Distrakt – Distraktions
Distrakt è una piacevolissima scoperta che ho fatto di recente- devo dire che il bel pezzo sentito sull’album di Git, che lo vedeva ospite, lo valorizza molto più di gran parte dei brani presenti in questo disco, che è comunque un prodotto interessante. Di che si tratta, di preciso? Di un mc che non è solo un mc, ma anche un produttore; e, non pago di ciò, è pure un capace regista di video musicali (guardate cos’ha fatto per la cara Georgia Anne Muldrow). E’ un ottimo mc, tratta temi interessanti senza renderli pesantemente retorici, si prenda la bellissima “Stereotypes”, e ha delle idee davvero divertenti, come nel caso del ritornello cinematografico di “Money Yo”, una specie di dialogo da film con le pistole.
E poi c’è l’ottimo beat di “Nothing Worst”, c’è la parentesi molto Wu-Tang di “#!*@ Ain’t Sweet” (a me ha ricordato spesso molte produzioni old style di RZA). C’è, pure, una gustosissima traccia che incita al freestyle, “Dirty Record” (bellissimo il beat e scusate l’eccesso di superlativi in questa recensione). C’è ancora il Rap di Distrakt, che è solidissimo e molto tecnico, pur essendo uno di quelli che il beat lo cavalca piuttosto che scalarlo. Ci sono alcuni momenti di funambolismo come le già citate “Stereotypes” e “Dirty Record” (specie quest’ultima, una gran prova), vere lezioni di stile e poi c’è…diciamocelo chiaro, ragazzi, ho serie difficoltà a trovare dei grossi difetti in “Distraktions”. Il fatto è che le tracce che ho citato sono davvero ciò che mi piacerebbe ascoltare in un disco Hip-Hop non avanguardistico, mentre le altre sono semplicemente delle ottime tracce meno spettacolari su beat più canonici (ad esempio “Drugs”, un buon testo su quella che è forse la produzione che meno mi convince dell’album).
L’unica cosa che mi viene da dire è che i brani sono davvero tantissimi e in mezzo a un livello medio/alto sono poche le cose che davvero si elevano e, nel caso del mio personale gusto, si limitano alle gustose chicche sopra citate. Non confondetemi, Distrakt se la cava egregiamente in ognuno dei ventuno episodi, ma si sente la mancanza di un numero maggiore di quelle piccole genialate di cui sopra, a favore di una risoluzione più prevedibile. E’ però davvero un difetto trascurabile, poiché gli scarti di quest’ottima uscita potrebbero costituire già di per sé un disco che molti vorrebbero poter fare. Consigliato agli mc’s più tradizionali per il suo riuscire a essere per nulla apocrifo eppure originalissimo, e agli amanti delle piccole genialate da trovare – appunto – spulciando tra momenti dotati di maggiore ordinarietà. Buon ascolto!
Tracklist
Distrakt – Distraktions (Yard Rock Records 2006)
- Intro
- Few Bars
- Fire Escape
- Interlude
- #!*@ Ain’t Sweet
- Drugs
- Grind
- Don’t Get Mad
- Lessons
- Interlude
- Stereotypes
- On The Reg
- Money Yo
- Bic
- Nothing Worst
- Greed
- Dings
- Dirty Record
- Fish Grease
- Too Bad
- Outro
Beatz
All tracks produced by Distrakt
Jonathan
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