Sawerio & Bioshi Kun – Saweshi
Saweshi è un essere mutato, nato in seguito alla fusione di due esseri. Vive tendenzialmente sotto il livello terrestre, predilige luoghi bui come sottoscale e cantine… La storia di Saweshi è narrata nel booklet dalle affascinanti illustrazioni di Darkam e va oltre il morphing della copertina (se ne può trovare un indizio nelle cimici al di sopra e al di sotto della custodia). Ad ogni modo, i nomi di Sawerio e Bioshi Kun dovrebbero essere noti ai palati più attenti al panorama italiano, ecco i perché.
Sawerio contribuisce a fare della Campania la regione col Rap più avanzato d’Italia, con buona pace di tutti, compresi i detrattori per la questione linguistica (nonostante, con tutta probabilità, molti di loro non riescano a trascrivere pezzi di strofe di Gift of Gab o Big L – senza necessariamente scomodare Aesop Rock o Busdriver. Il nostro porta avanti una tradizione di ricerca metrica, versatilità fonetica e accuratezza semantica, doti che possono rivendicare la letterarietà e musicalità che il (buon) Rap merita di vedersi riconosciute, o semplicemente deliziare l’ascoltatore. Bioshi, dal canto suo, appartiene a quella schiera di dj attraverso cui è passata una spinta per l’evoluzione della musica negli ultimi anni. Mi riferisco ai samurai delle tecniche che hanno scratchato su battle break elettronici (da quelli che accennano al breakbeat fino a quelli rozzamente proto Dubstep) così come sulla musica tradizionale, ai visionari dei ritmi assemblati o degli assoli col pitch del giradischi, ai polistrumentisti o ancora a quelli che hanno suonato assieme ad altri musicisti.
Ma veniamo a “Saweshi”, partendo proprio dall’introduzione. La prima volta che ho premuto play e ho sentito i bassi profondi che si liberavano da terra assieme alle elaborazioni artificiali, ho segretamente sperato in un’avventura sonica nel futuro come quella recentemente orchestrata da Stabbyo e Craim. Purtroppo è difficile guarire completamente dal farsi aspettative e mi sono dovuto ricredere. Ma in senso positivo. Se l’estetica di Artificial Kid è cyberpunk, la sintesi di Bioshi odora di steampunk: agli strumenti musicali tipicamente campionati nella golden age dell’Hip-Hop si affiancano suoni più elettronici e scratch extraterrestri, in un risultato allo stesso tempo classico e futuribile, codificato e mutante, raccolto e inquieto. Si tratta di una produzione musicale originale e omogenea, un interessante esperimento, azzarderei il termine concept album. Pescando a caso tra i brani, “A quanto pare” è poesia che si diffonde tra chitarra e sintetizzatore, con tanto di notevole citazione finale, “Railway bar/code” è un flusso visionario pronto per essere mandato a ripetizione e in attesa di essere interiorizzato dall’ascoltatore. “Dovrebbe essere” è segnata dal ritornello stucchevole cantato da Gruff, che comunque in strofa riesce a catturare profondamente la mia attenzione: pochi rapper in Italia possono vantare una lirica come la sua, tanto sul piano linguistico quanto su quello biografico, mentre Dre Love porta ancora il Soul e si muove sempre con stile col Rap su beat cadenzati come questo. “Ra.Ka. La. V. 02” ha un ritmo e dei sintetizzatori che gradisco particolarmente e Sawerio dimostra ancora di cavarsela egregiamente anche da solo, “Nun ce sta’ manera” è un bel pezzo drammatico dedicato al writing e al suo codice, con l’ottimo contributo di Millelemmi al microfono e gli Scratchbusters ai giradischi.
Insomma, potrei annoiare il lettore parlando di ogni traccia e ogni ospite presente, ma preferisco stimolare all’ascolto di un progetto che merita nella sua interezza. Dalle sue hit underground alle riflessioni mature, dai campioni alle parti suonate, dalle metafore e analogie al suono dei versi, dai piani elettrici ai bassi fondamentali, dalla grafica al confezionamento. <<Senti che fruscio, senti che freschezza>>.
Tracklist
Sawerio & Bioshi Kun – Saweshi (Saweshi Production 2010)
- In
- In my night [Feat. Paura]
- A quanto pare
- Railaway bar/code [Feat. Gomez]
- No come no
- Dovrebbe essere [Feat. Dj Gruff e Dre Love]
- Into this
- Ra.Ka. La. V. 02
- Stai n’gullat [Feat. Esa]
- Nun ce sta’ manera [Feat. Millelemmi]
- Lividi, libidi, lipari
- Ricordi [Feat. Ramtzu]
- Out
Beatz
Tutte le produzioni di Bioshi Kun tranne le tracce #4 di Mr. T e #11 di Sempregrezzo
Scratch
Tutti gli scratches di Bioshi Kun tranne per traccia #10 di Dj Drugo e Pj Gionson
fabio
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