Dj Krush – Kakusei
L’immagine in copertina, la puntina di un giradischi parzialmente sommersa da una sostanza simile a sabbia o sale, rimanda a sensazioni di aridità, desolazione, gelo, e potrebbe già far capire qualcosa dell’atmosfera di quest’album (il sesto per Dj Krush, escludendo quelli in comproprietà con i musicisti Jazz Ronny Jordan e Toshinori Kondo): minimalismo ed essenzialità sono i binari su cui viaggiano sedici tracce strumentali più una bonus track cantata che effettivamente lasciano ben poco all’easy listening.
Ma questo di Krush è anzitutto un disco Hip-Hop, per quanto sia astratto e sperimentale, e il fatto che vi abbiano collaborato tanti suoi colleghi dj ne è ulteriore conferma. E non lasciatevi trarre in inganno: il suono di “Kakusei” sarà sì scarno ed essenziale, ma mai monotono, rigoroso ma non rigido, e lo capirete dalle tante e sempre diverse suggestioni che potrà offrirvi ad ogni ascolto. Se con l’intro vi sembrerà che il CD si sia incantato, con le tracce successive gli unici a cadere vittime dell’incantesimo di Krush sarete proprio voi, senza nemmeno rendervene conto.
Un gelido vento che soffia su vette innevate, il delicato scroscio dei ruscelli accompagnato dal soffice canto dei passeri, strumenti della tradizione musicale giapponese, echi Jazz e molto altro ancora, il tutto filtrato dal particolarissimo gusto dell’autore. “Kakusei” è un monolite di solido Hip-Hop, un insieme di composizioni talmente organico e ben legato che non si sfilaccia minimamente nell’eventualità di perdersi in facili ammiccamenti al mainstream e alla roba che va di moda, il che rende davvero difficile l’ascolto a puntate. Un disco sofisticato e raffinato persino quando il suono si fa più sporco e storto, avvincente tanto nei momenti più pacati e riflessivi (“Crimson”, ad esempio, potrebbe tranquillamente accompagnare delle sedute di meditazione), quanto in quelli più esasperati ed estremi (il continuo cambiamento di registri di “Inorganizm”, lo spaventoso marasma turntablistico di “Krushed Wall” e gli acidi innesti Elettronici di “No More”).
Da segnalare le presenze di Shawn J. Period (elegante producer americano che fornisce una cascata di archi sintetici per “The Dawn”), Mista Sinista degli X-Ecutioners (che fa compagnia al padrone di casa scratchando con lui in “The Kinetics”) e la bella voce della canadese Esthero (che trasforma “Final Home” in una splendida love song). La qualità non ha bisogno di troppe parole per essere espressa, questo concetto vale anche per la musica che Dj Krush ha composto in “Kakusei”: un’affascinante esperienza emozionale.
Tracklist
Dj Krush – Kakusei (SMEJ Associated Records 1998/Columbia 1999)
- Intro
- Escapee [Feat. A.S.A.]
- Parallel Distorsion [Feat. Dj Sak]
- Inorganizm [Feat. Dj Kensei and Dj Hide]
- Deltaforest [Feat. Jun Sawada]
- Crimson
- The Dawn [Feat. Shawn J. Period]
- Interlude
- 85 Loop
- Rust [Feat. KK]
- 1200 [Feat. Hideo]
- Krushed Wall [Feat. Rhythm Troops]
- The Kinetics [Feat. Mista Sinista]
- Final Home
- No More [Feat. Dj Yas and Dj Hazu]
- Outro
- Final Home (Vocal Version) (Bonus Track) [Feat. Esthero]
Beatz
All tracks produced by Dj Krush
Al-X
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