Mistaman – Realta’ aumentata

Sono pochi i rapper italiani dalla cui discografia sarebbe agevole estrarre un intero best of – o, per dirla come più ci piace, un bel mixtape traboccante di hit underground; Mistaman, al secolo Alessandro Gomiero, è senza dubbio tra questi. A ben ventun’anni dal suo primo demo coi Centro13 (“Questi sono i fatti”, seguito dal piccolo cult “Acciaio”) e dopo un articolato percorso comprendente duetti con Dj Shocca (“Colpi in aria” e “La scatola nera”), prove in solitaria (“Parole”, “Anni senza fine”, “M-theory”) e parentesi che neppure ti aspetti (“Blasteroids” con Cali e L.A.S.E.R.), l’mc classe ‘76 originario di Treviso si misura con un’uscita che abbina contenuti, introspezione, energia, abilità al microfono e tanta, tanta maturità (in senso lato), confermando un talento che ricordiamo da sempre ai vertici dell’underground e proprio non sembra risentire del trascorrere del tempo.

La novità più importante, spostando per un attimo i riflettori dal protagonista ai comprimari (tutti su macchine e ruote d’acciaio, perché in scaletta non c’è alcun featuring), è data allora da un suono che si proietta con decisione nel presente, trovando in Big Joe l’artefice principale di un rinnovamento stilistico che non carambola mai verso le sonorità meticce tanto in voga oggigiorno. Diciamo, semmai, che “Realtà aumentata” pende in favore dei synth, delle drum machine e delle linee di basso più cupe, scelta che si incarna nelle tonalità scure – a prescindere dai temi trattati – di “Apocalypse yao”, “Operazione nostalgia”, “Indelebile” e via a seguire; non che manchino il timbro inconfondibile di Shocca (“In fuoco”), il beat scavezzacollo (ci pensa Marco Polo in “Mista McFly”) e qualche episodio a presa rapida (“Non c’è domani” avrebbe tutte le carte in regola per funzionare anche al di fuori dell’utenza specializzata), ma la spina dorsale dell’album è data dall’intesa col produttore palermitano, determinante nel dare un indirizzo omogeneo ai densi tre quarti d’ora della tracklist.

Fin da “Apocalypse yao”, torva allegoria in cui Mista interpreta i quattro cavalieri dell’Apocalisse in altrettante strofe, i livelli di lettura di ciascun brano tendono a svelarsi un po’ per volta, come se l’intreccio lirico – ancora una volta di grande fattura – sia talmente fitto da lasciarsi gustare prima sul versante della scrittura e solo in seconda battuta per le riflessioni e gli storytelling proposti. La visionarietà dei lunghi cinque minuti introduttivi cela infatti precisi riferimenti alle contraddizioni del genere umano, mentre ai punti di domanda di “HipHopCrisia” risponde tra le righe lo stesso mc, lo sguardo sul passato di “Operazione nostalgia” è poi un monito a lanciarsi senza paura nel futuro (<<passi echeggiano nella memoria/mentre percorro i corridoi della storia/mi sorprendo, come ogni volta fermo/davanti ad ogni porta che non ho aperto>>) e l’autocelebrazione di “Indelebile” (<<il solo modo che hai per batter le mie rime è/batterle alla macchina da scrivere>>) sottolinea le differenze tra il Rap di qualità, curato in ogni minimo dettaglio, e quello sprovvisto di qualsivoglia finezza tecnica. A proposito: e i virtuosismi? Gli incastri più elaborati? Ci sono, tranquilli…

<<Mentre io spiego, tu ascolta/mettici impegno, segnati tanti appunti>>: “M.I.S.T.A. 2.0” è l’upgrade di “M.I.S.T.A.M.A.N.” e alza il livello di difficoltà dall’utilizzo di una sola iniziale per volta alla continua scomposizione dell’acronimo del titolo; “Lost in translation” mischia italiano e inglese con originalità e ironia; “Mista McFly” sgancia una punchline dietro l’altra (<<il tuo Rap non si capisce, pare un codice fiscale/tante consonanti e zero capacità vocale>>) ed è già pronta per infuocare i live. E’ così che il disco pone in equilibrio le diverse anime artistiche di Mista, a suo agio tanto nell’intimità di una love story quale “Noi” quanto nell’orgogliosa esibizione di coerenza di “Se non ti piaccio” – cui corrisponde, forse non a caso, il beat più apertamente attuale del pacchetto, quasi una dimostrazione empirica di come, possedendo le abilità necessarie, sia possibile domare ogni genere di sound.

In breve, “Realtà aumentata” è un’operazione gestita con mano sicura e dotata di combinazioni infallibili: le ottime rime di Mistaman, le strumentali efficaci di chi lo affianca, un amalgama dal sapore molto riconoscibile; non gli occorre far troppo rumore, funziona perché <<l’Hip-Hop è l’Hip-Hop e tutto il resto è tutto il resto>>.

Tracklist

Mistaman – Realtà aumentata (Unlimited Struggle Records 2016)

  1. Apocalypse yao
  2. Non c’è domani
  3. HipHopCrisia
  4. Se non ti piaccio
  5. In fuoco
  6. Operazione nostalgia
  7. Mista McFly
  8. Indelebile
  9. Noi
  10. Realtà aumentata
  11. Basta
  12. Lost in translation
  13. M.I.S.T.A. 2.0

Beatz

  • Big Joe: 1, 3, 4, 6, 8, 10, 11, 12
  • Gheesa: 2, 9
  • Roc Beats aka Dj Shocca: 5
  • Marco Polo: 7
  • Fid Mella: 13

Scratch

  • Roc Beats aka Dj Shocca: 7, 8, 11