A.T.P.C. – Anima e corpo

ATPC1998Nel lungo elenco di nomi presenti nel nostro database mancavano gli A.T.P.C.; una carriera, la loro, costellata da numerose uscite e mixtape (“50 emcees” è storia!), senza mai culminare nell’opera perfetta, definitiva – e le ragioni sono semplici, come vedremo avanti. Scelgo quindi di occuparmi di “Anima e corpo”, a mio avviso il loro miglior album, uscito a quattro anni da un esordio che Rula e Sly hanno evidentemente riesaminato con franchezza: <<prima di tutto prendi nota/la musica è cambiata/di acqua sotto i ponti ne è passata/niente a che vedere con “Eureka”/ma non ci sputo sopra/la lezione mi è servita>>. Queste le barre iniziali di “Non gioco più” (per i cultori, il sample è “Amerò” di Iva Zanicchi), brano fin troppo chiaro nel prendere le distanze da un passato che non occorre neppure commentare, quando il duo era un trio chiamato Alta Tensione (Produzioni Clandestine completerà l’acronimo in seguito) e tale Dj Basic Bass gestiva per intero i suoni.

Le sedici tracce di “Anima e corpo”, pur con qualche concessione all’Hip-Hop più radiofonico, riposizionano il gruppo torinese all’interno di una scena che dialogava a fatica col mainstream (oggi non è più così) e intreccia collaborazioni con Maury B, Area Cronica e Gente Guasta; meglio, dunque, isolare subito gli episodi meno riusciti del disco e spostare l’attenzione sui rimanenti: “Sulla mia pelle” (con un certo Tiziano al refrain, di cognome Ferro) suggerisce di confidare nei propri sogni attraverso parole davvero banali, “Dimmi tu cos’è” e “Solo un’ora” sono due (in)evitabili parentesi d’amore (e Fish non poteva esimersi dal pescare nell’R’n’B degli anni ottanta “More Than Friends” di Jonathan Butler), “Senza confine” raddoppia la dose di campioni scelti un po’ a vanvera (“After Midnite” di Ray Parker Jr.) e “Qui da noi” è l’improbabile pezzo party di chiusura.

Tolto ciò, “Anima e corpo” è un progetto di facile lettura, da un lato si nota la discreta varietà tematica e il tasso tecnico non certo brillante (chiusure lineari, schemi metrici poco flessibili; a onor del vero, Rula sembra avere una mezza marcia in più del suo socio), dall’altro un sound atipico, appunto, né troppo morbido, né troppo duro, articolato nella provenienza delle fonti da cui attingere, passando da Temptations e Billy Cobham agli italianissimi Banco Del Mutuo Soccorso e Gigi Finizio. Autocelebrazione, orgoglio e temi prettamente Hip-Hop assorbono circa un terzo della tracklist (“Non gioco più”, “Dammi spazio”, “A.T.P.C.”, “Se vuoi testare pt. 2” – la prima parte venne pubblicata su un promo allegato ad Aelle – “In combutta” e “Overdose”), “Certe situazioni” e “Minuto per minuto” propongono scenari meno convenzionali, l’una raccontando di tentazioni e l’altra adottando un linguaggio calcistico per svarionare senza alcuna meta precisa, “Mi chiedo perché”, “Il mondo dei grandi” e “Tanto è inutile” deviano verso l’introspezione. In nessun caso si rasenta l’eccellenza e di memorabile, onestamente, non c’è nulla, il livello si assesta tuttavia attorno alla sufficienza e, complice l’effetto nostalgia, riflette un’equa percentuale di ingenuità, incoscienza e stoicismo, caratteristiche a loro modo apprezzabili considerata una qualità globale da compensare per altre vie.

“Anima e corpo” non è dunque un cult dell’Hip-Hop italiano di quel periodo e Rula e Sly non sono due mc’s celebrati per le capacità dimostrate al microfono. Perché parlarne, allora, a diciassette anni di distanza? Perché c’erano anche loro e questo è un dato di fatto (anzi, ci sono ancora); perché non esistono solo i capolavori; perché hanno sempre dimostrato intraprendenza (La Suite Records, il negozio Hip Hop City), tenacia e amore sincero per la Cultura.

Tracklist

A.T.P.C. – Anima e corpo (V2 Records Italy 1998)

  1. Non gioco più
  2. Dammi spazio
  3. Sulla mia pelle [Feat. Tiziano]
  4. A.T.P.C. [Feat. Tsu]
  5. Certe situazioni [Feat. Yoshi Torenaga]
  6. Mi chiedo perché [Feat. Maury B]
  7. Dimmi tu cos’è [Feat. Simona Sorbara]
  8. Se vuoi testare pt. 2 (album)
  9. Senza confine [Feat. Kamen]
  10. Minuto per minuto [Feat. Lyricalz]
  11. In combutta [Feat. Esa e Polare]
  12. Il mondo dei grandi
  13. Solo un’ora [Feat. Kamen]
  14. Overdose
  15. Tanto è inutile [Feat. Left Side]
  16. Qui da noi [Feat. Kamen]

Beatz

  • Rula con la co-produzione di Sly: 1, 2, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 14, 15, 16
  • Fabio B: 3
  • Dj Zeta: 12
  • Fish: 13

Scratch

  • Dj Double S: 2, 15
  • Dj Roby 1 Kenobi: 4
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