Ab-Soul – Control System
Se è mai esistita la categoria musica tamarro/intellettuale, quello in corso è decisamente il periodo di affermazione di tale genere, con numerose proposte (in primis la straordinaria figura di Danny Brown) come quella che stiamo recensendo ora. Ab-Soul, classe ottantasette (mio Dio, quasi un ragazzino a pensarci bene se confrontato coi miei trentadue anni…), membro della crew Black Hippy, si dimostra un mc particolarmente ricco di skill per quel che riguarda la scrittura, anche se il Rap, ogni tanto, risulta meno scorrevole di quanto dovrebbe, specie nei rari episodi in cui si affida a un extrabeat sconnesso dal resto del brano. La proposta di Ab-Soul è abbastanza fresca, grazie anche a un sapiente uso dell’ironia (non stupisce, appunto, la presenza come ospite di un padre spirituale quale Danny Brown, maestro indiscusso della tamarraggine divertita di cui sopra) che fa digerire quei what? di troppo e quelle voci à la Alpa Chino (guardatevi il film “Tropic Thunder” per capire a cosa mi riferisco), altrimenti intollerabili.
Musicalmente, la propensione è decisamente verso suoni sintetici e parecchio compressi, perciò se vi aspettate un bel rullante che vi stenda seduta stante potreste aspettare anche un po’ d’anni senza venire soddisfatti. Fanno tuttavia eccezione le produzioni, piuttosto interessanti, di “Double Standards” (ottimo il ritornello cantato, così come ben riuscito è il chorus della traccia d’apertura, affidato a Jhene Aiko, un nome da tenere d’occhio e d’orecchio), stranamente grassa, ed “ILLuminate” in compagnia del socio Kendrick Lamar, dal suono molto avvolgente e un’andatura strisciante.
I testi sono rigorosamente all’insegna di una certa trivialità, mediata da un ottimo frasario e dall’uso di costruzioni piuttosto complesse (insomma, nulla che possa ricordare un 2 Chainz o simili luminari del Rap), e nessuna delle tracce può definirsi un buco nell’acqua nonostante in alcuni punti si desidererebbero dei beat più corposi, per lo meno a livello di batterie. Ottimi, invece, tutti i featuring, in primis quello del mio pupillo Danny Brown, figura che stupisce sempre per la sua capacità di fare Rap su prodotti completamente differenti (ricordiamoci che questo signore è lo stesso che può vantare più di una collaborazione con sua maestà El Producto), ma anche gli altri si difendono molto bene (mi ha colpito soprattutto l’altro compagno di crew di Ab-Soul, ScHoolboy Q).
In conclusione, si tratta di un disco che va ascoltato partendo dal presupposto che alla base c’è una certa cifra swag, fortunatamente coadiuvata da un notevole uso del linguaggio e del Rap (seppure mai davvero pirotecnico); da ascoltare con prudenza, quindi, magari a volume altissimo nella vostra Fiat Panda e coi finestrini abbassati.
Tracklist
Ab-Soul – Control System (Top Dawg Entertainment 2012)
- Soulo Ho3 [Feat. Jhene Aiko]
- Track Two
- Bohemian Grove
- Terrorist Threats [Feat. Danny Brown and Jhene Aiko]
- Pineal Gland
- Double Standards
- Mixed Emotions
- SOPA [Feat. ScHoolboy Q]
- Lust Demons [Feat. Jay Rock and BJ The Chicago Kid]
- ILLuminate [Feat. Kendrick Lamar]
- A Rebellion [Feat. Alori Joh]
- Showin’ Love
- Empathy [Feat. Alori Joh and Ja Vonté]
- Nothin’s Something
- Beautiful Death [Feat. Punch and Ashtrobot]
- The Book Of Soul
- Black Lip Bastard “Black Hippy Remix”
Beatz
- Sounwave and Dave Free: 1
- Tae Beast: 2, 5, 9
- Tae Beast and Dave Free: 3
- Dave Free: 4
- Sounwave: 6
- King Blue: 7
- Nez and Rio: 8
- Skhye Hutch: 10, 13, 15
- Curtiss King: 11
- Willie B: 12, 17
- Aahyasis: 14
- Tommy Black: 16
Jonathan
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