Diamond District – March On Washington
Ricordo ancora bene lo stupore suscitato dal primo lavoro dei Diamond District nel lontano 2009, il quale andava a sommarsi alle innumerevoli uscite di quel periodo nate sotto le sapienti mani del super producer Oddisee, nello specifico affiancato da un duo di rapper capaci e soprattutto dal futuro splendente. In seguito al relativo periodo di silenzio, forse causato dall’eccessiva congestione di prodotti realizzati negli anni precedenti, l’alfiere della Mello Music tornava più in forma che mai partecipando a una serie di album di tutto rispetto per l’etichetta discografica che oramai da qualche anno ci fa strabuzzare gli occhi ricordandoci come l’Hip-Hop non sia affatto morto (né agonizzante); “March On Washington” è l’ultimo in ordine di tempo e ripropone l’intesa coi fidi scudieri yU ed Uptown X.O., confermando un Odd il cui stile produttivo risente di una vena d’innovazione e sperimentazione che sottolinea come il produttore di Washington D.C. non sia rimasto affatto con le mani in mano, ma abbia anzi approfondito nel frattempo nuovi percorsi alle macchine.
Uno degli aspetti più importanti dell’album, evidente già dal primo ascolto, è l’innegabile migrazione da uno stile decisamente classicheggiante a una maggiore eterogeneità del sound, infarcita qua e là da suoni e ritmiche di grande interesse. Anzitutto la cadenza delle batterie, in passato più lineare, si sposta ora su costruzioni meno simmetriche in cui l’abbinamento di cassa e rullante viene scomposto e riassemblato in maniera all’apparenza disordinata (soprattutto per un amante dei nineties come Oddisee), portandosi dietro atmosfere sperimentali e moderne. Le strumentali subiscono inoltre repentini cambiamenti nello scorrere della traccia, rendendo la complessità del brano ancor più marcata e godibile. Il secondo aspetto che mi ha sorpreso positivamente è la smisurata ricerca di sample perseguita dal beatmaker, una volta più legato a campioni semplici e mai invasivi; ci si trova talvolta, lungo “March On Washington”, ad affrontare passaggi che assemblano numerosissimi campioni e “Working Weekend” ne è il classico esempio: al suo interno è possibile scorgere leggeri campanelli, note di pianoforte, buffi suoni da cartone animato, rutti (!) e ispirazioni Elettroniche, la somma di tutto ciò non è affatto smisurata e, al contrario, dà l’impressione di un caos controllato, dove ogni elemento contribuisce con l’altro alla perfetta complessità dell’intero. Tra tutti i suoni scelti da Oddisee, quelli carichi di synth risultano essere i più sconvolgenti, soprattutto in un confronto coi suoi lavori precedenti; non a caso, solo sul finire del disco le atmosfere riprendono la via già percorsa dal gruppo, unendo suoni più tradizionali a strutture comunque abbastanza intraprendenti.
La scelta di parlare delle rime quasi fosse un aspetto marginale di “March On Washington” non è certo legata alla loro secondarietà rispetto alle produzioni, al contrario, come già più volte dimostrato, X.O. e yU sono due ottimi liricisti (diciamolo, da questo punto di vista Oddisee è un gradino più in basso), non solo dotati di un flow eccellente, bensì capaci di mettere assieme rime pregnanti e prive degli stereotipi che caratterizzano tanto Rap. Qui non c’è spazio per rimandi ostinati e ostentati a culi, medaglioni tempestati di diamanti e Lambo, a farla da padrone è la quotidianità, alleggerita da fine ironia, energia e riflessioni sincere. A dispetto di un titolo apertamente rivoluzionario, il secondo progetto dei DD alterna pensieri sull’Hip-Hop (“These Bammas”) e pezzi tecnici (“Bonus Flow”) ai sentimenti (“Ain’t Over”) e all’immancabile racconto della città visuta in ogni sfumatura dal gruppo (“Purveyors Of Truth”), perciò mi risulta difficile nominare un brano rispetto a un altro e preferisco segnalare la solida omogeneità di una tracklist la cui qualità non precipita mai verso il basso – ok, non resisto, per gusto personale indico “First Step”, “These Bammas” e “Working Weekend” quali passaggi centrali di un’operazione che conferma la volontà di Oddisee e soci di non adagiarsi sugli allori. Da ascoltare senza se né ma.
Tracklist
Diamond District – March On Washington (Mello Music Group 2014)
- March On
- First Step
- These Bammas
- The Back Up
- Working Weekend
- Purveyors Of Truth
- A Part Of It All
- Say What You Mean
- Ain’t Over
- Erything
- You Had To Be There
- Lost Cause
- March Off
- Bonus Flow
Beatz
All tracks produced by Oddisee
Cazza
Ultimi post di Cazza (vedi tutti)
- Dizzee Rascal – Boy In Da Corner - 16 Aprile 2016
- Lushlife + CSLSX – Ritualize - 16 Aprile 2016
- Danny Brown – XXX - 13 Giugno 2015