Guru – Version 7.0 The Street Scriptures
In attesa di definire una volta per tutte lo status dei Gang Starr, Keith Elam a.k.a. Guru ha dato alla luce qualche tempo fa questo “Version 7.0 The Street Scriptures”, sua avventura solista molto diversa dai progetti precedenti che lo avevano assorbito in una collaborazione tra Hip-Hop/Jazz attraverso il progetto “Jazzmatazz” (e presto avremo il quarto…), nonché in un album abbastanza anonimo come “Baldhead Slick & Da Click”, usato più per lanciare qualche amico mc/produttore e non ascrivibile a vera e propria uscita solista.
Di fondamentale importanza, prima di ascoltare l’opera in esame, è la preparazione all’assenza di Dj Premier alla produzione, che vede comunque un lavoro di buon livello svolto da Solar, capace di studiare e comporre nuove sonorità per la particolare voce di Guru, che qui troviamo in versione molto thuggish, frutto del probabile intento di voler rinnovare la credibilità di strada da una parte e di trovare un atteggiamento duro, forse frutto di qualche brutta esperienza passata, da offrire ai nuovi adepti che non l’avessero mai sentito coi Gang Starr, stravolgendo però i principi su cui poggiavano le solide basi della sua incarnazione precedente.
Scendendo nei particolari, l’album è per lo più compatto, anche se le aspettative avrebbero fatto pensare a qualcosina in più dato il protagonista in causa. Guru ci dà dimostrazione della sua inimitabile bravura al microfono nella dura “False Prophets”, uno dei migliori episodi del disco, rinnova quindi l’accoppiata con Styles P in “Don Status” in un episodio molto atteggiato, si permette un tocco alla Grandmaster Flash con “Cave In”, veramente potente sia come base che come liriche, e ci rilassa con la bella “Talk To Me”, sotto una strumentale ritagliata apposta per la sua voce tranquilla e profonda. La produzione entra in fase di stallo in episodi come il terzetto composto da “Hoo Dreamin”, “Surviving Tha Game” (bello il giro di piano) e “Too Dark To See”, che hanno in comune dei campioni presi e aumentati di bpm, idea carina da una parte ma stancante dall’altra, specialmente se ripetuta all’interno dello stesso album; molto migliori “Kingpin” e “Talkin Loud And Frontin”, che ci fanno ascoltare atmosfere comparabili a quelle di Premier e che quindi sappiamo già essere adatte al particolare flow del rapper di Boston.
Nonostante alcuni featuring di richiamo come quelli di Talib Kweli e B-Real, le rispettive tracce non rendono giustizia andando ad affondare i denti su ritmi e temi lontani dal classico Guru e forse più consoni alle orde di thugs che affollano le classifiche di tutti i giorni, fatto confermato anche da “Open House” e dall’inutile refrain di “Fa Keeps”. Proprio in questa manciata di brani risiedono i problemi principali di “Street Scriptures”, che se da un lato si propone come una validissima testimonianza della capacità di Guru di arrangiarsi senza il suo fraterno socio e amico, dall’altra lo portano ad assumere atteggiamenti controversi, contro i quali un tempo apparentemente combatteva – il tutto sotto una colonna sonora assemblata molto bene dall’inventiva del buon Solar, ma non sempre all’altezza della caratura del personaggio che ci rappa sopra.
Innegabilmente un disco più che buono, “7.0” può stare benissimo nella vostra collezione; nell’ascoltarlo, non avanzate però il pretesto che suoni come uno dei Gang Starr perché quella, sinceramente, è un’altra storia.
Tracklist
Guru – Version 7.0 The Street Scriptures (7 Grand Records 2005)
- No Time
- False Prophets
- Step In The Arena 2 [Feat. Doo Wop]
- Don Status [Feat. Styles P]
- Hood Dreamin
- Cave In
- Surviving Tha Game
- Hall Of Fame
- Talk To Me [Feat. Jaguar Wright]
- Too Dark To See
- Power, Money And Influence [Feat. Talib Kweli, Jean Grae]
- Kingpin
- Fa Keeps
- Real Life [Feat. B-Real]
- Feed The Hungry
- Talkin Loud And Frontin
- Open House
- I Gotta
- What’s My Life Like?
Beatz
All tracks produced by Solar and co-produced by Guru
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