Flying Lotus – Los Angeles
Quando ho ascoltato “Los Angeles” per la prima volta, non ho potuto fare a meno di riflettere. Riflettere su cos’è, oggi, l’Hip-Hop; l’Hip-Hop strumentale, si intende. Il punto è grosso modo questo: se proviamo a tracciare una linea ai cui due estremi abbiamo “Endtroducing…..” (parte tutto da lì, ok?) e, appunto, “Los Angeles”, ovvero dodici anni ininterrotti di evoluzione, cosa otteniamo? Una retta, una curva, un segmento contorto e irregolare? A voi la risposta, fatto sta che l’Hip-Hop strumentale – se così vogliamo continuare a chiamarlo – è oramai diventato la somma di tutto ciò che riesce a stare assieme, un ibrido, la fusione ultima tra generi al tempo stesso differenti, affini, opposti, intersecanti. Anzi, è forse proprio nell’assenza di una precisa definizione musicale che risiede l’enorme potenziale di progetti come quello in questione, straordinario esempio di Hip-Hop strumentale a trecentosessanta gradi, con un piede da questa parte del confine e l’altro, penzoloni, nel vuoto.
Posto che da un punto di vista strettamente tecnico a “Los Angeles” è difficile annotare particolari cedimenti (e dunque non mi dilungherò in questo senso), credo sia altrettanto superfluo approssimare un lungo elenco di riferimenti, paralleli e aggettivi che descrivano minuziosamente il corpus elaborato da Flying Lotus; qualche cenno, al più, potrebbe chiarirne maggiormente le peculiarità stilistiche, perché il talento emerso in “1983”, “Reset” e questa terza prova solista non è cosa da poco. Diciamo allora che i percorsi musicali di Steven Ellison, produttore originario di Winnetka (California), sono estremamente sinuosi, seducenti e complessi, l’Elettronica si inerpica su ritmi tribali, talvolta frenetici, i suoni sono marcati, elaboratissimi, tondi e l’ingresso di qualche voce (Laura Darlington) fa il resto. Detto ciò, lasciate semplicemente che sia la musica a parlare, a guidarvi, ovvero a scegliere da sé la propria natura. Perché “Los Angeles” è un mondo da scoprire un passo per volta, ma con voracità.
Tracklist
Flying Lotus – Los Angeles (Warp Records 2008)
- Brainfeeder
- Breathe.Something/Stellar Star
- Beginners Falafel
- Camel
- Melt!
- Comet Course
- Orbit 405
- Golden Diva
- Riot
- GNG BNG
- Parisian Goldfish
- Sleepy Dinosaur
- RobertaFlack [Feat. Dolly]
- SexSlaveShip
- Auntie’s Harp
- Testament [Feat. Gonjasufi]
- Auntie’s Lock/Infinitum [Feat. Laura Darlington]
Beatz
- Flying Lotus: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 9, 11, 12, 15, 16, 17
- Flying Lotus with the addictional production by MatthewDavid: 8, 14
- Flying Lotus with the co-production by The Gaslamp Killer: 10
- Flying Lotus with the addictional production by Byron The Aquarius and Samiyam: 13
Bra
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