Eminem – The Death Of Slim Shady (Coup De Grace)

Voto: 2 + +

Credo abbiate tutti ben presente il celebre meme tratto da “GTA: San Andreas”, l’iconico ah shit, here we go again… con CJ di spalle che imbocca il vialetto. Un intramontabile pezzetto di storia del web, ormai. Ecco, volendo la recensione potremmo anche chiuderla così, incollando qui in basso quell’immagine. Perché è un dato di fatto: ci risiamo… L’impressione prevalente nel radunare pensieri e idee da tradurre nelle righe che seguiranno, è quella del più classico dei déjà vu. La verità è che ci siamo già trovati in questa situazione, col nostro caro Eminem. E nemmeno una sola volta. E’ stato così un bel po’ di anni fa per quel fiasco di “Revival”. Ed è successo, per ben due volte, anche quando abbiamo deciso di addentrarci a nostro rischio e pericolo in “Music To Be Murdered By” e nei – vale la pena ricordarlo e, soprattutto, scriverlo per esteso in lettere – centodiciassette infiniti minuti del suo inutilmente ipertrofico doppelgänger. E quindi ora ci tocca trovare un punto d’osservazione diverso per risparmiare questo pruriginoso senso di già visto anche a voi.

Mettiamola così: The Death Of Slim Shady (Coup De Grâce) è una farsa. Una fake news musicale – o allestita come tale. E quindi, più che metterci qui a tratteggiare una recensione vera e propria, ci toccherà fare un po’ di quello che nel normale giornalismo viene chiamato debunking, prendendo responsabilmente le dovute distanze dai sempre più presenti pennivendoli dell’hype. Spacciatori di quell’entusiasmo ricolmo d’aria, rigorosamente stantia, da consumare non appena si apre la confezione, perché poi va subito a male. Quelli che tutto apprezzano e approvano e poi, molto rapidamente, tutto dimenticano. Quelli, e torniamo così al nostro caso specifico, che solo un mese fa e poco più destreggiavano le dita sulle tastiere tra un è tornato! carpiato e un questo disco è il suo nuovo inizio! con doppio avvitamento – altro che Olimpiadi.

Niente di tutto ciò. Eminem – questo Eminem – non se n’era mai andato. E’ qui con noi da un ventennio circa, anno più, anno meno. Diciamo dai tempi di “Encore”; quella sì una delusione da cui il giovane me che ha vissuto quell’epoca non si è mai del tutto ripreso. Un paio di decenni in cui l’altro Eminem, quello che in genere identifichiamo come Slim Shady, si è visto pochino. E non è sufficiente schiaffare quel nome in bella vista sulla copertina e replicare la sceneggiatura degli inizi di carriera – partendo dal singolo di lancio a tinte comiche (Houdini), proseguendo con gli skit, ripescando alcuni vecchi cavalli di battaglia (siamo ancora alle frecciatine caustiche su Christopher Reeve, Marshall? Ma seriamente?!) e confezionando dei sequel che poi sequel non sono (Guilty Conscience 2) – per convincerci che stiamo assistendo alla definitiva dipartita dello stesso Slim.

Ora, sul fatto che sia morto non ci permettiamo nemmeno di pronunciare tante contestazioni. Anzi, è assai probabile che sia così. Quello di cui siamo certi è che non sia accaduto in questi sessantacinque minuti e davanti ai nostri occhi. O meglio, a portata dei nostri padiglioni auricolari. Quella che ci viene proposta è tutt’al più una ricostruzione dell’accaduto, con tanto di controfigure e stuntman. E non molto distante dal risultato che probabilmente potrebbe ottenere ChatGPT inserendo Slim Shady e qualche altra combinazione di parole come input. Siamo di fronte a quella che appare come l’ennesima occasione persa. Ma, un colpo dietro l’altro (infonde una certa mestizia rinnovare questa consapevolezza), le occasioni perse hanno infine acquisito l’azionariato di maggioranza della sua discografia.

E’ per questo che recensire “The Death Of Slim Shady” in maniera tradizionale, spulciando, ricollegando, citando, secondo noi non ha alcun senso. Come detto, sarebbe un déjà vu. Per dovuto senso di responsabilità, ci limitiamo perciò a mettere un voto lassù e una sinossi conclusiva: questo non è l’ultimo disco di Slim Shady, è il suo primo postumo.

Tracklist

Eminem – The Death Of Slim Shady (Coup De Grâce) (Aftermath Entertainment/Interscope Records/Shady Records 2024)

  1. Renaissance
  2. Habits [Feat. White Gold]
  3. Trouble
  4. Brand New Dance
  5. Evil
  6. All You Got (Skit)
  7. Lucifer [Feat. Sly Pyper]
  8. Antichrist [Feat. Bizarre]
  9. Fuel [Feat. JID]
  10. Road Rage
  11. Houdini
  12. Breaking News (Skit)
  13. Guilty Conscience 2
  14. Head Honcho [Feat. Ez Mil]
  15. Temporary [Feat. Skylar Grey]
  16. Bad One [Feat. White Gold]
  17. Tobey [Feat. Big Sean and BabyTron]
  18. Guess Who’s Back (Skit)
  19. Somebody Save Me [Feat. Jelly Roll]
  20. Like My Shit (Bonus Track)
  21. Kyrie & Luka [Feat. 2 Chainz]

Beatz

  • Eminem and Luis Resto: 1, 4, 6, 11, 12, 15, 16
  • White Gold, Eminem and Narza: 2
  • Dem Jointz and Fredwreck: 3
  • Don Cannon, CuBeatz and Eminem: 5
  • Dr. Dre, Thomas Cheval, Sly Pyper, Luis Resto, Andreas Dries Holten and Hans van Hemert: 7
  • Eminem, Luis Resto and Foul Mouth: 8
  • Denaun Porter, Teeba, Eminem and Luis Resto: 9
  • Dr. Dre, Dem Jointz, Brandon Thomas, Dj T Gray and Luis Resto: 10
  • Fredwreck, Dem Jointz, Dr. Dre, Eminem and Luis Resto: 13
  • Jameil Aossey, Eminem and Luis Resto: 14
  • marvy ayy, John Nocito, Daniyel, Carlton McDowell, Eminem and Cole Bennett: 17
  • Eminem: 18
  • Emile Haynie, Benny Blanco, Luis Resto and David Ray: 19
The following two tabs change content below.

li9uidsnake