Rah Digga – Dirty Harriet

Voto: 4

Fino a qualche anno fa, se ci avessero chiesto un bell’album potente di Rap femminile avremmo risposto “Dirty Harriet”. Poi, con internet, ci siamo fatti una cultura, scoprendo un sacco di female mc validissime; ma, tra quelle più note dai più nel ’99, Queen Latifah puzzava già di naftalina, MC Lyte la si cominciava ad accusare di perdita di stile e dunque l’esordio solista di Rah Digga non poteva che sembrarci una salvezza. Per chi si fosse perso qualche puntata, riassumo brevemente: Rashia Fisher è la primadonna della Ruff Ryders (nonché l’unica all’interno della Flipmode Squad). Leggenda vuole che fu scoperta da Q-Tip mentre cantava col pancione all’ottavo mese sul palco del Lyricist Lounge di New York e lo stesso la raccomandò subito a Busta. In pochissimo tempo, Digga si trovò così in studio con Spliff Star, Rampage, Lord Have Mercy, Baby Sham e, appunto, Busta Rhymes per registrare “The Imperial”. Tra un parto e collaborazioni varie, un anno dopo, esce sempre per Elektra “Dirty Harriet”. Se questa non è una donna attiva…

Il primo singolo estratto dall’album è la celeberrima “Break Fool”, pezzo che tutti riconosciamo dalle prime due battute, che almeno una volta nella vita abbiamo cantato a squarciagola durante un dj set pre-concerto e di cui ci siamo visti e rivisti il video (presente l’indimenticabile tutina in lattice?). Rah ha una particolarità: essere figa, ma avere una voce da uomo. Che è un indubbio vantaggio per quanto riguarda il Rap – nella vita privata chissà, sarà il marito Young Zee a giudicare. Quindi, si diceva: bella, con una voce notevole e l’atteggiamento molto raw, senza comunque cadere nel sex Rap più squallido e tipico delle femcees; anzi, Digga ci tiene spesso a tenere alto il valore della donna nella storia (“Harriet Thugman”, aka e titolo presi dall’eroina omonima) e nella scena (“Do The Ladies Run This…”, “Fuck Y’all Niggas”).

A livello di produzioni, troviamo un Pete Rock che di grandissimo qui offre solo il proprio nome: il beat di “What They Call Me” lascia infatti abbastanza indifferenti; sono invece esplosivi Busta Rhymes e Rockwilder. E c’è anche un riconoscibilissimo Preemo che col suo tocco magico riesce a dare una sonorità raffinata e classica a “Lessons Of Today”, chiudendo l’album in bellezza. Ciò che potremmo criticare di “Dirty Harriet” è la quasi totale assenza di tematiche consistenti, ma ascoltandolo si ha la sensazione di essere sempre sotto un palco, pronti a saltare e a urlare per ogni punchline che piove dalle assi; per cui è un difetto sul quale possiamo anche essere indulgenti. In una sola parola: potente!

Tracklist

Rah Digga – Dirty Harriet (Elektra Records 1999)

  1. Intro
  2. Harriet Thugman
  3. Tight
  4. What They Call Me
  5. Do The Ladies Run This… [Feat. Eve and Sonja Blade]
  6. Imperial [Feat. Busta Rhymes]
  7. Curtains
  8. Showdown
  9. The Last Word [Feat. Outsidaz]
  10. Break Fool
  11. Straight Spittin’ Part II
  12. What’s Up Wit’ That
  13. So Cool [Feat. Carl Thomas]
  14. Just For You [Feat. Flipmode Squad]
  15. Fuck Y’all Niggas [Feat. Young Zee]
  16. Lessons Of Today

Beatz

  • Busta Rhymes: 2, 7
  • Mr. Walt: 3
  • Pete Rock: 4
  • Dj Shok: 5, 6
  • Nottz: 9, 11, 14
  • Rockwilder: 10
  • Dave Atkinson: 13
  • Megahertz: 15
  • Dj Premier: 16
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Blema