Francesco Paura – Darkswing

Per ragioni di varia natura (e che non occorre indagare qui) mi capita sempre più raramente di acquistare dischi a scatola chiusa e uno degli ultimi, circa due anni fa, era proprio “Slowfood” di Paura, a mio giudizio tra gli episodi più significativi dell’Hip-Hop italiano databile nel lustro che si sta chiudendo – e oltre. Inevitabile, in particolare dopo un’anteprima gustosa come “Il ritorno del guaglione“, replicare con “Darkswing”, terzo tassello di un percorso solista coerente come pochi altri e permeabile a curvature melodiche sempre molto calzanti al Rap tesissimo dell’mc, dal Funk di “Octoplus” alla Dubstep di “Slowfood”, fino a quella che, osservata nel suo insieme, ha i tratti di una moderna soundtrack in vago odore di Cliff Martinez.

Facendo un passo indietro, “Darkswing” è un progetto che colpisce anzitutto nei dettagli, cioè nella ricerca di un profilo marcato, netto, preciso: ad esempio il packaging, clamoroso (non trovo sinonimi migliori) per concetto e realizzazione; ma anche una barra all’apparenza semplice quale <<è una battaglia questa nostalgia canaglia/quando partono i Co-Flow, i Mobb Deep oppure Scaramanga>> e un pianoforte inconfondibile che sale dal basso, un intero background svelato con emozione sincera in una brevissima frazione; ancora, un brano conclusivo (“Il motivo”) che restituisce con grande umanità l’affetto ricevuto dai propri fan, di cui Francesco fa letteralmente i nomi. Allargando lo sguardo, invece, l’album si impone per il suo tono adulto, nel senso che rispecchia una dimensione artistica giunta alla maturità piena, discorso da non riferire alla sola componente tematica, comunque dinamica nei contenuti e nell’ampiezza di riflessioni, ma anche (e forse soprattutto) alla capacità d’individuare una traiettoria personale, un suono e un’identità, dribblando paralleli troppo stretti che consentano il richiamo a etichette (mainstream/underground) in questo caso inapplicabili.

Al netto di un linguaggio musicale caratterizzato da ovvie peculiarità e che mai si spinge oltre i confini del boom bap, “Darkswing” è infatti un’uscita a sé, densa di significati, sfumature e parole che si raccolgono, senza ricorrere a un concept vero e proprio, in una prova molto omogenea e qualitativamente imponente. Se lo stile di Paura, a suo tempo già descritto per “Octoplus” e “Slowfood”, si conferma pastoso, verboso e atipico quel tanto che basta per mandare in confusione i cultori della rima dritta, il peso specifico della tracklist (saggiamente compatta) emerge in primis dal flusso lirico, che dall’introspezione (“Sogno loro”, “Overdrive”) devia con spigliatezza verso egotrip (“Il ritorno del guaglione”, “Bomber”, “Double dragon”) consapevoli del loro fine ultimo, ossia l’intrattenimento. E consapevolezza è appunto un termine che descrive in maniera appropriata le storie, i pensieri e gli umori di “Darkswing”, che negli eccessi (<<voi che sapete che dico di essere il meglio però non lo penso/perché un rapper da battaglia sbaglia se se ne fotte di ogni controsenso>>), nei sentimenti (“L’amore”) e nell’orgoglio (“N.A.P.L.”) instilla la medesima dose di spontaneità.

Non bastasse ciò, fa piacere notare che tutti gli ospiti coinvolti – al microfono e alle macchine – si dimostrano in gran forma, con una menzione speciale per il Danno in “Un mondo difficile pt. 2” (bomba!), Don Diegoh (l’attesa per “Sangue & latte” aumenta) e Fid Mella, elementi addizionali di un prodotto che, tra punchline, intimismo, synth e riff di chitarra, posiziono fin d’ora sul podio del duemilaquindici.

Tracklist

Francesco Paura – Darkswing (Full Heads Records 2015)

  1. Alice in chains
  2. Un mondo difficile pt. 2 [Feat. Danno]
  3. Il ritorno del guaglione
  4. Ma quali idoli
  5. Sogno loro
  6. Bomber (Bud Spencer)
  7. Nuoto nel flow [Feat. Clementino]
  8. Overdrive [Feat. Ison]
  9. L’ascia di guerra
  10. L’amore [Feat. Don Diegoh, Ensi e Kiave]
  11. N.A.P.L. (non ancora pronto a lasciare)
  12. Double dragon [Feat. Egreen]
  13. Il motivo [Feat. Greg Rega]

Beatz

  • D-Ross: 1, 3, 6
  • The Jawas e Sonakine: 2
  • Jay Vas, Bruno Briscik e The Jawas: 4
  • Fid Mella: 5
  • Jay Vas e The Jawas: 7, 12
  • The Jawas e Ison: 8
  • Amon: 9
  • De-Quantiside: 10
  • Stabber: 11
  • Star-T-Uffo: 13

Scratch

  • Dj Craim: 2
  • Dj 2P: 3