Blacastan – The Master Builder Part II
Sono già trascorsi due anni dall’arrivo sul mercato di “Blac Sabbath”, uno degli esordi più interessanti degli ultimi tempi, ma Blacastan non è certo un tipo che riesce a stare a lungo con le mani in mano e in quest’intermezzo ha continuato a sfornare mixtape di qualità ed offrire featuring sempre più richiesti. “The Master Builder Part II”, ideale seguito del tape che aveva messo definitivamente il rapper del Connecticut sulla mappa nel duemilanove, giunge nelle mani dei fan quale manufatto assai gradito, composto da ventidue tracce registrate sia in versione album che mix, un’idea di rara e pregevole fattura. Per chi cercava conferme da Blacastan, qui dentro ci sono tutte.
E’ un rapper impressionante per le sue capacità narrative e per la florida fantasia, ogni volta che mette in rima anche solo due frasi è praticamente già partito un tocco di pennello che dipinge diapositive tratte da una biografia dove violenza e decisioni errate hanno pesato sempre molto, i personaggi dei suoi racconti interpretano ruoli pericolosi all’interno di scenari degradati e disperati, i suoi vocaboli sono ricercati e posizionati in maniera estremamente intelligente, sottolineando una volta di più un’efficacia nello scrivere che sta diventando incontestabile. Proseguendo sul filone intrapreso in “Blac Sabbath”, molte delle tracce presentano una produzione strutturata alla vecchia maniera, che vede l’arguto ColomBeyond (presente in maggior quantità di altri) catturare suoni col suo fido SP-1200 regalando all’album atmosfere d’impatto il cui sapore è tipico e invitante. Il rapper/producer spara spesso e volentieri il loop consono allo scenario cementizio di turno, la sua fabbrica sonora fa fuoriuscire violini, pifferi, flauti e note di piano che fanno trasparire amarezza, malinconia e grigiore, tutte sensazioni che gli altri produttori chiamati all’opera non riescono del tutto a replicare.
L’amalgama tra liriche e musica è uno dei particolari che impressiona maggiormente, le tematiche buie all’interno delle quali si snodano vicende sviscerate con grande cognizione di causa sono adeguatamente supportate da evocazioni musicali che fanno trasparire senso di drammaticità, spesso accentuato dalla modalità interpretativa che il versatile rapper sceglie di volta in volta. Il rauco Blacastan recita infatti strofe su strofe senza mai stancarsi né stancare, costruendo dei piccoli cortometraggi che descrivono la dura giornata di un impiegato sopravvissuto a una rapina (“Shareef The Bank Teller”), narrano di un malvivente alle prese con la fuga dalla polizia (“Freeze”), di ricordi di delinquenza giovanile che diventano omaggi a un movimento (“BMX Kids”) o di loschi personaggi che vanno e vengono dalla prigione (“Locked Down”). Il disco propone emozioni positive in rapida successione, vi sono difatti tracce brevi ma molto significative come “Funny Faces”, “The Villain Part Deux” e “The Booth”, dentro alla quale riconoscerete un campione già utilizzato da Nas in passato; ottimi sono altresì pezzi come “Kinetics”, dotata di una bella combinazione tra batteria, piano e rime d’effetto (<<I flow hotter than gonorrea up in your piss>>), “Kingpin”, una delle migliori prestazioni lessicali, e “Nothin’ 2 Loose”, eseguita con il politicamente scorretto Celph Titled e caratterizzata da un ritmo elaborato su un tocco di piano e un brevissimo loop vocale, miscela semplice, ma che diventa positivamente contagiosa già dopo i primissimi ascolti. L’unica lacuna riscontrabile può essere individuata nella presenza di posse-cut troppo corpose come “Blac-Vets”, “Urban Politics” e “Sand Storms”, dove il livello del Rap scende proprio per demerito degli ospiti, a differenza di un protagonista principale che sembra distruggere ogni beat che gli viene sottoposto.
Blacastan continua dunque a tirare dritto per la sua strada fatta di hardcore e mancanza di compromessi, il livello delle sue oramai numerose pubblicazioni ufficiali ed ufficiose persiste nel mantenersi su standard di alta qualità. Preso come album tradizionale, “The Master Builder Part II” sarebbe ugualmente stato da acquistare senza neanche pensarci troppo, considerato poi che comprende un CD supplementare ottimamente mixato da Doo Wop e Mr. Peter Parker dove presenziano pure due pezzi diversi rispetto alla tracklist principale, e che esiste pure un’edizione limitata che regala il vecchio “Me Against The Radio”, allora il dubbio non si pone nemmeno.
Tracklist
Blacastan – The Master Builder Part II (Brick Records 2012)
Mixtape Version (Hosted and mixed by Doo Wop and Mr. Peter Parker)
- Castles [Feat. Doo Wop]
- Kinetics
- Concrete [Feat. V-Zilla]
- Thru The Rain [Feat. Slaine]
- Kingpin
- Nothin’ 2 Loose
- The Villain Part Deux
- Funny Faces
- Freeze
- BMX Kids
- The Architect Pt. II
- City II City (Remix) [Feat. Moe Pope]
- Murals [Feat. Doap Nixon]
- Locked Down
- The Booth
- Urban Politics [Feat. Asylum Lifetime and Correct 1]
- Just Don’t Know [Feat. Reef The Lost Cauze and Dj Food Stamp]
- Time II Build [Feat. Asylum Lifetime, ColomBeyond and Sherm LaRock]
- Sand Storms [Feat. Emilio Lopez, OuterSpace and V-Zilla]
- Shareef The Bank Teller
- Betta Myself
- The Question Why [Feat. ColomBeyond]
Album Version
- Castles [Feat. Doo Wop]
- Kinetics
- Just Don’t Know [Feat. Reef The Lost Cauze and Dj Food Stamp]
- Murals [Feat. Doap Nixon]
- Shareef The Bank Teller
- Concrete [Feat. V-Zilla]
- City II City (Remix) [Feat. Moe Pope]
- Blac-Vets [Feat. N.B.S.]
- Locked Down
- Freeze
- Urban Politics [Feat. Asylum Lifetime and Correct 1]
- Funny Faces
- Blac Terrorist (B.T.M)
- BMX Kids
- The Villain Part Deux
- Kingpin
- The Booth
- Sand Storms [Feat. Emilio Lopez, OuterSpace and V-Zilla]
- Nothin’ 2 Loose [Feat. Celph Titled]
- The Architect Pt. II
- Betta Myself
- The Question Why [Feat. ColomBeyond]
Beatz
Mixtape Version (Hosted and mixed by Doo Wop and Mr. Peter Parker)
- Paul Poundz: 1, 9
- ColomBeyond: 2, 3, 5, 6, 7, 8, 11, 12, 13, 14, 17, 19, 20, 22
- Silvamore: 4
- Mr. Green: 10
- ChumZilla: 15
- Sherm LaRock: 16, 18
- Dj Doom: 21
Album Version
- Paul Poundz: 1, 10
- ColomBeyond: 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 12, 15, 16, 18, 19, 20, 22
- Sherm LaRock: 11
- Frank Dukes: 13
- Mr. Green: 14
- ChumZilla: 17
- Dj Doom: 21
Scratch
Mixtape Version (Hosted and mixed by Doo Wop and Mr. Peter Parker)
- Will C: 3
Album Version
- Will C: 6
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