Flipmode Squad – The Imperial
Sei individui, pronti a distruggere tutto ciò che di finto affligge l’Hip-Hop. Sei forme di vita altrimenti note come gli Imperiali. Spliff Star, Rampage, Lord Have Mercy, Baby Sham, Rah Digga, Busta Rhymes. Sei elementi destinati a formare una sola, devastante entità, denominata Flipmode Squad. Già nei suoi primi due album Busta ha presentato un po’ per volta il resto della sua squadra; ora ogni componente può godere di una maggiore esposizione ed esprimere compiutamente le proprie capacità, essendo questo il primo disco a nome Flipmode.
I toni apocalittici del lungo intro lasciano il passo a quindici tracce dal sapore decisamente forte e marcato. Com’era prevedibile, i segni più evidenti li lascia Bus-a-Bus con la sua ben nota schizofrenia verbale; forse Baby Sham (il fratellino di Cappadonna) passa un po’ in secondo piano, così come Rampage e, talvolta, Spliff Star, ma ognuno sa farsi notare a modo suo in più di un’occasione. Rah Digga (che sarà pure una bella gnocca, ma trovo il suo stile piuttosto discutibile…) è invece fin troppo presente all’interno del CD, a discapito – ahinoi – di Lord Have Mercy (il mio preferito!): è davvero un peccato che la sua voce profonda, la sua rappata chiara e ben cadenzata e la qualità delle sue rime possano essere apprezzate solo su sei delle sedici tracce che compongono la tracklist.
L’unico ospite al microfono è Buckshot che, assieme ai Beatminerz e ai padroni di casa, ci riporta dritti dritti alla golden age dell’Hip-Hop con l’ideale seconda parte di “I Got Cha Opin”, il celebre singolo dei Black Moon. I beat, per lo più forniti da Dj Scratch, sono generalmente piuttosto minimali e pesanti, ma non per questo inadatti a essere suonati nei club: “Everybody On The Line Outside” e “Cha Cha Cha”, i due singoli estratti da “The Imperial”, non sono gli unici pezzi che rispondono a tali requisiti. E ci sono anche dei divertenti skit nascosti tra le tracce, come ad esempio “The Box Interlude” dove un intervistatore viene pestato da Busta Rhymes mentre cerca di decifrare le sue parole, pronunciate in giamaicano stretto…!
Nel complesso, “The Imperial” è un album che bilancia abbastanza bene l’attitudine hardcore con l’accessibilità del mainstream, senza per questo risultare scontato e noioso. Sebbene non contenga bombe come “We Could Take It Outside” (inclusa in “When Disaster Strikes”), è comunque un progetto godibile, che piacerà non solo ai fan del padrone di casa. A proposito: chissà che fine ha fatto Serious…
Tracklist
Flipmode Squad – The Imperial (Elektra Entertainment Group 1998)
- The Imperial Intro
- To My People
- Settin’ It Off
- Run For Cover
- I Got Your Back
- This Is What Happens
- Everybody On The Line Outside
- Last Night
- Where You Think You Goin’
- We Got U Opin (Part 2) [Feat. Buckshot]
- Straight Spittin
- Money Talks
- Cha Cha Cha
- Hit Em Wit Da Heat
- Do For Self
- Everything
Beatz
- Dj Scratch: 2, 5, 6, 7, 9, 12, 13, 15
- M.D.: 3
- Swizz Beats: 4
- Busta Rhymes: 8
- Da Beatminerz: 10
- Tony Touch: 11
- Rockwilder: 14
- L.E.S.: 16
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