Beneficence – Concrete Soul

Voto: 4 +

BeneConcreteSoul500Molto spesso le discussioni sulla musica Hip-Hop contemporanea portano a un’ideale divisione tra innovazione e conservazione della tradizione dove, senza per questo necessariamente privilegiare l’una rispetto all’altra, si cerca di estrapolarne le diverse qualità e sottolinearne i potenziali limiti. Una delle critiche più costanti ricevute da dischi dall’approccio pesantemente conservatore, è quello di suonare come quindici o vent’anni fa e quindi di non portare nulla di nuovo sotto il sole; di contro, viene da pensare che in tempi dove i concetti basilari di Hip-Hop come Cultura sono andati dispersi, spezzettati o, nel peggiore dei casi, addirittura ignorati, un album che abbia la capacità di attualizzare un concetto sonoro ed interpretativo che il tempo e le mode non sono stati capaci di eclissare rappresenta una bella ventata d’aria fresca.

E’ proprio questo il pregio più grande di “Concrete Soul”, quinto album nella pressoché sconosciuta carriera di Beneficence, che quando la Golden Era viveva il periodo di suo massimo splendore, dunque nella prima frazione degli anni novanta, era un affiliato alla crew dei concittadini Artifacts. E’ Hip-Hop nella sua essenza basilare, quello proposto dal nativo del New Jersey, composto da liriche pulite e competenti, batterie che affondano colpi granitici di cassa e rullante, atmosfere dense di bassi e campioni unti da una giusta dose di grasso, con una sana infilata di scratch a contorno. Per questo suo ritorno al passato, Beneficence coinvolge un notevole numero di ospiti esterni riducendo a quattro (escluso l’intro) il numero di tracce che lo vedono rimare in solitario, e la scelta degli mc’s sembra essere calibrata verso nomi che, proprio come il suo, sono stati inghiottiti dal nulla a un determinato punto del loro cammino musicale. Stesso discorso quantitativo attiene alle produzioni, fornite da tredici differenti manipolatori di macchine che centrano in pieno l’obiettivo di tenere coeso e coerentemente sporco un suono che mantiene un livello di qualità molto alto dall’inizio alla fine e che, in alcuni casi, arriva a toccare picchi che non possono che fare felici i padiglioni auricolari dei nostalgici di quella grassa ruvidità che caratterizzava quasi ogni uscita di un tempo. Beneficence è un mc di buonissimo livello, uno cui non serve certo abbaiare o inveire contro chissà cosa per farsi notare – le liriche sono completamente spoglie di turpiloquio e volgarità – e il suo modo di rappare è intelligente, preciso, inalterato nella delivery (il timbro vocale ricorda da vicino quello di Neek The Exotic) e tende ad alzarsi di livello quando riesce ad infilare con costanza rime in più barre consecutive.

