le aspettative, rendendone il giudizio complessivo assai complicato; a volte sembra un mc di comprovata esperienza, dimostrando di sapersi muovere tra le linee con disinvoltura, in altre circostanze lo ritroviamo invece bloccato in percorsi linguistici già disboscati a sufficienza da altri e attanagliati nella tipica virilità della competitività Hip-Hop, particolare appesantito da un timbro vocale a volte impalpabile.
Una volta digerite tali considerazioni, tutto porta a pensare che vi siano delle aree di miglioramento che possano aumentare le potenzialità dell’artista – a patto che in futuro si decida di evadere dalle attuali limitazioni, rimediando a quelle che sono le maggiori lacune di questa prova. Il talento c’è, altrimenti non sarebbe possibile tessere prestazioni metriche che lasciano intuire una certa capacità di padroneggiare il microfono, come nel caso di “The Reigning Undisputed Title Holder”, o dileguarsi senza troppi timori nelle ambientazioni cupe di “Extreme Measures”, a maggior ragione se ci si prende la responsabilità di coabitare con un intoccabile come Tragedy Khadafi. “Mic Like Boom” merita appieno l’etichetta di banger, la sua confezione sprigiona l’aria degli anni novanta – quella buona per davvero – facendone un episodio memorabile soprattutto per l’alta infettività di loop, struttura ritmica e vocal scratchati, direttamente prelevati da una delle originarie trentasei stanze, sensazione nuovamente alimentata da quella “For The Record” atta a fornire un congeniale boom bap esaltato dai vari sample di tromba, una profumazione datata ma pur sempre di classe.
“TNT (Truth & Tragedy)” è l’emblema del sound essenziale e roccioso della porzione orientale della costa americana, altresì duttile nel suo ripresentarsi con tutt’altri toni dopo la cura di un Large Pro assai efficace nell’assemblare un delicato tappeto Jazz per l’eccellente remix che, alla pari degli episodi appena menzionati, contribuisce all’affidabile struttura sonora su cui poggia il disco. Ciononostante, il medesimo non riesce mai veramente a decollare proprio per demeriti relativi alla sua assenza di varietà tematica: brani come “Arms Too Short To Box” o “Front To Back Back To Front” non sono certo malvagi, tuttavia lo scorrere del lavoro inciampa sulla semplicistica ricorrenza della metafora pugilistica, su testi allestiti avvalendosi di similitudini non troppo stuzzicanti (“Iron Sharpens Iron” ne é un facile mezzo di verifica) e qualche fase multisillabica degna di nota – nulla di particolarmente complesso – tende a perdersi in un nugolo di barre accomunate da un vocabolario ristretto. Di fatto, l’unica traccia a variare concretamente il registro argomentativo è la tesa “The Sheeple”, anticipata da un interludio acapella in grado di proporre passaggi più interessanti rispetto ai pezzi veri – proprio un paradosso.
Pur lontano dall’innovazione e dallo stile di altri prodotti, “The Fight For Survival” rimane in ogni caso un disco godibile, il quale non mancherà di coinvolgere l’ascoltatore che abbia il piacere di immergersi di nuovo nel substrato newyorkese di oltre due decadi orsono.
Tracklist
Truth – The Fight For Survival (Hendrix St. Records 2019)
- Intro – Fear The Truth
- Arms Too Short To Box
- Mic Like Boom
- TNT (Truth & Tragedy) [Feat. Tragedy Khadafi]
- The Great Divide (Acapella)
- The Sheeple
- Toxic Temptress
- For The Record
- Extreme Measures [Feat. Royal Flush and Tragedy Khadafi]
- The Reigning Undisputed Title Holder
- Front To Back Back To Front [Feat. The Barbarian]
- Fly Off The Handle [Feat. Ill Bill]
- Repeat!
- TNT (Remix)
- Iron Sharpens Iron [Feat. The Barbarian]
Beatz
- Da Beatminerz: 1, 15
- JK1 The Supernova: 2, 3, 6, 7, 11, 13
- Dj Doom: 4, 10
- P.F. Cuttin’: 8, 9
- Raheem Isom: 12
- Large Professor: 14
Scratch
- Dj JS-1: 1, 4, 6, 7
- P.F. Cuttin’: 2, 3, 8, 9, 12, 13, 14, 15
Mistadave
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