Coez – Senza mani

Chiusa, o semplicemente interrotta, l’esperienza coi Brokenspeakers, Coez ha intrapreso la carriera solista e, forse, un percorso che molti fan integralisti potrebbero non condividere (per ulteriori ragguagli potete leggere la nostra intervista di questo mese). In attesa del nuovo album (prodotto da Riccardo Sinigallia, quello che molti lettori rapmaniaci ricorderanno come membro de La Comitiva e voce del ritornello di “Quelli che benpensano”), possiamo parlare di questo EP, da considerarsi più un progetto a sé stante che una vera e propria anticipazione del lavoro in arrivo.

Una cosa va detta subito: “Senza mani” distanzia e distingue Coez sul piano formale in maniera abbastanza netta, pur restando più o meno invariato l’aspetto puramente contenutistico. L’approccio scanzonato si è avvicinato moltissimo alla formula canzone ed emergono alcune interessanti parentele musicali, a maggior ragione perché molto spontanee. Un brano come “E invece no”, nonostante il chiaro marchio british friendly, si colloca a metà tra un Vasco Rossi e un Rino Gaetano (soprattutto a quest’ultimo) nel descrivere ironicamente una realtà in fondo amara (insomma, quel <<guardo negli occhi mia madre e le giuro che smetterò>> non è da prendere come un semplice divertissement, a mio parere).

Il filo conduttore dell’uscita è, oltre al sound fortemente vicino alla Club Culture britannica contemporanea (tutto a opera di Sine, che pur non sfociando nella Dubstep ci gira spesso attorno), la volontà da parte di Coez di aprirsi a nuovi orizzonti musicali che solo i più disattenti possono semplicemente ricondurre a un suono strettamente urbano. I brani, per quello che è il mio personalissimo gusto, funzionano proprio grazie a quest’atteggiamento non eccessivamente serioso e tuttavia mai troppo celebrativo di alcuna abitudine distruttiva. L’unico brano che non convince, nell’insieme, è “Stalker”, causa un flow un po’ troppo monotono, mentre le altre tracce scorrono in maniera piacevole, con menzione d’onore per la già citata “E invece no”, divertente e cantata in maniera migliore rispetto alle altre.

Apprezzabile, anche se non sempre al servizio del contenuto, la capacità di scrivere, che rispetto alle cose coi Brokenspeakers si distingue per una maggiore leggerezza. Interessante, poi, il modo di approcciarsi alla melodia, partendo da un cantato che è tutto fuorché perfetto, facendo emergere in maniera evidente la priorità assoluta che è riservata all’espressività. Concludendo, “Senza mani” non cambierà la vostra vita ma sicuramente vi lascerà con la curiosità di vedere dove conduce il percorso qui iniziato e, se siete nel mood giusto, con una certa voglia di birra e cocktail.

Tracklist

Coez – Senza mani (Undamento 2012)

  1. Senza mani
  2. E invece no
  3. Tutto normale
  4. Stalker
  5. Volare

Beatz

Tutte le produzioni di Sine

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