Dj Myke – Hocus pocus

Reviewed by Riccardo Orlandi & Bra

Alien Army da un lato, Men In Skratch dall’altro. Per anni, asciugando il discorso ai minimi termini, il turntablism italiano ha trovato in queste due storiche crew le proprie personalità più talentuose e rappresentative, la prima grazie a nomi imprescindibili (Skizo, Tayone, Gruff, Inesha, Double S e, in seguito, altri affiliati), la seconda, ancora in attività, portando alla ribalta Aladyn, Yaner e soprattutto Myke. “Hocus pocus”, uscito dopo numerose pubblicazioni di varia natura e formazione (da “The reverse” e “Dark chocolate” ad “Alkemy 57”), è forse la realizzazione più ambiziosa di quest’ultimo, poiché associa contemporaneamente generi e artisti molto diversi tra loro. Il rischio, per quei produttori che si cimentano nella ricerca delle migliori collaborazioni possibili al microfono, è sempre quello di ritrovarsi con un gran numero di pezzi validi ma che, semplicemente, non hanno nulla a che fare l’uno con l’altro; Dj Myke riesce però nella titanica impresa di creare un discorso omogeneo e artisticamente sensato per via dell’assoluta maestria nella produzione, così ricca di contaminazioni provenienti sia dall’Hip-Hop più sanguigno che dal Pop, ma preferendo la composizione alla campionatura e, ovviamente, arricchendo il tutto con l’ingresso puntuale degli scratch.

Se le collaborazioni con gli mc’s, va da sé, poggiano su soluzioni originali pur se abbastanza classiche, l’estro di Myke si muove con destrezza nel Pop lento e sintetico di “Ti ucciderò all’alba“, nel sound old school di “No joke“, nel Funk robusto di “Un giorno diverso”, nel Crossover che si tinge di Drum’n’Bass di “In the ghetto” e nel Raggamuffin di “Funky town”. Come detto, i nomi che si alternano al fianco di Myke sono i più disparati per stile e provenienza ma, prescindendo dai gusti personali, tutti di discreto successo: da Fabri Fibra a Primo, da Noyz Narcos a Esa, passando per Tormento, la Sano Business, Babaman, Lucariello, Turi, Rancore, Medda e altri, anche distanti dall’Hip-Hop, come Diego Mancino o Max Zanotti (Deasonika). Non si può certo riconoscere un filo conduttore, tematicamente parlando, nei testi dell’album (si passa dal Rap giocoso di “Tutto gira come deve” alla furia devastante di “Testa d’ariete” o “The grimey show”, fino all’intimismo di “Dentro”), ma è pressoché impossibile non accorgersi dell’emotività – nell’accezione più ampia possibile – che tutti i partecipanti trasmettono nelle loro performance.

Insomma, è evidente come ciascun artista faccia del proprio meglio senza neppure tanto sforzo, assecondando il rispettivo stile nello scrivere e nell’interpretare, perfettamente sorretto dai continui ma sempre pregevolissimi cambi di direzione musicale degli arrangiamenti di Myke (accompagnato sempre da Svedonio, Dj Aladyn, Dj 3D e Marco Zangirolami). Una menzione speciale va però a Rancore (con cui, non a caso, nascerà un fortunato sodalizio), il quale con “Lo spazzacamino” raggiunge l’apice lirico del disco: sempre bravo tecnicamente, il Nostro sa mettere quella nota di melodia nel Rap che, unita a un’istintività dosata con grande sapienza (la prima strofa è forse la più riuscita di “Hocus pocus”), riesce a essere drammatico (anche quell’ostinato <<tutto nero>> fa il suo dovere) senza cadere mai nel patetico. Tutti gli altri si mantengono su un buon livello tecnico ma, ripetiamo, la peculiarità più apprezzabile dell’album è l’atmosfera che si respira, come se Myke avesse saputo mettere a proprio agio ogni ospite, permettendogli di sfoderare le proprie attitudini liriche senza costrizioni o forzature: Turi è allegro e spensierato, Babaman coinvolgente come suo solito, Bassi e Supa simpaticamente ignoranti, Noyz splatter e truculento. A ognuno il suo, senza imbarazzi, merito dell’alchimia innescata da Dj Myke.

In due parole: bello e insolito (quanto basta).

Tracklist

Dj Myke – Hocus pocus (Venus Dischi/Artevox 2010)

  1. Hocus pocus (Fabri Fibra)
  2. Ti ucciderò all’alba (Max Zanotti)
  3. Lo spazzacamino (Rancore)
  4. Tutto gira come deve (Turi)
  5. Testa d’ariete (Noyz Narcos)
  6. Dentro (Lucariello e Rastea)
  7. No joke (Dre Love)
  8. Emme come mostri (Medda)
  9. Un giorno diverso (Tormento)
  10. Testaci (Maut)
  11. In the ghetto (Emanuel Kadamawi)
  12. Funky town (Babaman)
  13. Il male è banale (Diego Mancino)
  14. No paura (Primo)
  15. Back to New York
  16. The grimey show (Sano Business)
  17. Rough spoken (Pinto)
  18. Concordo (Esa aka The Funk Prez)
  19. J’te parle pas de rap (Rival, Defi J e Dj Snoop)
  20. Il mio principale (Patta)
  21. Bangerz
  22. E’ così (Hocus bonus solo x il web) (Mr. Cioni)
  23. This lessico (Hocus bonus solo x il web) (Supa)
  24. Full time rmx (Hocus bonus solo x il web) (Danno)

Beatz

Tutte le produzioni di Dj Myke con la co-produzione di Svedonio, Dj Aladyn, Dj 3D e Marco Zangirolami tranne le tracce #6 di Dj Myke con la co-produzione di Rastea e #15 di Dj Myke con la co-produzione di The Night Skinny aka Cee-Mas

Scratch

Tutti gli scratches di Dj Myke e Dj Aladyn