Posted 16 May 2009 by Mistadave in USA

Camp Lo – Stone And Rob: Caught On Tape

Voto: 2,5

A sentire “2 Dope Boyz”, traccia introduttiva di questo “Stone And Rob”, sembrava l’inizio dell’ennesimo, ottimo lavoro a firma Camp Lo: una base essenziale ma decisa, ritmata, posta in apertura per scandire i tempi dei pezzi seguenti, contornata dalle notoriamente colorite rime di Geechi Suede e Sonny Cheeba, duo dotato di uno tra i più alti gradi di chimica al microfono che si possa desiderare di avere. Il seguito, purtroppo, non regge il confronto rispetto ad una premessa così positiva. Ci si trova presto davanti ad una traccia già sentita in passato, “Gotcha”, senza nemmeno conoscere il motivo della sua presenza in un disco che a maggior ragione appare quindi confezionato senza troppa cura, come testimonia la scelta di beat assai poco ispirati e soprattutto lontani dallo stile tradizionale del gruppo, che da sempre ha abituato il suo pubblico ad un tipo di Hip-Hop parecchio originale e riconoscibile. Molti, troppi clap qua e là, che fanno da struttura a più canzoni e denotano poca creatività, fattore in parte da attribuire alla latitanza di Ski, produttore le cui basi avevano procurato in passato mille e più fortune ai Camp Lo, il quale presenzia nella sola “Ticket 4 2” senza nemmeno entusiasmare troppo.

Molte tracce, inoltre, hanno un minimo comune denominatore e contengono pezzi di ritornelli mutuati qua e là da qualche classico della Old School, oppure cadono dentro un qualunquismo francamente deludente, come nel caso di “Ha”, fino a scemare definitivamente con l’inconsistenza up-tempo di “Regulate” e con le oramai noiose tracce tutte donne e champagne che hanno francamente stufato. Non è malaccio il Dub di “89 Of Crime”, così come più consona allo stile Camp Lo sembrerebbe essere “Pips”, la quale riprende suoni che ricordano atmosfere appartenenti alla musica nera tradizionale, ovvero quella dove il gruppo ha sempre raccolto i consensi più alti. Simpatica anche la conclusiva “Hold On”, buona idea che arriva troppo tardi, quando la delusione per questo lavoro si è già abbondantemente fatta largo. Non resta che sperare che si sia trattato di un incidente di percorso e che tra un po’ arrivi qualcosa di maggiormente elaborato, curato e prodotto (magari interamente da Ski…) rispetto a questo pallido tentativo di far restare vivo il proprio nome sulle strade, che pare studiato a tavolino per non far passare troppo tempo tra un’uscita e l’altra.