Dongoco’ & Amon – R-umori

La scena calabrese è, forse, la più prolifica e interessante degli ultimi tempi. C’è un che di omogeneo, nelle produzioni che provengono da quella zona d’Italia: una particolare forma di ottimismo, sbandierato nell’attitudine positiva del fare Rap, in opposizione a un certo gusto per la violenza o agli atteggiamenti impegnati e drammatici tanto in voga in altre regioni della penisola. Fateci caso: suoni caldi, testi sinceri e, tutto sommato, propositivi, sembrano essere il marchio di fabbrica delle produzioni che arrivano dalla punta dello Stivale. Dongocò, con il suo disco, non smentisce quest’evidenza.

Non è un caso, forse, che il primo singolo dell’album porti esattamente il titolo “Ottimismo”. D’altra parte, l’attitudine suddetta è evidente già dal bellissimo intro: << è sempre lo stesso discorso di ‘sto disco e del disco scorso/se anche l’umore e l’amore fanno rumore assordante salvato solamente da cassa e rullante>>. Tutto il disco si mantiene su questa falsariga, con una buona variazione di sfumature tra le tracce, equilibrate tra messaggi più o meno diretti (“Musica bomba”, “Vola”), introspezione (“Tenco problemi”, “Altri giorni”) e tecnica fine a se stessa – un paio di tracce del genere non guastano mai. L’aspetto tecnico merita attenzione: Dongocò ha un modo di scrivere che, è il caso di dirlo, è tutto suo: i tricks fonetici la fanno da padroni nella costruzione dei versi e spesso le parole vengono spezzettate per creare insoliti effetti di rima – <<ma a chi è stata rivolta la proposta e la nostra rimostra-nza di speranza>>. L’abilità di Gocò nel manipolare il suono delle sillabe arriva, a tratti, a far sembrare i versi simili a scioglilingua: <<tratti di caratteri tradotti in tocchi e trotti/tra i tremori stimolanti su trattori traballanti>>.

Una traccia, seppur breve, spicca sulle altre per originalità: “Rumori cromatici”, dove l’mc getta in un caleidoscopio la sua visionaria semantica dei colori, forse una strizzata d’occhio a Rimbaud e al simbolismo francese, certamente una trovata insolita e ben costruita. I featuring si mantengono sulla linea dell’elevato profilo tecnico: “Ciroma” è, sotto questo punto di vista, l’apice del disco. Cario M caccia una strofa bomba e Gocò e Brigante restano ad altissimi livelli, anche se negare sedici barre a Kiave e relegarlo nel ritornello è quasi un delitto.

Amon taglia e cuce segmenti della musica italiana degli anni ’60 e ’70 (Tenco, Giganti, Dalida, Banco Del Mutuo Soccorso, Celentano…), riuscendo nell’impresa di combinarli con giri di batteria dal gusto decisamente Funk: il risultato è dato da beat di fattura pregevole (ma d’altra parte Amon aveva già dato prova in passato delle sue doti nel beatmaking), caratterizzati da loop quadrati e da un suono caldo, molto vicino, ancora una volta, al clima positivo delle liriche.

Non si può, in definitiva, che pensare bene di questo lavoro (in download gratuitamente sul sito della MoodMorning), che va ad arricchire la già ottima scena calabrese con un’ulteriore ventata di passione e ottimismo per il presente e il futuro del Rap – e non solo.

Tracklist

Dongocò & Amon – R-umori (MoodMorning 2010)

  1. Introcardio
  2. Musica bomba
  3. Uacchiu ara capu
  4. Ottimismo
  5. Ciroma [Feat. Kiave, Brigante e Cario M]
  6. Vola
  7. Rumori cromatici
  8. Fai presto [Feat. Sally]
  9. Tenco problemi
  10. Segnali di fumo
  11. Paesaggi umani [Feat. G. Caggiula]
  12. Altri giorni

Beatz

Tutte le produzioni di Amon

Scratch

  • Dj Jumbo: 2, 5
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Riccardo Orlandi

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