Cormega – Mega Philosophy

Voto: 4,5

MegaPhilosophy500A volte sono sufficienti una manciata di dettagli. Piccoli dettagli, all’apparenza insignificanti, che invece svelano che qualcosa sia realmente cambiato. Dettagli, come un sorriso enigmatico che sembra aver cancellato lo sguardo torvo di un tempo, o come quel basco sfoggiato con sobria eleganza sul capo e che va a sostituire gli sgargianti berretti da baseball ai quali, per anni, siamo stati abituati. Insomma, quello che Corey McKay sta vivendo ha tutte le carte in regola per essere definito un vero e proprio nuovo inizio.

A quarantaquattro anni suonati, infatti, il veterano del Queensbridge ha deciso di riporre gli storici panni da gangster navigato per salire in cattedra e presentare a tutti una lezione di poetica della doppia acca, affiancato peraltro da un eminente professorone, tra i più rinomati e titolati del settore, nel tentativo di restituire l’onore perduto a una New York che da anni oramai annaspa, incapace di riprendersi il trono di quella Cultura da lei stessa data alla luce. Colpa di un cambio generazionale non all’altezza, perché nella superba “Mars” (e quel dream team non è messo lì per caso) Mega e colleghi dimostrano di saperci ancora fare come ai bei tempi, quando Timberland e hoodies erano d’ordinanza.

Quella mostrata da Cormega in “Mega Philoshopy” è, finalmente, una maturità artistica a trecentosessanta gradi e infatti il nostro si rende autore di alcune tra le strofe più belle e profonde della sua carriera, non sprecando un solo beat (e che beat!) offerto dal Professor Mitchell. La critica feroce, con tanto di nomi, di “Industry” (<<when Styles made “I Get High” it was playin’ all day/when Styles made “I’m Black” it didn’t get enough play/I guess they got a problem with anything positive/doesn’t make sense if it doesn’t bring dollars in>>), le metriche serrate dell’up-tempo “Rap Basquiat”, la possente “More”, trascinata da un basso unto al punto giusto, ancora “Mars” e poi “Valuable Lessons” (<<I guess my higher vision comes from knowing sky’s the limit/and I acquired wisdom from trying from failure/money can come and go but valuable lessons/are never bad investments, and they last forever!>>) sono tutti brani destinati a condividere uno spazio nella storia assieme alle tante perle partorite dalla penna di Cormega. Dalla quartina d’esordio di “A New Day Begins” (<<under the sun vultures looming/hoping to consume a culture wounded/boldly refusing to die show and proving/I embodied what only few can>>) fino all’ultima delle sue preziose lezioni, non c’è una sola virgola fuori posto.

“Mega Philosophy” va di diritto ad affiancarsi a “The Realness” e “The Testament”, completando un’ideale trilogia di cantiche che, se considerate nel loro ordine cronologico di realizzazione, assumono una sorta di struttura dantesca. E credo sinceramente che, nonostante l’irriverenza, il Sommo Poeta non si sentirebbe troppo offeso dal paragone.

Tracklist

Cormega – Mega Philosophy (The Slimstyle Recording Corp. 2014)

  1. A New Day Begins
  2. Mars [Feat. AZ, Redman and Styles P]
  3. Industry
  4. More [Feat. Chantelle Nandi]
  5. Reflection
  6. DU (Divine Unity) [Feat. Nature]
  7. Honorable [Feat. Raekwon]
  8. Rap Basquiat
  9. Rise [Feat. Maya Azucena]
  10. Home [Feat. Black Rob]
  11. Valuable Lessons [Feat. Jarell Perry]

Beatz

All tracks produced by Large Professor and Cormega

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