Chino XL – RICANstruction – The Black Rosary
Piccola nota introduttiva per i neofiti entrati da pochissimo nel mondo dell’Hip-Hop o magari non assidui frequentatori del Rap anglofono: Chino XL è uno dei migliori mc’s che il mondo abbia mai conosciuto e il suo valore fu ampiamente dimostrato soprattutto nel bellissimo esordio “Here To Save You All”. Uno tra i migliori rappresentanti dell’Hip-Hop di origine latina di sempre, Chino offre un vocabolario a volte altissimo e un’irruenza stradaiola che, coniugate assieme, generano un cocktail letale per ogni ascoltatore non particolarmente avvezzo a un Rap serrato, elaborato e ricco di costrutti metrici non elementari. Per quanto il fattore tecnico sia qui relativamente ridotto, “RICANstruction – The Black Rosary” conferma da una parte il grande talento di Chino e dall’altra, ahimè, un gusto non sopraffino per la scelta dei beat e dei produttori.
Alterno, infatti, è il livello dei brani e non sempre il tappeto è adatto a un ritorno in grande stile di uno dei maggiori liricisti degli ultimi vent’anni. Ci sono piccole grandi perle nell’album e, stranamente, non sono esattamente quelle che si rifanno a un immaginario street o horrorcore, ma a straordinari squarci di umanità come le splendide “Father’s Day” (commovente brano sul dramma della figlia, affetta da cancro a soli dieci mesi, in cui viene descritta con inaspettata sensibilità la vergogna di un padre per non poter salvare la propria bambina da ogni male) e “Little Man”, pezzo che può ricordare la nostrana “Cinque minuti di paura” e che la dice lunga sulle armi a disposizione di persone frustrate in un sistema che a sua volta cerca di frustrare il più possibile.
In altri momenti, invece, prende il sopravvento un’attitudine tendente fin troppo alla punchline su beat da pogo come in “Have 2”, carica di immagini violente e divertenti allo stesso tempo (stiamo parlando di un uomo che fotte alla missionaria ogni beat, per intenderci), ma con una strumentale dalle chitarre invadenti e fastidiose. In generale, non suonano molto moderni i beat che puntano a glorificare il flow del bravissimo Chino con eccessivi campionamenti che ricordano colonne sonore horror (a volte anche in brani in cui si rappa di tutt’altro) o con un accumulo di sample di matrice Soul non amalgamati benissimo tra loro a livello di singoli suoni (è il caso dell’altrimenti ottima “Silent Art Child”, caratterizzata anche da un testo in stato di grazia).
Più in generale, da una parte mancano un po’ di beat semplici, grezzi e minimali da farcire con le solite, potentissime liriche a cui XL ci ha abituati viziandoci, dall’altra si vorrebbero sentire dei suoni frutto di una ricerca più efficace (difficile trovare qualcosa di mai sentito dal punto di vista dei suoni in tutto l’album). Quest’assenza si fa sentire ulteriormente di fronte a brani dal mood adatto come nelle due perle di cui sopra o, ad esempio, nel malinconico storytelling di “Mama Told Me” (incredibile come si riesca a convogliare in un testo Rap il perfetto stile di un diario personale di un ragazzo, virgole e parentesi comprese). A ogni modo si tratta di un disco doppio e perciò le tracce sono parecchie (leggi: troppe), nell’impossibilità di riportare un track by track completo in una sola recensione fidatevi dunque di un giudizio globale che promuove pienamente l’aspetto lirico e rimanda alla prossima prova quello musicale, reo di andare in direzioni quasi sempre troppo canoniche – laddove le capacità di adattamento di Chino sarebbero invece praticamente infinite.
Un ritorno gradito e che probabilmente appassionerà i fan di un suono più tendente all’impatto immediato che a particolari rifiniture stilistiche. Da ascoltare in ogni caso, soprattutto se non lo conoscevate già dal lontano novantasei, perché si tratta di uno dei migliori mc’s che ci siano e che ci siano mai stati.
Tracklist
Chino XL – RICANstruction – The Black Rosary (Viper Records 2012)
Scalpel Disk 1
- Rain (Interlude)
- Father’s Day
- Eight Beginnings [Feat. Mystic]
- Have 2
- It’s Not Too L8te
- Wicked Church
- Silent Art Child
- Broken Halo
- Anything
- Hell Song [Feat. Tech N9ne]
- Bad Man Bible
- Mama Told Me
- Afraid Of Nothing
- Can Be
- Arm Yourself [Feat. Sick Jacken, Immortal Technique and DV Alias Khrist]
- No Damn Good For Me (Scarlet Intro)
- Sleep In Scarlet
- Nahh
- Eye
- Reguarding Elizabeth (Save Me) [Feat. Travis Barker]
Chapel Disk 2
- Black Rosary 8am
- Closer To God
- Little Man
- Figure It Out
- Xross Your Heart
- Buried In Vocabulary [Feat. The Horse Shoe Gang]
- Missing You 8pm (Interlude)
- Crazy Love
- Take It Back [Feat. Rakaa Iriscience and Roc Marciano]
- N.I.C.E.
- Kings [Feat. Big Pun (Verse Previously Released)]
- 90 Bars Of Intervention
- The Hype Man (Interlude)
- Latino’s Stand Up RMX [Feat. Sick Jacken, B-Real, Thirston Howell 3rd, Sinful and Kid Frost]
- Gone
Beatz
Scalpel Disk 1
- Apollo Brown: 2, 3, 14
- Dj Eswift: 4
- Stu Bangas: 5
- Toba Beats: 6
- Southpaw: 7
- Sid Roams: 8
- Wyldfyre: 9, 10, 11, 15
- Dj Khalil and J. Thrill: 12
- Kwamé: 13
- Lounge Lizzards: 16
- Focus: 17, 18
- Dj House Shoes: 19
- Soul Professor: 20
Chapel Disk 2
- Apollo Brown: 1, 7, 9
- Oh No: 2
- Focus: 3, 4, 5, 11, 12, 14
- Level 13: 6
- Exile: 8
- Nick Wiz: 10
- Soul Professor: 13
- Izzy The Kid: 15
Scratch
Scalpel Disk 1
- Dj Romes: 9, 10
- Jared Gosselin: 14
Chapel Disk 2
- All scratches by Dj Romes
Jonathan
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