Dday One – Gathered Between
A quanto pare, aver recensito “Loop Extensions” e “Mood Algorithms” – che consiglio ancora una volta a tutti – non è bastato per incrementare la popolarità di Udeze (Dday One) Ukwuoma, ragione sufficiente per sentirmi in dovere di commentare anche “Gathered Between”, ultima fatica pubblicata (non concepita, come vedremo) dal produttore di origini californiane per la sua Content (L)abel. Battute a parte, cominciamo dalla breve ricostruzione che campeggia sul retro-copertina, propedeutica a tutto ciò che seguirà: l’album prende forma dopo “Heavy Migration”, il secondo LP di Dday One risalente ad inizio duemilaotto, le singole tracce vengono però quasi tutte perdute a causa di un hard disk crashato e allora il Nostro che fa? Bestemmione clamoroso in veneto e ciao? Macché, passa qualche anno e, dopo aver ascoltato una vecchia bozza di “Gathered Between” (che non credo si chiamasse già così, sebbene il titolo gli calzi a pennello e faccia pure scopa con l’artwork in cui un uccello spicca il vola tra due costruzioni di epoca differente – fotografia di Andrew Parmi, allegoria semplice ed efficace), si affida alla memoria per ritrovare i campioni utilizzati, registrarli con le medesime macchine e ricostruire gli stessi pattern scomparsi; essere umano batte tecnologia uno a zero. In che misura l’operazione sia andata a buon fine non è dato saperlo (ci fidiamo delle valutazioni del protagonista), certo è che il risultato non ha alcunché da invidiare alle prove citate sopra.
Gli addendi rimangono infatti il sampling sopraffino, la composizione minuziosa e un mood molto malinconico, elementi caratteristici del sound proposto da Udeze e congeniali a un disco che si fa apprezzare anzitutto sul versante delle atmosfere – certo più affini agli opachi colori invernali. Moderatamente ricca la selezione strumentale, comprensiva di contrabbassi (“One Another”), pianoforti (“Our Music”, “Years Ago”) e cordofoni (“Cast No Stones”, “Natural Balance”), completata da voci e batterie che definire deliziose è poco; siamo all’esatto opposto delle geometrie stilizzate dei beat tape e nei quaranta minuti a disposizione non c’è brano che difetti in quanto a dinamica e finezze. “One Another”, ad esempio, alterna suoni etnici, fiati Jazz e riverberi su una combinazione micidiale di cassa, hi-hat e rullante, il groove robusto di “Out Of The Shadows” si macchia di continue aggiunte e variazioni, “Cast No Stones” avvicenda almeno tre diverse programmazioni del beat e “Give And Take” accosta note orientaleggianti e campanellini a un cupo basso che farà tremare perfino i woofer più stitici. Viceversa, non dovrete sorbirvi: sample ascoltati su almeno altri sei dischi; synth strimpellati alla cieca; drum set insipidi; loop allungati oltre ogni soglia di tolleranza.
Con le dovute approssimazioni, Dday One ribadisce qui un gusto musicale che vanta punti di contatto con la sobrietà di Pete Rock (penso a “Petestrumentals”), il diggin’ forsennato del primo Dj Shadow e la timbrica asciutta di Damu The Fudgemunk, ma sfoggia altresì una personalità inconfondibile, una spiccata sensibilità artistica e una dotazione tecnica imponente. Perciò, a costo di ripetermi, speriamo sia “Gathered Between” – in ascolto su Bandcamp assieme a una discografia ricca di chicche – a concedergli quel pizzico di notorietà che meriterebbe.
Tracklist
Dday One – Gathered Between (Content (L)abel 2016)
- One Another
- Our Music
- Out Of The Shadows
- Cast No Stones
- Alchemy Loop
- Memento Mori
- Years Ago
- Give And Take
- Contact
- Natural Balance
Beatz
All tracks produced by Dday One
Bra
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