Erykah Badu – Mama’s Gun
Dimenticate le etichette R’n’B e Nu Soul e lasciate perdere qualsiasi tipo di pregiudizio. La definizione di “Mama’s Gun” compare già abbastanza eloquentemente nella seconda pagina del booklet, ancor prima che i vostri diffusori vi travolgano col potentissimo hook di “Penitentiary Philosophy” (<<oh why/why world/do want me to be so mad>>), canzone veramente da pelle d’oca sia per la forza sprigionata dalla voce della Badu (e relative backing vocalist), sia per la batteria di Ahmir “?love” Thompson e la trama intessuta assieme a organo e chitarre.
E non è che l’inizio: il roster di musicisti soddisfa alla grande le aspettative (tutti i fiati sono arrangiati da Roy Hargrove, al basso abbiamo Pino Palladino, suo compagno nei groovy RH Factor, alla batteria il nostro Questlove e alle tastiere James Poyser, alternati da altri bravissimi musicisti) ed Erykah è ancor più matura e versatile (si sentano lo stile e le liriche di “… & On”). Come accade con tanti bei dischi, fare una cernita tra le canzoni è quantomeno impegnativo. Quando lo riascolto, mi emoziona sempre la delicatezza e la semplicità di “Cleva” (con Roy Ayers in persona, vibrafono e voce), mentre “Booty” mi fa puntualmente impazzire, con Brother Quest che dispensa stile, assieme a dei fiati (tra cui Hargrove alla tromba) che conferiscono un gran tiro al tutto (bellissimo anche il pezzo originale, di Johnny Hammond).
Poi vengo colpito ogni volta dalla dolcezza e dalla bellezza di “Kiss Me On My Neck (Hesi)” (uno dei brani con lo zampino di Jay Dee) e solo qualche minuto dopo devo ammettere che poche cose riescono a nutrire l’anima come le carezze del rhodes e la voce di Erykah avvolta dal minimoog nel paradiso sensoriale e spirituale di “A.D. 2000”. E, ancora, la poesia e le immagini di “Orange Moon” (difficile e ingiusto citare solo una parte del testo), il messaggio e la consapevolezza di “Time’s A Wastin” (coronata dai bei arrangiamenti di archi, a firma Larry Gold, e da un ottimo piano elettrico) e “Green Eyes”, con dei bellissimi arrangiamenti tra Jazz e Soul, uno dei pezzi più introspettivi dell’intero disco.
Ma non è il caso di fare scarti; piuttosto è ora di frenare la mia soggettività: correte a comprare quest’album e, soprattutto, cercate di andare a un suo live. Vi renderete conto voi stessi. Magnifica!
Tracklist
Erykah Badu – Mama’s Gun (Motown Records 2000)
- Penitentiary Philosophy
- Didn’t Cha Know
- My Life
- … & On
- Cleva [Feat. Roy Ayers]
- Hey Sugah
- Booty [Feat. Roy Hargrove]
- Kiss Me On My Neck (Hesi)
- A.D. 2000 [Feat. Betty Wright]
- Orange Moon
- In Love With You [Feat. Stephen Marley]
- Bag Lady
- Time’s A Wastin
- Green Eyes [Feat. Roy Hargrove]
Beatz
- Erykah Badu and James Poyser: 1, 3, 5
- Jay Dee: 2
- Jah Born and Erykah Badu: 4
- Erykah Badu: 6, 7, 8, 9, 10, 12, 13
- Stephen Marley and Erykah Badu: 11
- Vikter Duplaix, James Poyser and Erykah Badu: 14
fabio
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