Cormega – The Realness
Dopo l’uscita dalla combriccola messa su da Nas (The Firm), Cormega era approdato alla Def Jam e si accingeva a far uscire un disco intitolato “The Testament”. Diverse vicende hanno fatto sì che il suo esordio solista venisse posticipato, seguono quindi collaborazioni, singoli molto promettenti ed ennesimo cambio di etichetta. Finalmente, nel 2001, “The Realness” fa la sua comparsa nell’olimpo dell’Hip-Hop: quattordici tracce in puro stile Cormega, per un disco che vuol suonare strettamente Queensbridge.
Per quanto alcune rime siano leggermente datate, Mega al microfono non mostra incertezze e il suo flow semplice e diretto accompagna bene le tematiche affrontate: le difficoltà incontrate lungo il proprio cammino, il carcere, la vita del ghetto. Quella raccontata in “The Realness”, come appunto da titolo, è real life e Cormega sembra voler ribadire il concetto più volte (rischiando forse di risultare un filo ripetitivo): ne sono degli esempi “The Saga”, “Fallen Soldiers” e “Dramatic Entrance” (<<no more to say, words can’t explain/like Rich Porter’s grave/this is a ghetto monument/my confidence more apparent/…/I’m too ill/lyrically, I feel I’m too real>>). Abbondanti i diss, in particolar modo nei riguardi di Nas: in “Thun & Kicko”, mentre Prodigy si occupa di Jay-Z (<<you’s a notebook crook, with loose leaf beef/a backseat criminal who pass the heat/to somebody that blast the heat/man, it sound bad on the pad/what happened in the street?>>), Cormega rimette a nuovo l’ex socio Escobar (<<who’s tale you tellin? Are you frail or felon?/Was you making sales or watching niggas selling?/You exploit niggas lives in your rhymes and then avoid em/you never felt the moisture in the air from coke boiling>>), attacchi più o meno diretti riproposti in diverse tracce.
Undici i produttori impegnati, tutti con risultati apprezzabili: anche dal punto di vista musicale “The Realness” mantiene solidità e sufficiente omogeneità di suono. Particolarmente convincenti Havoc, Jae-Supreme in “R U My Nigga?”, Ayatollah, Sha-Self col mega sample di “Get Out My Way” e Alchemist, che nel remix di “Fallen Soldiers” svetta su tutti gli altri; almeno due i campioni già sentiti: quello di “American Beauty” (un bel pezzo molto simile per atmosfere e argomentazioni a “I Used To Love H.E.R.” di Common), presente in “Show Discipline” di Jadakiss, e quello di “Fallen Soldiers” nella versione originale, utilizzato da Kid Capri in “It’s Like That” (col featuring di Jay-Z).
Senza miracoli e particolari effetti speciali, “The Realness” è dunque il classico disco che dovrebbe piacere a qualsiasi appassionato di Hip-Hop, ragion per cui lo consiglio letteralmente a chiunque.
Tracklist
Cormega – The Realness (Legal Hustle/LandSpeed Records 2001)
- Dramatic Entrance
- American Beauty
- Thun & Kicko [Feat. Prodigy]
- The Saga
- R U My Nigga?
- Unforgiven
- Fallen Soldier
- Glory Days
- Rap’s A Hustle
- Get Out My Way
- Tou Don’t Want It
- 5 For 40
- They Forced My Hand [Feat. Tragedy Khadafi]
- Fallen Soldiers (Remix)/Hidden Track
Beatz
- J-Love: 1, 7
- Cormega: 2
- Havoc: 3, 14b
- Big Ty: 4
- Jae-Supreme: 5, 8
- Spank Brother: 6
- Ayatollah: 9
- Sha-Self: 10
- Godfather Don: 11
- Spunk Bigga: 13
- The Alchemist: 14a
Bra
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