SimpleMinded (OperaSilenzio & Zanima) – Affittasi monolocale
Se il nome SimpleMinded ai più suonerà poco familiare, consiglio di partire dai demo di OperaSilenzio (o da quelli cui ha partecipato) e che abbiamo avuto il piacere di commentare nel corso dell’ultimo anno e mezzo (circa); al suo fianco, in questa nuova avventura, Zanima, anche lui alla prima esperienza di una certa importanza con “Affittasi monolocale”, poco meno di quaranta minuti distribuiti in quindici tracce interamente prodotte dal duo e affidate a un gruppetto di mc’s (qualcuno più noto, altri meno) molto adatto alle sonorità proposte. Anzitutto qualche breve cenno biografico: OperaSilenzio è Riccardo, originario della provincia di Brindisi, Zanima è Makis, di Pescara, entrambi abbastanza giovani (classe novantuno il primo, ottantotto il secondo); ciò detto, veniamo alla loro comunione artistica, apertamente contagiata dal sound dilliano (non a caso commemorato in un “Intro” delizioso) ma dotata di una spiccata personalità e di un gusto (molto elegante) che emerge nell’intera composizione dell’album.
Prendiamo le due tracce che mi hanno impressionato maggiormente: “E’ un bene”, già presente in “Dono di natura” (piccola discrepanza, lì s’intitola “Un bene”), propone un ottimo campionamento di “Shoe Shoe Shine” dei Dynamic Superiors, il mood delicato si sposa perfettamente ai racconti altrettanto intensi di Franco Negrè e Mirko Miro e la somma delle parti è un brano easy (nel senso migliore del termine) che non sfigurerebbe affatto in radio o TV; “Io speriamo che me la cavo” sorprende invece per l’uso disinvolto di un pezzo famoso come “Sway” di Dean Martin, offrendo un beat davvero frizzante a Kenzie Kenzei (vincitore del Tecniche Perfette 2011), bravo nel non farsi sopraffare dalla vivacità dei toni e immerso in un testo inaspettatamente concreto.
E’ proprio questo, al di là di ciascuna performance, il valore aggiunto di “Affittasi monolocale”, omogeneo nelle scelte musicali ma vario nel canovaccio, riflessivo (“Il mio destino”), metaforico (“Dopo il Rap, il Blues”), onirico (da “Fantasia” a “Thomas Edison”); in più, due skit strumentali che fanno un po’ di spazio allo scratch – e ce n’è sempre bisogno! Intendiamoci, si tratta soltanto di un buon inizio, peraltro (non l’avevo ancora detto?) gratis, tuttavia le poche sviste presenti (ad esempio “Io speriamo che me la cavo” termina, credo per errore, con oltre un minuto di silenzio) e la penuria di episodi fiacchi (in particolare avrei fatto a meno di “I told you so”, in inglese, che a mio avviso non c’entra nulla con gli equilibri del disco) dimostrano l’impegno e le qualità dei SimpleMinded, dai quali possiamo ragionevolmente aspettarci nuove prove che ne consolideranno l’esperienza e le capacità. Nel frattempo, se ci fosse un voto li promuoverei con un bel sette pieno.
Tracklist
SimpleMinded (OperaSilenzio & Zanima) – Affittasi monolocale (SimpleMinded Productions 2012)
- Intro (tribute to J Dilla)
- Il mio destino [Feat. Jap e Norex]
- Leggero [Feat. Nimiz e Muriel]
- Senza rotta [Feat. Gegh Murakami]
- Skit
- Dopo il Rap, il Blues [Feat. Sandro Sù]
- Frame [Feat. Livello 0]
- E’ un bene [Feat. Franco Negrè e Mirko Miro]
- Fantasia [Feat. Broke n’ Spuork]
- Thomas Edison [Feat. Addivvi]
- Skit
- Identità [Feat. Lustro]
- Io speriamo che me la cavo [Feat. Kenzie Kenzei]
- I told you so [Feat. The Poet]
- Outro
Beatz
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