Bishop Nehru and DOOM – NehruvianDOOM

Voto: 3,5

NehruvianDOOM500Bishop (come Tupac in “Juice”) Nehru (come un Primo Ministro indiano seguace di Gandhi che di nome faceva Pandit Jawaharlal) è un giovanissimo mc classe novantasei (!) originario di Rockland, contea dello Stato di New York, piombato nel mondo del Rap in piena adolescenza – ovviamente grazie al web. E’ infatti nei forum, in particolare quello della Odd Future, che il ragazzo comincia a farsi notare ottenendo riscontri molto positivi, tanto da pubblicare a soli quindici anni il suo primo tape, “Nehruvia”, tredici tracce che, nella selezione di alcuni beat (Premier, Dilla, Madlib e lo stesso DOOM), sgombrano subito il campo da tanti dubbi, seguono “strictlyFLOWz”, l’ufficializzazione di “NehruvianDOOM” e un EP con Dizzy Wright. DOOM è… DOOM!

L’unione delle parti, come appena detto, conduce a “NehruvianDOOM”, nove brani comprensivi d’intro e quasi interamente prodotti dal Dumile, per un totale di trentuno primi come da tradizione egregiamente confezionati dalla Lex Records, qui supportata dalle illustrazioni dello studio Ghostshrimp. Rispondo subito al quesito che oramai accompagna qualsiasi impresa del nostro DOOM, ovvero: dov’è la sola? Non c’è, se il pensiero corre dritto a “Son Of Yvonne”; eppure… Eppure la durata è quella lì, amen, “Darkness” è “Bergamont” (si veda alla voce “Special Herbs”), “Great Things” è “Outta Control” (da “Who Is This Man?” di John Robinson) e “Disastrous” è farina del sacco di Madlib, i crediti riportano un criptico beat edited by Metal Fingers, che significa tutto e niente, l’ipotesi più verosimile è che il caro Faccia Di Metallo si sia limitato a ripartire il pattern in base alle strofe. Ok, concluso l’esame autoptico andiamo subito al punto: la produzione lo-fi di DOOM calza a pennello sul Rap del nostro Markel Scott e la circostanza non è affatto un’ovvietà, dato che tra i due c’è di mezzo un’intera generazione.

Prendiamo “Great Things”, programmazione incalzante e sample ipnotico: Bishop morde il primo verso con ottime rime interne (<<got smooth beats and verses/rappers mad cause I show em hearses/it’s not my purpose they just worthless/it ain’t worth this time rehearse them lines>>) e ha parole molto lucide sulla propria mission, premurandosi di lasciare sedici barre a un DOOM che indossa volentieri i panni del mentore. Che non si risolva tutto in stile e punchline lo dimostra pure un brano grintoso come “Om”, prova ulteriore di un approccio capace di scansare le sbruffonate più banali (<<am I being idolized? Or am I a pair of idle eyes?/I look into the sky and wise beam of light replies>>) senza sciupare gli schiaffoni cotti a puntino da DOOM – anche se uno dei beat migliori, su un groove di piano che sembra uscire dalla golden age, lo troviamo in uno skit in coda a “Caskets”. Né si può evitare di citare “Coming For You”, il minaccioso annuncio della venuta dell’Emperor Nehru in eccellente equilibrio sui tempi sconnessi della strumentale, “So Alone”, episodio introspettivo e malinconico, e “Darkness”, indovinato singolo che ribadisce i pregi di un mc dotato in parti uguali di tecnica e ambizione (la voce, ecco quella deve ancora crescere un po’).

Insomma, il talento di Bishop Nehru non è in discussione e la firma con la Mass Appeal di Nas, che sarà il produttore esecutivo del suo prossimo album, dovrebbe confermarlo; gridare al capolavoro, tuttavia, mi sembra prematuro, soprattutto perché manca quel sentore di unicità che si respirava, a prescindere da qualsiasi paragone, in gioielli come “Madvillainy” e “The Mouse And The Mask”, nel senso che sì, la collaborazione funziona, ma di folgorante ha poco. Tanto entusiasmo per niente, quindi? No, però resto dell’idea che per ora sia solo stato piantato un seme, in futuro bisognerà coglierne i frutti. Frutti potenzialmente deliziosi, ne convengo.

Tracklist

Bishop Nehru and DOOM – NehruvianDOOM (Lex Records 2014)

  1. First Day Of Class
  2. Om
  3. Mean The Most
  4. So Alone
  5. Darkness (HBU)
  6. Coming For You
  7. Caskets
  8. Great Things
  9. Disastrous

Beatz

All tracks produced by Metal Fingers Doom except track #9 by Madvillain

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