Kento racconta la sua esperienza nelle carceri con un libro e un mixtape

Raccontare l’esperienza di insegnante di Rap nelle carceri minorili tramite le parole di un libro e la musica di uno street album: questo l’obiettivo di Francesco (Kento) Carlo, che pubblica oggi “Barre”. Il libro “Barre – Rap, sogni e segreti in un carcere minorile”, edito da minimum fax, è disponibile in tutte le librerie, mentre “Barre mixtape” è su tutte le piattaforme digitali e, nelle prossime settimane, uscirà su vinile per Aldebaran Records. Nelle 177 pagine del volume, Kento racconta la sua esperienza maturata in oltre dieci anni di laboratori in vari istituti penitenziari italiani, a contatto con centinaia di ragazzi detenuti insieme ai quali ha scritto strofe, ritornelli e punchline. Nei suoi laboratori, Kento stimola a incanalare nella creatività la rabbia, la frustrazione e la tentazione di fare del male agli altri e, più spesso, a sé stessi. “Barre” racconta queste esperienze – con gli strumenti della narrativa, perché la legge impone di non rivelare nulla che possa collegare le vicende ai protagonisti reali – e insieme riflette sul classismo insito nel sistema della giustizia minorile italiana, in cui a finire dentro spesso non sono i più colpevoli ma semplicemente gli ultimi per condizione economica, culturale e sociale. Barre, come quelle di metallo alle finestre della cella. Barre, come vengono comunemente definiti i versi di una strofa Rap. Barre, come i segni di penna sui nomi dei ragazzi che non frequentano più i laboratori. Perché sono usciti, finalmente liberi. Perché sono diventati grandi e devono trasferirsi nel carcere degli adulti. Perché non sono mai rientrati dai permessi premio e chissà che fine hanno fatto. Il disco è stato registrato e masterizzato al Quadraro Basement e vede le produzioni di Shiny D, Goedi, Dj Fuzzten, Gian Flores, Dj Dust, Giovane Werther e un featuring di Lord Madness. Tredici tracce dove la poesia incontra il boom bap, con incursioni nelle sonorità più moderne ma senza mai perdere l’attenzione al messaggio che è da sempre il tratto distintivo dell’mc reggino. Un lavoro legato a doppio filo al libro, perché nato dalla stessa ispirazione e scritto in buona parte nel periodo in cui – per colpa del lockdown – i laboratori in carcere hanno subito un’interruzione forzata, così come i concerti. In attesa di poterlo sentire dal vivo, è prevista quindi un’edizione in vinile di sole 100 copie numerate a mano e autografate, su supporto in formato 180 grammi nero con effetto marmorizzato giallo, richiamante la copertina del libro. Il vinile è disponibile in pre-ordine sul sito Aldebaran in bundle con il libro e, per chi vorrà, anche con una t-shirt realizzata in esclusiva dalla cooperativa Jailfree, che si occupa del reinserimento lavorativo dei detenuti.

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