Gente Guasta – Qvinto potere

Chi segue l’Hip-Hop italiano dagli anni novanta, salvo averlo mollato prima, ricorda il duemilauno come il periodo peggiore affrontato dal genere. E non è (soltanto) una questione di qualità, in clamorosa flessione (ma anche questo potrebbe rivelarsi un argomento spinoso: qualcuno forse aveva già dato il proprio meglio, altri, intuendo la necessità di un cambiamento, si sono presi una pausa di riflessione e il livello medio, in mancanza di talenti straordinari, si è quindi diluito), a cedere è stato infatti il sistema nel suo insieme, riviste di settore che chiudono, un deciso decremento delle uscite, il completo disinteresse dei media più forti, etichette che puntano su altri versanti e così via. Non a caso, su un totale che si dirige verso i trecento titoli, “Qvinto potere” è ad oggi la terza uscita datata zerouno di cui ci occupiamo per la sezione italiana; ma andrà perfino peggio col duemiladue.

Gente Guasta, El Presidente e Polaroide, non c’è bisogno di tanti preamboli e perciò andiamo subito al punto: il secondo disco di ciò che resta(va) dell’Originale Trasmissione del Ritmo fotografa in pieno la situazione descritta poco sopra e, per molti versi, anticipa i percorsi solisti che il Cellamaro perseguirà a partire dal successivo “Tutti gli uomini dEl presidente”, smarrendo – parere personale – il ruolo di spicco che “Dalla sede” e “La grande truffa del Rap” gli avevano consegnato con merito. Rispetto a quest’ultimo, in particolare, si nota subito il tentativo di arricchire le tematiche in gioco, cogliendo nel celebre film di Sidney Lumet un primo riferimento all’attualità (<<si fa presto a godere dei vantaggi del sesto potere/ma il mezzo a cui resto fedele è la tele/la tela in cui resta la testa impigliata/ingoia la tua paranoia, invoglia la massa/assatanata, che mangia la foglia/strumentalizza la mente della gente/con una intelligenza latente/e ti attende al varco>> – flow e allitterazioni sono da applausi!); tolta qualche barra qua e là, tuttavia, bisogna ammettere che l’iniziativa si quieta rapidamente e l’autoreferenzialità del Rap riemerge in quasi tutti i brani, con episodi convincenti (“Chatty boy disser”, “Siamo messi bene”, “La gente sono tutti pazzi pt. 1”, “Ill killer e ill microfono”) e altri meno (“Ma che gente c’è?”, che poi non mi spiego minimamente come si possa proporre l’orrido contributo di Ahzén, “Contanti alla mano”, collaborazione ante litteram tra Italia e Stati Uniti, “La maison des artistes ’99”).

Dal punto di vista delle liriche, in ogni caso, il connubio Esa/Polare si conferma solido (la controprova è sempre la titletrack) e, tolta qualche sbavatura minima, l’unica critica che si potrebbe fare attiene alla ripetitività dei contenuti e all’assoluta incapacità di comunicare con un pubblico estraneo alla scena; più delicato, invece, il giudizio sulla componente strumentale, che qui comincia a proporre soluzioni talvolta modeste (“Contanti alla mano”, “La gente sono tutti pazzi pt. 2”) e qualche ibridazione Dancehall (ancora “Ma che gente c’è?”). Non si vuole sminuire completamente l’impianto musicale di “Qvinto potere”, ciononostante chi scrive ha qualche difficoltà a scorgervi l’eleganza di “Dalla sede” o la sbruffona caparbietà di “La grande truffa…”; l’impressione di fondo è dunque imprecisa, “Qvinto potere” mostra pregi e difetti con identica franchezza e questo, a seconda dei punti di vista, può essere interpretato o meno come un limite. Da che parte stare dipende ovviamente da numerosi fattori (non ultimo il rispetto per un mc che ha maturato circa vent’anni di carriera, durata rara dalle nostre parti), è però altrettanto vero che, quando si tenta di ricostruire la storia dell’Hip-Hop italiano, l’album in esame viene spesso dimenticato e ai nomi O.T.R./Gente Guasta si è soliti associare sedi o truffe.

Un motivo dovrà pur esserci e io azzardo il seguente: al di là di quanto di buono aveva da offrire, “Qvinto potere” è un progetto giunto da principio fuori tempo massimo e invecchiato troppo rapidamente.

Tracklist

Gente Guasta – Qvinto potere (Royalty/Gente Guasta Records 2001)

  1. Chatty boy disser (c fai o c6?)
  2. Siamo messi bene
  3. Edizione straordinaria [Feat. La Pina]
  4. Ma che gente c’è? [Feat. Ahzén]
  5. Affari internazionali [Feat. La Pina]
  6. Il qvinto potere
  7. Why you on my dick like that [Feat. Opius 1 e Dominicano]
  8. La gente sono tutti pazzi pt. 1 [Feat. Ciccio Fiume]
  9. Contanti alla mano (in $) [Feat. Problemz e Missin’ Linx]
  10. Ill killer e ill microfono [Feat. Toni L e Boulevard Bou]
  11. La gente sono tutti pazzi pt. 2 [Feat. L-Mare]
  12. Uscire dal quartiere [Feat. Rival Capone e Defi J]
  13. La maison des artistes ’99 [Feat. Sean]
  14. Una nuova civiltà terrestre [Feat. Phastaman]
  15. Per non tornare mai più [Feat. Tormento]
  16. Siamo messi bene rmx

Beatz

Tutte le produzioni di Esa tranne la traccia #10 di Boulevard Bou

Scratch

  • Dj Zak e Dj Tayone (Fresh Confidence): 2
  • Dj Double S: 7
  • Dj ‘Mbatò: 8
  • Dj Inesha: 13