Ciò che, a parere personale, impedisce a “Concrete Soul” di essere un classico senza tempo rendendolo solo un ottimo disco, è imputabile a un limite del rapper stesso, ovvero quello di proporre un flow non sempre impeccabile, a volte scattoso, altre volte forzato a causa dell’inserimento della classica parolina in più che rende la dizione meno sciolta, e per quanto riuscite siano le interazioni con gli ospiti, gli omaggi alla artform, al proprio quartiere e alla propria gente, Beneficence non è uno di quei rapper che faccia tornare indietro con la bocca aperta a sentire cos’ha detto nella frase precedente – e con questo non si vuole assolutamente dubitare delle sue capacità. D’altro canto, se non fosse un mc veterano e rispettato non potrebbe godere di un impianto sonoro che farebbe schiattare d’invidia chiunque, fornito da pesi massimi del presente e del passato, né potrebbe essere attorniato da una tale schiera di colleghi che sembrano aver fatto a pugni per riuscire ad essere inclusi nel progetto, tra maestri che hanno già visto i loro giorni migliori ma che hanno ancora molto da insegnare e giovani rampanti che hanno saputo utilizzare al meglio quanto imparato sul campo di battaglia del sottosuolo. Gli aspetti essenziali e tradizionalistici dell’Hip-Hop targato East Coast vengono allacciati in maniera sapiente, una particolare menzione merita il lavoro produttivo, qualitativamente straordinario, di un Confidence responsabile di cinque eccellenti beat, tra i quali spiccano “H.E.Y.!”, che per come utilizza il basso e la sovrapposizione dei campioni principali sembra ispirata dai migliori lavori di Large Professor, e “Perfect Navigation”, che contiene le vibrazioni giuste per esaltare la riuscita chimica tra Beneficence, Asu e Blacksun. Sempre dalle mani del produttore di Boston giungono le melodie sapientemente intarsiate di “Straight Out The Gate”, nella quale risaltano le grandi capacità di Rashad, mentre atmosfere più classiche sono possibili grazie a una bordata del grande K-Def (“Cold Train” sarebbe stata bene in “Here Comes The Lords”…), alle preziose intuizioni di 12 Finger Dan (la bella “Y.W.E.” con Lord Tariq, l’energica “Art Of War” animata da Billy Danze), dal texano vintage Gensu Dean e il suo fido SP1200 (“Under Construction”) e dal nostro Weirdo, la cui “Reality Vs. Fiction” ha fatto da singolo apripista contando su un beat potente e melodico, arricchito da un’eccellente strofa di Masta Ace.

Insomma, un disco di quelli di una volta, che si inserivano nel lettore e contenevano una traccia più potente dell’altra, senza mai annoiare, una qualità che sia allora che oggi è rimasta alla portata di pochi artisti. Beneficence ha di certo firmato una delle migliori cinque/sei uscite dell’appena trascorso duemiladodici, un altro pezzo del risorgimento Hip-Hop targato Ill Adrenaline Records. Senza l’innovazione non ci sarebbe progresso e su questo concordiamo tutti, ma ogni tanto è opportuno fare un salto nel passato e conoscere meglio le proprie radici. Hop on the Cold Train before it’s too late.

Tracklist

Beneficence – Concrete Soul (Ill Adrenaline Records 2012)

  1. Intro [Feat. Dj Doo Wop]
  2. Y.W.E. [Feat. Lord Tariq]
  3. Under Construction
  4. Put It On The Wire [Feat. Simone Hines]
  5. H.E.Y.! (Hood Early Years)
  6. Cold Train [Feat. Grap Luva and Rob-O]
  7. Rulez To The Game (Remix) [Feat. B-1 and Herb McGruff]
  8. Concrete Soul [Feat. Troo Kula]
  9. Straight Out The Gate [Feat. Rashad]
  10. Getting Stronger [Feat. Finsta]
  11. All Real [Feat. A.G.]
  12. Way We Rockin’ [Feat. El Da Sensei]
  13. Hood Cartel [Feat. Roc Marciano]
  14. Art Of War [Feat. Billy Danze]
  15. Masterful Method [Feat. Chubb Rock]
  16. Perfect Navigation [Feat. Asu and Blacksun]
  17. Metal Cuff Links [Feat. Nature]
  18. Reality Vs. Fiction (Rock On!) [Feat. Masta Ace]
  19. Rebel Muzik [Feat. Rampage The Last Boy Scout]
  20. Real Life We Livin’ [Feat. D-Flow]
  21. Somethin’ Ya’ll Can Roll Wit

Beatz

  • 12 Finger Dan: 1, 7, 14
  • Qmega: 2
  • Gensu Dean: 3
  • Presto: 4
  • Confidence: 5, 9, 12, 16, 19
  • K-Def: 6
  • Troo Kula: 8
  • Da Beatminerz: 10
  • 6th Sense: 11
  • Buckwild: 13
  • Mr. Brown: 15
  • Madsol-Desar: 17
  • Weirdo: 18
  • Panik: 20
  • P. Original: 21

Scratch

  • 12 Finger Dan: 2, 7, 14
  • Dj Technic: 5, 19
  • Dj Kaos: 11, 12
  • Madsol-Desar: 17
  • Total Eclipse: 18
  • Dj Naz: 21
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