Anti-Pop Consortium – Tragic Epilogue
Se avete bisogno di disintossicarvi dall’overdose di Hip-Pop procuratavi dai palinsesti di radio e TV e siete stufi di tutti quei rampanti artisti black in stile Eminem, Jay-Z, Puff Daddy e via dicendo, allora “Tragic Epilogue” è l’album che fa per voi. Dalla scuderia della 75Ark, etichetta all’avanguardia dalla quale sono già usciti album storici come “Dr. Octagon” e “3030”, arrivano gli Anti-Pop Consortium e la loro perfetta negazione del Pop. La missione dei tre mc’s newyorkesi Beans, Sayyid e High Priest (uno dei quali mi ricorda tremendamente The RZA), spalleggiati dal visionario Dj E. Blaize, è quella di stravolgere tutti i cliché dell’Hip-Hop attuale, impantanato in un pericoloso, crescente processo di omologazione che sta assumendo sempre più i caratteri dell’irreversibilità.
Molti considerano quest’album un capolavoro, tra i migliori (se non il migliore) del 2000; a mio avviso la scelta di rendere il progetto in questione assolutamente inqualificabile dal punto di vista musicale è, allo stesso tempo, il maggior pregio e il peggior difetto dello stesso. Mettere nello stereo “Tragic Epilogue” è come scendere di sei piani al di sotto della strada. E’ come se tutto venisse fuori da un mondo sotterraneo post-apocalittico, abitato da un manipolo di sopravvissuti (da “9.99”: <<…shark infested waters, message in a bottle…>>) che hanno dimenticato la luce del sole e per i quali tutto ciò che succede all’esterno, in superficie, non conta o semplicemente non esiste. Passando alle singole tracce, si distinguono sicuramente per originalità “Laundry”, “PSA2”, la già citata “9.99”, “Driving In Circles” e “What Am I?” (probabilmente la migliore del mazzo e la più canonica, con il featuring del sempre apprezzabile Pharoahe Monch).
Non sempre, però, avanguardia, innovazione e sperimentazione sono sinonimi di qualità. Sebbene approvi del tutto il principio di fondo che anima l’intero prodotto, trovo che sulla lunga distanza l’album sia un lavoro piatto e monotono, imprigionato com’è nella sua forzata ricerca dell’Anti-Pop assoluto. Avete presente quella pubblicità in cui una povera, solitaria particella di sodio vaga invano in una bottiglia d’acqua alla ricerca di un suo simile? Ecco, in “Tragic Epilogue” è la melodia a sentirsi così, circondata e assorbita da un mare di non-suoni digitali e non estremamente minimali, rotti qua e la da qualche effetto spaziale/metallico/industriale e niente più. E il Funk? Il Soul? Il Jazz? Vale la pena spingersi così avanti, se per farlo bisogna recidere del tutto il legame con le radici? Non vi sembra un prezzo troppo alto da pagare? A me, francamente, pare di sì.
Tracklist
Anti-Pop Consortium – Tragic Epilogue (75Ark 2000)
- Laundry
- Nude Paper
- Your World Is Flat
- PSA2
- 9.99
- Rinseflow
- Here They Come Now
- Moon Zero X-M
- Lift
- Eyewall [Feat. Electro Foetus]
- Sllab
- Monster Sex
- Smores
- Driving In Circles
- 3 Digit Wiz
- Antontonebarr NE-O
- Heatrays [Feat. Aceyalone]
- Disorientation [Feat. Apani B-Fly MC]
- What Am I? [Feat. Pharoah Monch and L.I.F.E.]
Beatz
- High Priest with the co-production by Earl Blaize: 1, 3, 9, 11, 16, 17, 19
- Beans with the co-production by Earl Blaize: 2, 8, 10, 12, 14
- Earl Blaize: 4, 15, 18
- Sayyid with the co-production by Earl Blaize : 5, 6, 7, 13
Fuso
Ultimi post di Fuso (vedi tutti)
- GZA/Genius – Pro Tools - 23 Ottobre 2008
- Brooklyn Zu – Chamber #9, Verse 32 - 23 Ottobre 2008
- The RZA as Bobby Digital – Digi Snacks - 4 Settembre 2008