Guilty Simpson – OJ Simpson
“OJ Simpson” non è il secondo disco di Guilty Simpson. Cioè sì, lo è, però non lo è (del tutto). Mi spiego meglio: “Ode To The Ghetto”, a prescindere da qualunque valutazione, era l’Hip-Hop ignorante di Detroit che chiunque (più o meno) si aspettava, “OJ Simpson” è invece l’equa fusione tra Otis Jackson (Jr.) e (Byron) Simpson. Ovvero Madlib, qui forse un po’ più Quasimoto, che incrocia (ancora una volta) la suddetta Motor City. Il risultato è al tempo stesso spigoloso e schizofrenico, ventiquattro tracce che alternano Rap e strumentali (metto il corsivo perché il termine è improprio, ad essere precisi avrei dovuto dire skit e/o interludi con voci, rumori e vari sottofondi musicali) in un caos di complessa interpretazione.
Deus ex machina del tutto, inutile dubitarlo, è Madlib (non dimentichiamo che nel frattempo il produttore di Oxnard ha già tirato fuori cinque dei dodici volumi del “Madlib Medicine Show”), lo dimostra il fatto che Guilty riesca a raggiungere il microfono solo dopo un “Prelude” e un “Introduction”, ripetendosi poi in non più di metà album: è appunto questo il discriminante che segna “OJ Simpson” nonché buona parte della gargantuesca produzione madlibiana, ossia la presenza di episodi (per non dire brandelli) che a molti risulteranno privi di qualsivoglia senso e, talvolta, finanche snervanti. Se rientrate tra questi, l’unico consiglio che posso darvi consiste nel mettere da parte quei brani nei quali i racconti spavaldi e criminosi dell’mc la fanno da padrone e scartare tutti i rimanenti, così da ricavarne una mezz’oretta di Hip-Hop pressoché immacolata.
Mi riferisco, in particolare, a “New Heights”, “Karma Of A Kingpin”, “Cali Hills” (con dedica a J Dilla), “Outside” (mazzate a go-go in compagnia degli Strong Arm Steady) e “100 Styles”, che pur ribadendo la semplicioneria lirica di Guilty Simspon segnano i picchi più interessanti dell’album. Va da sé, viceversa, che quanti sono alla ricerca dell’estro incontenibile di Madlib avranno a disposizione il ben noto campionario di blaxploitation (“Hold Your Applause Interlude”), Funk (“Outside”), bizzarrie varie (“Bow Wow Interlude”) e chi più ne ha ne metta – ricetta che, tutto sommato, non è sempre ugualmente incisiva e, specie tra gli habitué, oramai non costituisce più una novità (stesso discorso per alcune fonti da cui attingere, si veda la colonna sonora di “Day Of The Dead” ripescata ancora una volta per la titletrack).
In entrambi i casi reputo poco probabile ritenersi esageratamente soddisfatti dal progetto “OJ Simpson” e non occorre neppure tirare in ballo i soliti “Champion Sound” e “Madvillainy” (sarebbe pretendere troppo) per dire che l’ennesima combo targata Stones Throw Records offre quel tanto che basta e nulla di più.
Tracklist
Guilty Simpson – OJ Simpson (Stones Throw Records 2010)
- Prelude
- Introduction
- O.J. Simpson
- Pimp Rap Interlude
- New Heights
- Karma Of A Kingpin
- Think Twice Interlude
- Coroner’s Music
- A Friend’s Help Interlude
- Back On The Road Again
- Gone Crazy Interlude
- Hood Sentence
- Preacher’s Wife Interlude
- Cali Hills
- Something Bad (Intermission One)
- Something Good (Intermission Two)
- Scratch Warning [Feat. Frank]
- Hold Your Applause Interlude
- Outside [Feat. Strong Arm Steady]
- Bow Wow Interlude
- Mic Check 313
- Trendsetters
- 100 Styles
- Outro
Beatz
All tracks produced by Madlib
Bra
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