Gangrene (The Alchemist + Oh No) – Gutter Water

Voto: 3 + +

Prima che “Gutter Water” arrivasse nei nostri impianti stereo (o, più probabilmente, nei nostri PC), era scontato immaginarsi Alchemist e Oh No intenti a far quadrare allucinazioni, trip e banger terrificanti in preda a stupefacenti e sostanze psicotrope di ogni genere. Più difficile intuire che i due avrebbero calcato la mano oltre il dovuto, siglando una collaborazione che soddisfa solo in minima parte e non stupisce mai per davvero. Il richiamo insistito all’infezione (la gangrena, appunto, cioè la putrefazione dei tessuti), al pattume e alle droghe, non è altro che un gioco, un espediente per dare un filo vagamente logico alle copiose assurdità di “Gutter Water”. Sia chiaro però che non è l’assenza di contenuti a pesare negativamente su questi quindici brani, anche perché sarebbe del tutto ridicolo pretendere dei testi conscious da due pazzi di tale portata; no, il motivo di quella che potrei indicare come una piccola delusione (tra le meno attese del duemiladieci, il che è peggio) va individuato nell’assenza di autentiche legnate, hit underground da conservare per le migliori occasioni.

Cerco di spiegarmi con un rapido esempio: fatte le dovute proporzioni, il modello cui “Gutter Water” sembra guardare è “Champion Sound”, entrambi infatti combinano l’enorme talento dei due beatmaker, i quali si dividono anche il Rap; se tuttavia per quest’ultimo la somma produce risultati sorprendenti (tanto più perché è noto che Dilla e Madlib siano due giganti sul versante dei suoni, non su quello delle rime) che non occorre neppure rievocare, non altrettanto accade al primo. Di certo sappiamo già che Alchemist come mc sia più debole di Oh No, ma qui il divario rischia addirittura di incrementarsi (<<I stay high like pussy on a giraffe is>> è una punchline che fa cascare le braccia a terra), ciononostante le barre migliori arrivano spesso dall’esterno, in particolare quando il microfono finisce tra le mani di Raekwon, Planet Asia e Fashawn (che era scontato, lo so).

Trattandosi di un disco orientato al puro intrattenimento (sempre che vi piaccia il genere) non ci si aspetta comunque molto di più, semmai è il reparto musicale a finire sotto accusa: qualche beat riesce a mandare in frantumi timpani e pareti (“All Bad“), altri invece fanno tanto rumore per niente (“Take Drugs“, con quello snare terrificante, stufa al terzo ascolto), nel mezzo dei due estremi si segnalano diversi passaggi interessanti (le atmosfere orientali di “Boss Shit”, la titletrack, “Chain Swinging”, il piano ipnotico di “Not Leaving”) e, in egual misura, materiale riesumato a caso dai rispettivi hard disk (“Wassup Wassup”, “Brass Knuckle Rap”).

Sintetizzando, l’aspetto che più colpisce dei Gangrene è quello ludico, presente nella loro musica, nei video che impazzano sul web (“Overdose” è stato cancellato da YouTube poiché ritenuto ripugnante) e perfino nella componente grafica, come dimostra la limited edition in vinile di “Sawblade EP” (quattro brani assenti dall’album e con relative strumentali, tra i quali “The Sickness“) a forma di lama circolare. Un po’ pochino, considerando i due nomi coinvolti.

Tracklist

Gangrene (The Alchemist + Oh No) – Gutter Water (Decon Records 2010)

  1. Intro
  2. Boss Shit
  3. Not High Enough
  4. Gutter Water [Feat. Raekwon]
  5. Get Into Some Gangster Shit [Feat. Planet Asia]
  6. Take Drugs
  7. Chain Swinging
  8. Wassup Wassup [Feat. Fashawn and Evidence]
  9. All Bad
  10. Breathing Down Yo Neck [Feat. MED]
  11. From Another Orbit [Feat. Roc C]
  12. Ransom
  13. Standing In The Shadows
  14. Brass Knuckle Rap [Feat. Guilty Simpson]
  15. Not Leaving [Feat. Big Twins]

Beatz

  • Oh No: 1, 2, 6, 8, 9, 12, 15
  • The Alchemist: 3, 5, 7, 10, 11, 13, 14
  • The Alchemist with the co-production by Dj Muro: 4

Scratch

All scratches by Dj Romes

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