Posted 18 September 2011 by Mistadave in USA

Babylon Warchild – Babylon Warchild

Voto: 3,5

I Babylon Warchild sono una delle formazioni più curiose ed eterogenee nate negli ultimi tempi, un gruppo contraddistinto dalle qualità uniche dei singoli membri, esaltato dalle diverse esperienze maturate sia all’interno dell’ambiente Hip-Hop canadese (la provenienza è Toronto) attraverso pubblicazioni soliste e partecipazioni in altri gruppi, ma anche grazie alla condivisione dei palchi americani assieme ai nomi più noti dell’underground statunitense. L’omonimo disco tiene fede al background dei tre, proponendo numerosi argomenti sociali e politici, da sempre pane per i denti dei rappers Unknown Mizery e Legitimate, e la produzione è quanto di più particolare si possa chiedere, essendo fondata sul suono del violino del musicista/produttore Rumplestiltz, insegnante di musica classica con la passione per il campionatore.

Il violino medesimo diventa una costante, al punto da introdurre e terminare quasi ogni brano, intonando la melodia del campione che sta per partire ed arricchendo le basi con parti suonate, campionate e, successivamente, poste in loop per formare le fondamenta di quasi ogni traccia, fornendo un buon abbinamento tra due arti assolute come quella di far suonare uno strumento in armonia e campionare suoni differenti rendendoli omogenei nella loro diversità. Ne risultano tracce dure nelle batterie ed insistenti nei loop, alcune atmosfere ricalcano da vicino le sonorità epiche alla AOTP (“Call Of The Warchild”, “Farm Complex”), altre ricordano alla lontana Muggs e tanti dei suoi discepoli (“Hunger Pains”, “Weapons Of Mass Deception”), altre ancora sfruttano la melodia seguendo la scia del violino, effetto riscontrabile nei tre piacevoli brani che chiudono il lavoro, su cui spicca “Knowledge”. I due mc’s presentano caratteristiche diverse tra loro, Legitimate sembra essere il più vigoroso al microfono e saltuariamente il suo timbro ricorda quello di Iriscience, mentre Unknown Mizery ha uno stile diverso, più pacato, ma risulta ugualmente intenso nell’esporre con cognizione di causa numerosi argomenti di interesse pubblico, come in “Parliament Hillz” ed “Equal Power”. Non mancano le collaborazioni esterne, che giungono dalle rime massoniche di Chief Kamachi in “Farm Complex” e dalla vincente strofa di Reef The Lost Cauze nella concettuale “I Am”, completano la line-up altri esponenti della scena canadese come Fresco P, che suona molto simile al Busta Rhymes degli esordi.

Dal punto di vista tematico, “Babylon Warchild” è un lavoro evidentemente indirizzato verso la musica di protesta, che critica con criterio il potente che prende sempre decisioni a suo vantaggio, dà spazio all’oppresso che non ha mai vita facile, esalta idealismi di uguaglianza senza istigare violenza, preme per far emergere le verità nascoste. Non sempre il disco trova il corretto equilibrio tra la singolare esecuzione delle musiche e la ripetitività derivante dal mancato apporto di sostanziali varianti alle basi una volta determinata la loro impostazione, che una volta partita, resta sempre quella. A livello tecnico, è da notare come il prodotto potrebbe essere stato un tantino migliore se il mixaggio finale tra musica e voci fosse stato più curato, in quanto il Rap a volte sembra chiudersi in mezzo al chiasso della base senza riuscire ad esprimere tutto il suo messaggio, che nel caso degli argomenti trattati dal gruppo dovrebbe invece essere messo in risalto. Un progetto originale, impegnato ma senza scadere nelle solite prediche e soprattutto ben congegnato a livello musicale, rendendo i Babylon Warchild un gruppo da seguire con attenzione.