Blitz The Ambassador – Afropolitan Dreams
“Afropolitan Dreams” rappresenta un viaggio. Un viaggio fatto con l’Africa nel cuore e il Rap nella testa. Il pilota è Blitz The Ambassador e il mezzo di trasporto sono la sua musica e le sue parole. Il percorso è sicuramente inusuale e sorvola l’Atlantico, dalla costa ovest del Continente Nero (Ghana) a quella orientale degli Stati Uniti (NYC). E il viaggio porta con sé mille stati d’animo, esperienze e incontri che ti segnano. E tra le rime, il flow e i campioni che compongono le dodici tracce di “Afropolitan Dreams” (notare che Blitz si occupa sia della parte lirica che di quella musicale) emergono tutte queste sfaccettature. Il sogno di poter sfondare nella musica è stato il motivo per cui nel duemilauno il nostro si è trasferito in America, con nient’altro che (a) “Dollar And A Dream” con sé.
E il richiamo delle sonorità della Grande Mela è tuttora molto presente nelle sue composizioni (ed è anche normale quando si cresce ascoltando Public Enemy, KRS-One, Gang Starr e compagnia); ma Blitz non si è limitato alla semplice imitazione di uno stile, riuscendo a spingersi oltre e fondendo al classico trittico piatto/rullante/cassa il sound della sua terra, specie l’Afrobeat del leggendario Fela Kuti. Nel suo complesso, il disco fila liscio che è un piacere, alternando episodi di classico Hip-Hop di matrice east a momenti più calmi e riflessivi (“Love On The Run” o “One Way Ticket”), uscendo in alcuni casi dagli schemi per virare su diverse sperimentazioni soprattutto per quel che riguarda il flow (mi riferisco ad “Internationally Known”). Personalmente, sono rimasto colpito da tre passaggi in particolare: la già citata e melanconica “One Way Ticket”, l’orgoglio africano che emerge in “Make You No Forget” (con la collaborazione di un figlio d’arte come Seun Kuti) e la strabiliante “Call Waiting”. Specialmente in quest’ultimo frangente, ho potuto davvero percepire i sentimenti che l’autore stava provando nel momento in cui realizzava il brano: la voglia di chiamare i propri cari per raccontargli tutto, ma una distanza che non è colmabile neppure coi nuovi mezzi di comunicazione. Ad accompagnarlo, la splendida e ineguagliabile voce della regina della musica africana, Angelique Kidjo.
Con “Afropolitan Dreams” Blitz The Ambassador raggiunge la piena maturità, dimostrando di essere un artista a tutto tondo capace di ottime performance sia al microfono, dove dà libero sfogo alle sue ottime doti di scrittura e alla capacità di saper cambiare registro a proprio piacimento, sia alle macchine, affiancando loop e suoni selezionati con spirito innovativo, gusto e cura per il dettaglio. Le collaborazioni, poi, oltre a rispecchiare l’internazionalità e la mescolanza di culture di tutto il progetto, apportano il loro contributo in maniera impeccabile: ai già citati Kuti e Kidjo, seguono Sarkodie ed Oxmo Puccino. Forse è vero che oggigiorno ci sono troppi artisti che, millantando presunte abilità, sfornano album a ripetizione intasando il mercato musicale; ma è anche vero che, coi mezzi di cui disponiamo, si possono scoprire artisti provenienti da tutto il mondo e davvero meritevoli di essere ascoltati (certo, non è affascinante come il classico crate diggin’, ma non si può avere tutto…).
Blitz The Ambassador entra di diritto in questa categoria.
Tracklist
Blitz The Ambassador – Afropolitan Dreams (Jakarta Records 2014)
- The Arrival
- Dollar And A Dream
- Success
- Internationally Known [Feat. Sarkodie]
- Love On The Run [Feat. Nneka]
- Call Waiting [Feat. Angelique Kidjo]
- One Way Ticket
- Traffic Jam Interlude
- All Around The World [Feat. Marcelo D2]
- Make You No Forget [Feat. Seun Kuti]
- Africa Is The Future [Feat. Oxmo Puccino, Oum and Blinky Bill]
- The Departure [Feat. Amma Whatt]
Beatz
- Blitz The Ambassador: 1, 2, 5, 8, 9, 10, 11, 12
- Optiks and Blitz The Ambassador: 3, 4, 6, 7
Blond Dee
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