The Roots – Rising Down

Voto: 3

Prima che “Rising Down” arrivasse nei negozi, su YouTube cominciarono a circolare due estratti (“Get Busy” e “75 Bars”) che lasciavano intravedere una inaspettata trasformazione della band di Philadelphia: le tinte Jazz e Funk e gli accenni Rock che avevano sempre caratterizzato l’Hip-Hop dei The Roots, sfumavano dietro a una feroce e minimale raffica di batterie e tastiere che risultava nuova, è vero, ma al tempo stesso decisamente intrigante. Di lì a poco arriva però sugli schermi anche “Birthday Girl” e la situazione si complica non poco: in questo caso si vira pesantemente verso il Pop (non è un caso la presenza di Patrick Stump), tanto da scatenare le ire dei fan e la quasi estromissione del brano da “Rising Down” (nell’edizione europea è slittato in coda come bonus track, negli Stati Uniti è addirittura un’esclusiva di iTunes).

Sta proprio in questa discrepanza il dilemma, irrisolto, che imprigiona l’ottavo lavoro in studio del gruppo: tornare all’Hip-Hop nudo e crudo degli anni passati o salire l’ultimo gradino, quello che li separa dai divanetti più comodi del music business? Evidentemente, ?uestlove e soci proprio non riescono a trovare una risposta all’atroce domanda e di conseguenza rimangono nel mezzo, al centro di una strada che però non porta da nessuna parte. Ciò non vuol dire che “Rising Down” spari solo cartucce a salve, ok? Black Thought rimane infatti un mc abilissimo sia in fase di scrittura che in quella di interpretazione, al suo fianco spuntano nomi come Mos Def, Talib Kweli e Common (presenze oramai immancabili nella discografia del gruppo) e i toni musicali restano il più delle volte su buoni livelli.

Una parte consistente delle sedici tracce (ridotte a undici se togliamo skit e hidden track) riesce dunque a mantenersi sulla piena sufficienza, mi riferisco alle già citate “Get Busy” e “75 Bars”, a “Criminal” e “Lost Desire”, a “The Show” e “Rising Up”. Il confronto con “Things Fall Apart”, “Do You Want More?!!!??!” e via dicendo è tuttavia improponibile, specie quando si passa ai colori opachi di “I Can’t Help It” e “Singing Man” o al Rap per adolescenti di “Birthday Girl”. Qualcosa non ha funzionato e dubitiamo che la colpa sia tutta a carico della Def Jam…

Tracklist

The Roots – Rising Down (Def Jam Recordings 2008)

  1. The Pow Wow
  2. Rising Down [Feat. Mos Def and Styles P]
  3. Get Busy [Feat. Dice Raw and Peedi Peedi]
  4. @15
  5. 75 Bars (Black’s Reconstruction)
  6. Becoming Unwritte
  7. Criminal [Feat. Saigon and Truck North]
  8. I Will Not Apologize [Feat. Porn and Dice Raw]
  9. I Can’t Help It [Feat. Malik B., Dice Raw, Porn and Mercedes Martinez]
  10. Singing Man [Feat. Truck North, Dice Raw and Porn]
  11. Unwritten [Feat. Mercedes Martinez]
  12. Lost Desire [Feat. Talib Kweli and Malik B.]
  13. The Show [Feat. Common and Dice Raw]
  14. Rising Up [Feat. Chrisette Michelle and Wale]
  15. Birthday Girl (Bonus Track) [Feat. Patrick Stump]
  16. (Hidden Track)

Beatz

  • Ahmir “?uestlove” Thompson: 2, 5, 14
  • The Roots and Ritz Reynolds: 3
  • The Roots, Khari Mateen, Tahir Jamal and Radji Mateen: 6, 11
  • The Roots and Khari Mateen: 7, 10, 12
  • The Roots and Richard Nichols: 8, 9
  • The Roots and Tahir Jamal: 13
  • Ahmir “?uestlove” Thompson and James Poyser: 14