Castle – Gasface
Una delle firme più recenti del sempre più ampio roster della Mello Music Group è stata inchiostrata da Castle, un mc/produttore proveniente dal North Carolina resosi a sorpresa autore di uno dei dischi più rilevanti di un’annata Hip-Hop che si appresta a vivere il suo trimestre finale. “Gasface” doveva essere inizialmente un progetto da promuovere in free download, la scelta di immetterlo sul mercato in maniera invece tradizionale non può che essere condivisa, dato che a seguito di un semplice ascolto già s’intuisce che il prodotto vale ogni dollaro richiesto per l’acquisto.
Sin dai primi momenti ci si trova difatti innanzi a un disco prodotto attraverso spunti musicali originali, creati da un mix di modernità e vecchia scuola che funziona pienamente, nonché costruito con arguzia lirica, un vocabolario ampio, assai figurativo, e soprattutto tanta bravura nel miscelare argomenti di cruda realtà ad un tangibile senso dell’umorismo per presentare le varie situazioni di cui si argomenta. Come si potrebbe, d’altro canto, non apprezzare un artista che apre il suo primo album con linee come <<Me and my soldiers trying to hit the beach like the battle of Normandy/and live like the superstars we figure we’re born to be>> e che, nelle sue note biografiche, suggerisce di aver sterminato da solo l’intero universo della Marvel? Scherzi a parte, “Gasface” è uno di quei rari album che esce prepotentemente dalla media trasudando freschezza e concretezza da ogni traccia che si sussegue, e la forte personalità del personaggio, che si occupa anche di assemblare con perizia ogni suono, è una componente fondamentale per l’effettivo successo dell’operazione.
Come rapper Castle propone un flow torrenziale che riempie copiosamente di sillabe ogni linea e una metrica variegata che propone coppie, terzetti o quartetti di barre in rima esterna, anche se l’aspetto più interessante del suo metodo di rappare è sicuramente quello interpretativo. Il tono vocale è profondo e impostato, ma soprattutto assai espressivo, a volte abilmente recitato, qualità che gli permette di stendere un testo imperniandolo su un botta e risposta di due personaggi, di sdrammatizzare tematiche altrimenti troppo serie, oppure di caricare con ilarità situazioni già di loro divertenti, di tanto in tanto mettendosi a canticchiare i suoi stessi sample. La scenetta messa in piedi tra capo e studente/lavoratore in “Orientation” è straordinaria per come ridicolizza la falsa sensibilità americana verso i propri cittadini e per come dipinge le future mansioni del malcapitato (<<and yes, you’ll feel like a caged monkey at the zoo/but somebody’s gotta do it and it could be…you!>>), la capacità descrittiva è altissima così come evidenziato dal mini action movie denso di minuziosi particolari che è “The Punisher Kills Hip Hop”, il saper rappresentare delle sensazioni sentimentali che si spostano di continuo tra sicurezza e incertezza è il caposaldo di episodi come “Opium”, mentre la dura analisi di una realtà triste e desolata sta alla base dei pezzi più seri, su tutti “Krillz”.
Ciò non esclude il godersi qualche momento di giusto cazzeggio, basta farsi un giro con “Cruising On Fumes” a manetta e lasciarsi semplicemente trascinare, dimenticandosi per un attimo di tutti i problemi. Dal punto di vista produttivo, le vedute sono molteplici ed ampie: si va dal classico boom bap con sample di archi tagliati ad arte (“Fool’s Errand”, “The Punisher Kills Hip Hop”), vi sono sezioni molto vicine all’Ambient (“Shame On Me”, “Opium”), pezzi semi-spogliati da batterie nei quali il rapper adatta bene il flow senza perdere un solo colpo (“One Time”) e tracce che privilegiano suoni sintetizzati senza togliere quella sensazione di polveroso che si riscontra un po’ dappertutto (“Krillz”, “Cruising On Fumes”).
“Gasface” riesce nell’intento di dimostrare per l’ennesima volta la capacità intuitiva della Mello Music Group nell’attorniarsi di artisti creativi, capaci di allargare i già vasti confini dell’Hip-Hop senza limitarsi a riproporre formule consolidate e perseverando nell’esplorazione di territori non certo inediti, ma ancora poco sfruttati. Quello di Castle è un esordio davvero impressionante, ma d’altra parte ce l’aveva preannunciato lui stesso: <<so I stop telling squares I make music/first thing they do is look at you like you’re stupid/everybody raps and everybody makes beats/yeah, that’s cool dude but everybody ain’t me>>. E’ chiaro?
Tracklist
Castle – Gasface (Mello Music Group 2013)
- Fool’s Errand
- No Prep Time
- Cruising On Fumes
- Shame On Me
- Krillz
- Time Folder
- Orientation
- Soulfire
- Opium
- One Time
- The Punisher Kills Hip Hop
- Opium (Blueprint Remix)
- Fool’s Errand (The Quelle Chris Remixathon)
Beatz
All tracks produced by Castle
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