Danger Mouse – Presents: The Grey Album

Voto: n.g.

Poteva sfuggirci “The Grey Album”? Certo che no, essendo già entrato nella storia della musica per la sua originalità…e per il polverone che ha alzato! L’idea di Danger Mouse è semplice: la versione a-cappella di “The Black Album” di Jay-Z, il white album dei Beatles (il titolo originale in realtà è proprio “The Beatles”), un campionatore. Un disco di remix, in sostanza, senonché il buon Brian Burton (così all’anagrafe) non ha pensato alle inevitabili conseguenze legali – e vabbè che l’intenzione era quella di smazzare tremila copie come veicolo più che altro promozionale. Alla Roc-A-Fella di mettere in mezzo gli avvocati va da sé che non ci pensano affatto (anzi, hanno accolto positivamente il lavoro di Danger Mouse), chi invece si sente frodata è la EMI, l’etichetta detentrice dei diritti sulle canzoni dei Beatles fin dai loro esordi, la quale ha quindi fatto un casino allucinante…il cui risultato è stato quello di aver pubblicizzato ulteriormente l’album grigio.

Al caso si sono interessati molti siti legati ai circuiti p2p, decidendo di spingere con ogni mezzo il progetto: addirittura è stato istituito un giorno, il Grey Tuesday, nel quale il download ha toccato quota un milione! Addentrandoci ulteriormente nei cavilli della legge, la EFF (compagnia che controlla i copyright) ha individuato in “The Grey Album” ben cinque detentori di diritti, ma solo la EMI si è mossa: l’etichetta possiede infatti i diritti dei master dei Beatles ma non delle edizioni musicali, ovvero dei diritti sulle composizioni, inoltre il disco è antecedente al 1972 e prima di questa data negli U.S.A. mancava una reale tutela del copyright per i master discografici a livello federale. Tutto ciò fa capire l’assurdo accanimento del colosso londinese, senza contare che siamo di fronte a un’operazione che certo non va a ledere i diritti della Rock band, di fatto omaggiata all’interno di un esperimento destinato a un pubblico potenziale molto diverso dal loro.

Venendo a noi, le strofe di Jay-Z sapevamo già essere perfette, rimane da capire come combacino con le composizioni proposte dal beatmaker. Danger Mouse campiona soprattutto piccole porzioni di uno tra gli album più strani e controversi del quartetto di Liverpool, smontando e rimontando ogni tassello per creare delle strumentali sì nuove, ma capaci di conservare le atmosfere magiche degli originali. L’attività è talmente certosina che, pur se tentato dall’usare suoni di provenienza esterna, il produttore attinge solo dalla fonte prescelta anche per gli elementi delle batterie, assicurandosi un lavoro di rifinitura che ha dell’incredibile. Il risultato è straordinario, tra le cose più belle e insolite degli ultimi tempi: “The Grey Album” è fresco, musicale, ricercato, originale e imprevedibile, l’ascolto scorre via liscio come in un fluttuare di onde e una volta raggiunta la fine viene voglia di ripartire da capo – e poi un’altra volta ancora. Inutile argomentare sui singoli brani, perché è un delitto saltarne qualcuno e perché rispetto al comparto lirico non c’è nulla da aggiungere. Per gusto personale posso dire che a me sono piaciute tantissimo “What More Can I Say” sul campionamento di “While My Guitar Gently Weeps” (tra le opere più famose firmate da George Harrison) e “99 Problems” che fa rivivere le atmosfere maledette di “Helter Skelter”.

Va da sé che “The Grey Album” non è mai stato distribuito nei negozi e tocca rivolgersi al web, dove in alcuni siti le poche copie originali disponibili sono state vendute a peso d’oro; ad ogni modo, a prescindere dai mezzi, vi consiglio caldamente di recuperarlo: si tratta di un piccolo capolavoro.

Tracklist

Danger Mouse – Presents: The Grey Album (No label 2004)

  1. Public Service Announcement
  2. What More Can I Say
  3. Encore
  4. December 4th
  5. 99 Problems
  6. Dirt Off Your Shoulder
  7. Moment Of Clarity
  8. Change Clothes
  9. Allure
  10. Justify My Thug
  11. Interlude
  12. My 1st Song

Beatz

All tracks produced by Danger Mouse

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