Dj Krush – The Message At The Depth
Strisciando tra gli anfratti più bui e nascosti dell’Hip-Hop underground il noto dj nipponico approda al suo settimo disco mantenendo inalterata la formula che vede il Nostro in bilico tra Elettronica, suoni industriali o d’ambiente, sampling ricercato e purissimo beatmaking. E forse basterebbe ciò per chiarire che, quando si parla di Dj Krush, si sconfina sempre al di fuori dell’Hip-Hop, quantomeno se lo s’intende nella sua grammatica musicale più rigorosa. Altra aggiunta fondamentale: con “The Message At The Depth” recuperiamo quanto perduto col non eccellente “Zen”, dato che il Dj compie qui una sorta di riavvicinamento all’indimenticabile “Kakusei”.
Delle dieci tracce (“D’You Hear That?” è un breve skit che dura meno di un minuto, perciò non lo conteggiamo), otto mantengono in sostanza la medesima atmosfera rarefatta, mentre le rimanenti due sembrano concedere all’ascoltatore un breve respiro, una pausa: si tratta di “Alepheuo” e “What About Tomorrow”, la prima poggiata su un giro di chitarra niente male e la soffice voce di Angelina Esparza che, nell’ammonirci, trae spunto dalla tragedia di Hiroshima (<<born with five senses but we see/much less of world reality/do you believe your lunch is free?>>), la seconda dagli inaspettati ritmi reggaeggianti e altrettanto morbida. Il Rap è presente in sole tre tracce ma, data la qualità complessiva, è tra i pregi dell’album: in “Toki No Tabiji” troviamo tale Inden con le sue rime in giapponese e anche se del testo non mi è dato capire neppure una virgola bisogna ammettere che il bel flow va a segno, parole che diventano invece comprensibili sia in “Supreme Team”, grazie al limpido inglese degli Anti-Pop Consortium, che in “Song For John Walker”, critica alle solite bestialità firmate J.W. Bush Jr. da parte di Dose One, Sole, Alias, Why?, Pedestrain e Passage (<<he wanted Hammer pants/he joined the Taliban>> e ancora <<he sought an absolute truth, the alfa clech/but he got the omega and bucked/how many more humans will wear gun spit in their guts?>>).
In rigoroso ordine di apparizione, abbiamo infine cinque strumentali che, a conti fatti, rappresentano la spina dorsale di “Message…”: le minimali “Trihedron”, col featuring di Isle Of Weight e Mr. Echoes, e “Sanity Requiem”, poi “The Blackhole”, brano dalle forti tinte dark per una durata di quasi dieci minuti in cui intervengono continui cambi di direzione; le sonorità sono invece prossime alla tradizione orientale in “The Lost Voices”, con un quantitativo ad hoc di scratch, e “But The World Moves On” (forse la mia traccia preferita) con D-Madness e Masato Nakamura.
La raccomandazione, va da sé, è di avvicinarsi a “The Message At The Depth” con tutte le varie consapevolezze del caso: non è l’Hip-Hop che ascoltate ogni giorno, eppure vi sentirete come a casa vostra.
Tracklist
Dj Krush – The Message At The Depth (Sony Music 2002)
- Trihedron [Feat. Opus]
- Toki No Tabiji (Journey Of Time) [Feat. Inden]
- Sanity Requiem
- Supreme Team [Feat. Anti-Pop Consortium]
- The Blackhole
- Song For John Walker [Feat. Anticon]
- D’You Hear That?
- Alepheuo (Truthspeaking) [Feat. Angelina Esparza]
- The Lost Voices [Feat. Sly and Robbie]
- But The World Moves On [Feat. D-Madness and Masato Nakamura]
- What About Tomorrow [Feat. Abijah]
Beatz
All tracks produced by Dj Krush except tracks #6 co-produced by Jel, #9 co-produced by Handel Tucker and Patrick Lindsay and #10 co-produced by Mark Collins
Scratch
All scratches by Dj Krush except on track #6 by Jel
Bra
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