Dessa – A Badly Broken Code
Ventotto anni, Dessa è alla sua prima prova solista con “A Badly Broken Code”, anticipato solo da un EP (cinque anni prima) intitolato “False Hopes”. La sua carriera prende il via, tra gli altri, assieme a P.O.S., Mike Mictlan e Cecil Otter, coi quali forma un collettivo proveniente da Minneapolis dal nome Doomtree e che comprende mc’s, produttori e dj, per un totale di nove elementi che in poco tempo sono riusciti a guadagnarsi una buona reputazione, anche se con un solo disco alle spalle del 2008 intitolato, appunto, “Doomtree”. La fetta più consistente d’attenzione è dovuta però alla serie di live e spettacoli che li hanno visti protagonisti negli ultimi anni e che hanno fatto sì che il loro Hip-Hop fatto di produzioni particolari e testi intelligenti venisse apprezzato da più parti.
Quale membro dei Doomtree, per “A Badly Broken Code” Dessa ha così raccolto un giusto seguito di fan, raggiungendo un’apparizione anche nella classifica Heatseekers di Billboard. Dessa non è solo una female mc, o almeno non lo è nella concezione classica del termine, il suo è un cantautorato riflessivo, feroce, violento e intimo al tempo stesso, questa giovane rapper fa buon uso dei testi (ha recentemente pubblicato anche una raccolta di brevi racconti e poesie) e di un’interpretazione molto espressiva, forse l’unica piccola pecca è il timbro di voce, non propriamente originale o riconoscibile.
La passione per la scrittura e per la comunicazione è presente, ovviamente, anche nel suo debutto, quindici tracce tra intro, interludi e brani veri e propri. Per il beatmaking Dessa è stata coadiuvata da Big Jess, Paper Tiger, Lazerbeak, MK Larada e Cecil Otter, i quali sono riusciti a creare un tappeto sonoro coeso, pur se non particolarmente innovativo; l’insieme dona comunque atmosfera e intensità al disco, il che si sposa perfettamente con le liriche presenti – “Poor Atlas”, “Dixon’s Girl”, “Mineshaft II” e “Matches To Paper Dolls” ne sono un chiaro esempio. Ciononostante, “A Badly Broken Code” potrebbe incontrare non poche difficoltà nel suscitare un certo interesse nell’ascoltatore medio di Hip-Hop, poiché ha una serie di elementi (ad esempio alcune sonorità dolci e molto tranquille, fino all’uso frequente delle parti cantate) che in genere colpiscono maggiormente chi è più abituato a un ascolto meno settoriale, se vogliamo anche solo per la sottile vena Pop che emerge durante un po’ tutto il disco.
Tracklist
Dessa – A Badly Broken Code (Doomtree Records 2010)
- Children’s Work
- Poor Atlas
- The Crow
- Dixon’s Girl
- Mineshaft II
- The Chaconne [Feat. Matthew Santos]
- Matches To Paper Dolls
- Go Home
- Seamstress
- Dutch
- The Bullpen
- Momento Mori
- Crew
- Alibi
- Into The Spin
Beatz
- MK Larada: 1, 4, 9
- Dessa: 2
- Lazerbeak: 3, 10
- Cecil Otter: 5
- Paper Tiger: 6, 8, 11, 13, 14
- Big Jess: 7
- MK Larada and Dessa: 12
- Ronin and Dessa: 15
Bra
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