Dj Shocca – 60 Hz
Se dovessimo redigere una classifica dei migliori beatmaker italiani, la posizione occupata da Dj Shocca figurerebbe sicuramente molto in alto. Negli ultimi anni il produttore trevigiano ha firmato numerose prove di qualità, arrivando finalmente a consegnarci il primo disco col suo solo nome stampato al centro del fronte copertina: “60 Hz” esce infatti dopo una serie di demo in compagnia di Frank Siciliano e Mista, “ABC”, disco del 1998 con Uno/Herman Medrano, “Acciaio” dei Centro13, “Colpi in aria” assieme a Mista e svariate collaborazioni in giro per lo Stivale. Ben ventuno le tracce del progetto: sei brevi strumentali e quindici di puro Hip-Hop.
Musicalmente, Matteo mette in campo un gusto oramai perfettamente riconoscibile – tant’è che la definizione di Premier all’italiana gli calza un po’ strettina, non per l’eccelso paragone, è chiaro, quanto per il fatto che si tratti di un beatmaker dotato di un proprio stile, il cui intento non è certo quello di suonare alla maniera di. Che siano sample italiani e non, poco importa: il tocco personale e abbastanza raffinato attraverso il quale taglia corpose batterie e spezzetta melodie garantisce un’adeguata gragnola di bombe; dovendo – faticosamente – scegliere, citerei lo splendido intro, “Ghettoblaster”, “Fotografie”, “Notte blu”, “Tre” e “Bolo by night”. Ma, in generale, il livello è alto nell’interezza dell’uscita, segnando un nuovo standard da raggiungere per chi voglia far bene nell’ambito dell’underground.
Sul versante lirico, “60 Hz” raccoglie invece molteplici connotazioni: il miscuglio di voci e stili logicamente dà varietà al tutto. Non una novità per l’ascoltatore abituale di Hip-Hop, che tuttavia potrà riscontrare una media realizzativa apprezzabile, con solo una manciata di episodi meno efficaci. C’è chi se la cava meglio (Stokka & MadBuddy, Primo) e chi non ci convince (di sicuro gli A.T.P.C. in una prestazione da dimenticare, ma anche Royal Mehdi di fianco a un Inoki molto in forma), chi conferma un talento già noto (il Danno) e chi non smette di ampliare il proprio percorso (Yoshi/Tormento), chi si concentra sugli argomenti più classici (Esa e Rival, Club Dogo) e chi prova a misurarsi con qualcosa di un po’ più complicato (Nesli, Frank Siciliano). Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti, fermo restando che, come per molte pubblicazioni simili, se l’insieme di “60 Hz” cede qualcosina, è proprio a causa dei pochi contributi al microfono non all’altezza del padrone di casa.
Perché, dal canto suo, Dj Shocca non sbaglia un colpo. Ragion per cui “60 Hz” va sicuramente inclusa tra le uscite che in tempi recenti hanno fatto ben sperare per un ritorno in grande stile dell’Hip-Hop italiano. Un esordio di ottimo livello, ecco, che farà parlare di sé a lungo.
Tracklist
Dj Shocca – 60 Hz (The Saifam Group 2004)
- 60 Hz (Roc Barakys)
- The industry don’t understand (Esa aka El Prez e Rival Capone)
- Adesso lo so (Mistaman)
- Ghettoblaster (Stokka & MadBuddy)
- Uno (Roc Barakys)
- Rendez vous col delirio (Club Dogo)
- Dimmi che (Nesli)
- Stupidi (Bassi Maestro)
- Due (Roc Barakys)
- Fotografie (Yoshi Torenaga)
- Sempre grezzo (Primo)
- Notte blu (Frank Siciliano)
- Tre (Roc Barakys)
- Ancora loro (A.T.P.C.)
- Quattro (Roc Barakys)
- Vedremo domani (Rido MC)
- Bolo by night (Inoki feat. Royal Mehdi)
- Cinque (Zonta)
- Bisturi (Shezan il Ragio)
- Coltelli (Danno e Masito)
- Fuori (Roc Barakys)
Beatz
Tutte le produzioni di Dj Shocca tranne la traccia #4 co-prodotta da Stokka
Scratch
Tutti gli scratches di Dj Shocca tranne nelle tracce #4 di Dj Shocca e Dj Double S e #16 di Dj Zeta
Bra
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