Gli Inquilini – 4

Gli Inquilini, nella vivace scena romana, sono tra i gruppi di maggior rilievo: attivi dal 2003, annoverano, nella loro discografia, l’ottimo “Il mondo nuovo” e collaborazioni con nomi di peso della scena Hip-Hop italiana. “4” è il risultato di tre anni di silenzio e una ristrutturazione interna della band. Per quanto si possa parlare bene del nuovo progetto, la perdita di due tra i migliori esponenti dell’underground italico – nientemeno che Kento e Lord Madness – è stata accusata notevolmente e le new entry, Flake e Sgravo, per quanto capaci, non impediscono di rimpiangere i due mostri del microfono prima citati.

Il problema, in realtà, è rapidamente superato. Gli Inquilini fanno sfoggio, fin dalla prima traccia, della formula più sincera e consolidata dell’Hip-Hop: autobiografismo, rabbia, critica sociale, un pizzico di ironia e tanto, tanto cuore. L’amalgama creato dalle varie tracce è gradevolmente omogeneo: si passa dalla spocchia coatta – ma sempre gradita e, a tratti, esilarante – di “I.N.Q.”, “Quattro” e “Numeri”, dove gli mc’s sfoderano una fila di punchline da infarto, alla rabbia impegnativa e rivoluzionaria di “Altrove” e “L’alba del giorno dopo” – ma l’apice lo troviamo nella sentitissima “Rivoluzione!!!!”. La critica sociale assume, di tanto in tanto, toni più simpatici e spensierati, come succede in “Jet set” o in “Mondo perfetto”; in altri episodi l’ironia prende definitivamente il sopravvento e le rime sembrano dimenticare la rabbia ribollente che permea un buon numero di brani, per stemperarsi in puro intrattenimento: “Batteria!!!” è l’esempio più eclatante di quest’atteggiamento.

I beat si distinguono per varietà: composizioni più classiche sono affiancate da atmosfere decisamente new school, arrangiamenti Elettronici e clap a non finire sono accompagnati da escursioni nella Dance anni ’90, il tutto condito da qualche sapiente scratch, senza mai rinunciare al fondamentale uso dei sample. La varietà nei testi come nella musica, è dunque assicurata. C’è da dire, però, che la sperimentazione è pressoché inesistente. Ciò non deve essere per forza di cose un difetto: la scelta di aderire ai temi e ai cliché classici che il Rap ha canonizzato come fondamenta portanti del genere – l’autobiografismo, la critica al sistema politico, la sincerità – portano comunque a un lavoro dignitoso e di valore. Gli apici dell’intero album, comunque, vengono toccati quando la scrittura rinuncia a fornire elementi di critica sociale – a tratti un po’ ingenua e semplicistica – e si inabissa nell’intimità introspettiva di “Valori importanti”, “Il bivio” o “Il bello della vita”.

Il rischio, come succede in “Tutto quello che ho”, è di cadere un filo nell’adolescenziale, perlomeno nell’ottica da cui vengono affrontati gli argomenti; ma, d’altra parte, anche questo rientra nell’aspetto squisitamente popolare della cultura Hip-Hop. E non dispiace scoprire che c’è ancora chi non tradisce e non tenta di nascondere la capacità di scrivere con il cuore in mano su un tempo in quattro quarti.

Tracklist

Gli Inquilini – 4 (Street Label Records 2010)

  1. Intro 36 anni dopo
  2. Change
  3. I.N.Q.
  4. Quattro
  5. Altrove
  6. Valori importanti
  7. Numeri
  8. Il bivio
  9. Jet set
  10. Tutto quello che ho
  11. Italian producer (intermezzo)
  12. Mondo perfetto
  13. L’alba del giorno dopo
  14. Il bello della vita
  15. Terremoto (skit)
  16. Rivoluzione!!!!
  17. Notti di fuoco
  18. Batteria!!! [Feat. Tribù Hakuna Matata]
  19. Tiro al bersaglio [Feat. Dreamsquad e Krono]

Beatz

Tutte le produzioni di Daniel Mendoza e Flake tranne le tracce #3 di Peight e #14 di Roberto Cardelli, Daniel Mendoza e Flake

Scratch

  • Dj Oro: 3, 8
  • Dj FastCut: 4, 19
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Riccardo Orlandi

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