Black Josh – Ape Tape
Oramai è una routine consolidata – ne ho già parlato, anche su queste pagine. Da un po’ di tempo, quando mi si spalanca la vena da speleologo del Rap, quella strana pulsione che rende istantaneamente tutto ciò che popola le tue playlist obsoleto forzandoti a cercare qualcosa di nuovo, nove volte su dieci mi ritrovo armato di mouse e tastiera ad esplorare i bassifondi del sottobosco musicale britannico. E’ così da quando, sul finire del 2014, mi sono imbattuto in “…So We Ate Them Whole” di Jam Baxter, convinto da quella stravagante copertina che sfoggiava una mosca nel bel mezzo di una disgustosa abbuffata. Una storia che si è ripetuta poche settimane fa, quando la palette di tinte sgargianti e il primo piano di un gorilla, dotato di bulbi oculari girevoli e un colorato copricapo, hanno inesorabilmente attirato, durante una sessione improvvisata di shut up and take my money presso lo store online della britannica Blah Records, il puntatore del mio mouse. Come una luce blu, tipo quella per fulminare le zanzare, ma con un esito decisamente migliore.
E’ più o meno così che mi sono ritrovato ad ascoltare questo “Ape Tape”, breve mixtape firmato da Black Josh, nome che fino a pochi istanti prima mi era del tutto sconosciuto. A inferire il colpo di grazia ci hanno pensato i primi secondi del video di “Sleepless”, anch’esso a portata di click nella medesima pagina: il treno sullo sfondo; la fotografia sgranata in stile VHS; tagli, campi e controcampi a scandire il flow ibrido del rapper di Manchester; l’elegante amalgama di pianoforti Jazz, fiati e percussioni sudicie – et voilà, conquistato!
L’influenza del tipico sound anni ‘90, alla Brooklyn/I’m-gonna-get-robbed/something-bad-is-going-to-happen, come lo definiva il mitico Ralph McDaniels, si respira a più riprese, nonostante gli oltre 5.000 km che separano le due realtà. “Henne Boize” è una riuscitissima citazione di boom bap impastato seguendo le migliori ricette del Bronx e del Queens. L’ipotermica “Gezuntight” sembra essere uscita da qualche vecchio disco DAT perduto durante una sessione D.I.T.C. con Lord Finesse e Showbiz alle macchine, mentre il pacchetto completo di “Lofi” (compresi flow e fronzoli verbali vari) potrebbe tranquillamente farvi perdere qualche minuto alla ricerca del logo della Duck Down sul retro della custodia.
A chi lo consiglio, allora? Diciamo tranquillamente che, pur muovendosi sulla breve durata, Black Josh mette in chiaro di avere qualcosa in serbo per ogni genere di preferenza. Se vogliamo proprio trovare una carenza nell’album, così per soddisfare un eccesso di zelo disfattista, questa può risiedere infatti unicamente nell’assenza di un’impronta stilistica circoscritta. In pratica il Nostro è un po’ un jolly: voi chiedetegli pure ciò che desiderate e vedrete che lui ce l’ha. Anche perché, parlando seriamente, c’è davvero qualcuno capace al contempo di professarsi amante dell’Hip-Hop e non apprezzare una “Sleepless” o una “Late Night Walkin”? Su su, non scherziamo.
Comunque sia, morale della favola, galeotti furono quei due click. Poco meno di una settimana dopo il disco è arrivato nella mia cassetta delle lettere e da allora non ha ancora lasciato la pila dei dischi che sono solito chiamare a rapporto almeno un paio di volte alla settimana. Mai giudicare un libro dalla copertina, eh? Sarà, ma personalmente inizio a nutrire qualche dubbio in proposito…
Tracklist
Black Josh – Ape Tape (Blah Records 2016)
- Yung Ratchet
- Rita Marley
- Gezuntight [Feat. Cult Mountain]
- Lofi [Feat. D’Lyfa Reilly]
- Sleepless
- Henne Boize
- Sonny’s Car [Feat. Truthos Mufasa]
- Barber Shop
- Riches
- Late Night Walkin
Beatz
- Drae DaSkimask: 1
- Sumgii: 2, 7
- Baileys Brown and Sumgii: 3
- Clay: 4
- Flofilz: 5
- George Fields: 6
- Lo Class: 8
- Morriarchi: 9
- Sam Zircon: 10
li9uidsnake
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