Ohmega Watts – Pieces Of A Dream

Voto: 4,5

Signore e signori, Ohmega Watts è finalmente tornato! Sei anni di quasi assoluto silenzio (interrotti solo da qualche sporadica apparizione qua e là, ma sempre avendo cura di mantenersi alla larga da qualsiasi riflettore e/o fonte di luce) sono davvero tanti, soprattutto per uno che ci aveva fatto attendere neppure un paio d’anni tra i suoi primi due album. Tutto sommato, però, è doveroso riconoscere che ne è valsa la pena: Ohmega si ripresenta infatti al suo pubblico con un progetto assolutamente fresh, positivo, soprattutto offrendoci un suono che si discosta quasi completamente da tutto ciò che siamo soliti trovare in circolazione in questo periodo. E, in questo senso, seppur indipendente da precise collocazioni sonore, in “Pieces Of A Dream” è possibile percepire un incontro tra differenti tendenze, sia attuali che non, tanto newyorkesi quanto californiane.

La vena generale delle produzioni è però di chiara ispirazione Funk, con qualche incursione di Elettronica sparsa a manciate, il tutto fortemente caratterizzato da batterie massicce abbinate a linee di basso tanto spesse da poterle quasi toccare con mano. E proprio questa commistione sonora permette all’album di armonizzarsi così bene al timbro vocale di Ohmega Watts, che in alcune occasioni sembra quasi godere di un naturale riverbero. In altre parole, “Pieces Of A Dream” è un disco che possiede, e mette bene in mostra, quel raro sentore di old school riadattato con sapienza in chiave attuale, aspetto che lo rende un ascolto davvero succulento. Prendete ad esempio il Funk lurido (nell’accezione in assoluto più positiva del termine) della travolgente “Dream Sequence”, posta in splendido contrasto con i vocalizzi armonici di Colette Chantel; l’irresistibile gocciolìo sonoro (scusate il termine poco tecnico, ma trovo sia il più adatto a rendere l’idea) che apre “Jusswanna”, una di quelle tracce allegre che danno un senso all’esistenza del tasto rewind; i momenti dedicati al puro, come si suol dire, spazzing lirico di “Rocka Rhyme”, sostenuta da uno dei beat più potenti e riusciti di tutto l’album, e di “Elementary”; dulcis in fundo, il boom bap atmosferico/onirico di “Ode To Brooklyn” a chiudere il tutto, supportato dai graffi di un ispirato Dj Manwell, che sarà anche californiano di residenza (nonché campione DMC di Los Angeles 2012), ma qui paga un onorevole tributo alle proprie origini.

Dettagli a parte, l’album si gusta al meglio se preso nel suo insieme. I frammenti che Ohmega ci consegna sembrano infatti fondersi tra loro in modo assolutamente naturale, restituendo l’immagine di un sogno straordinariamente fluido nel suo svolgimento, anche se poi, partendo dai singoli elementi, risulta difficile ricostruirne la dinamica, come per ogni sogno che si rispetti (ma ciò ha ben poca rilevanza ai fini dell’ascolto…). L’unica cosa in merito di cui sono sicuro, è che dev’essere stato per lui un vero dispiacere doversene ridestare. Ma – consolazione – in questo modo abbiamo potuto goderne anche noi!

Tracklist

Ohmega Watts – Pieces Of A Dream (Mellow Orange 2013)

  1. Higher
  2. Cosmo Knotts [Feat. Stefan Otto]
  3. Get Live!
  4. Yo! [Feat. Adam L and Kizzie]
  5. Jusswanna
  6. A Tale Of Love [Feat. Stefan Otto]
  7. Dream Sequence [Feat. Colette Chantel]
  8. Big Fun [Feat. Nino Moschella]
  9. Suspended Animation
  10. Icarus [Feat. Catalina Bellizzi]
  11. Discovery
  12. Rocka Rhyme [Feat. Money Matt]
  13. Elementary
  14. Ode To Brooklyn

Beatz

All tracks produced by Ohmega Watts

Scratch

  • Dj Manwell: 14
The following two tabs change content below.

li9uidsnake