Hex One & 5th Element – Hologramz
Annata davvero prolifica per Hex One, che dopo avermi catturato con il progetto “String Theory” assieme a BBZ Darney (a cui ho dedicato anche una recensione) e l’EP “The Soulution”, decide con il produttore 5th Element di sfornare questo “Hologramz”. Prodotto interamente dal musicista di Las Vegas, che già l’aveva seguito nei lavori firmati Epidemic, H.O. ribadisce per l’ennesima volta – se ce ne fosse ancora bisogno – di essere tra gli mc’s più in forma del momento. La vera pecca è stata quella di far uscire il progetto in tempistiche così ravvicinate a “String Theory”, che a livello musicale dava effettivamente poca possibilità di confronto, tanto da essere a mio parere una delle migliori proposte in assoluto dell’anno trascorso; il disco, comunque, risulta molto compatto e diretto anche nella sua brevità, solo dieci tracce per poco più di quaranta minuti di (buona) musica.
I suoni nel complesso sono molto crudi, cassa e rullante che ci riportano un po’ alle produzioni di inizio millennio e giusto qualche strumento di accompagnamento. La maggior parte degli ascoltatori potrà risentire l’atmosfera degli Epidemic agli esordi – fatto che, per gusto personale, non dispiace affatto. Tutte le tracce, a parte le prime due, vedono collaborazioni più o meno riuscite, forse il più convincente (ma proprio perché gioca in casa) è Tek-Nition che, sia in “A-alikes”, dove si fonde alla perfezione col suo socio, che in “Fire”, dove tocca a Planet Asia completare la combo, si conferma molto talentuoso. Da tenere d’occhio anche Awon, il ragazzo si destreggia alla grande in “Speeding” con Prince Po e consiglio a tutti di ascoltare il suo progetto con Dephlow, “Dephacation”, uscito da poco.
Davvero bella la produzione che 5th Element offre nel featuring con Ruste Juxx, “Dinner Time” ha il sapore – con le dovute proporzioni – dei Mobb Deep di fine anni ’90 e Juxx non è neppure così male. Lodevole poi il tributo a Big Pun in “Deep Cover ’14”, non certo a quei livelli lì, ma gli amanti del rapper di New York apprezzeranno sicuramente. Malinconico, invece, il piano che accompagna il duetto con Blacastan ed Halfcut, i due scrivono un pezzo da definirsi abbastanza depresso anche se, in conclusione, ci spingono a una visione positiva della vita.
Le liriche di Hex One sono sempre di buon livello, veloci, compatte, in grado di farsi trascinare dal boom bap, forse l’mc dovrebbe solo dare un tocco in più di originalità ed eterogeneità alle tracce. Il disco, infatti, nonostante sia di ottima fattura manca un po’ di coraggio, cosa che avevamo apprezzato in “String Theory” (ancora? Sì!); in “Hologramz” le tracce risultano al contrario spesso molto simili, senza trasmettere pressoché nulla di nuovo. Insomma, nel complesso un buon prodotto che però non rimarrà certo negli annali, Hex One ha senza dubbio talento ed entusiasmo e ancora una volta esprime le sue qualità con trasparenza. Il consiglio è: magari un disco in meno, ma più in direzione di “String Theory”. In una parola? Invitante!
Tracklist
Hex One & 5th Element – Hologramz (Mic Theory Records 2014)
- Common Sense
- Deep Cover ’14
- Dinner Time [Feat. Ruste Juxx and Halfcut]
- Fire [Feat. Tek-Nition and Planet Asia]
- A-alikes [Feat. Tek-Nition]
- Potential (Interlude)
- Shine [Feat. Blacastan and Halfcut]
- Greed [Feat. Dreamtek, Tek-Nition and Pete Flux]
- Speeding [Feat. Prince Po and Awon]
- The Sequel [Feat. Reef The Lost Cauze and Tek-Nition]
- Rare Form [Feat. Reks, MindsOne, Ty-One and Tek-Nition]
Beatz
All tracks produced by 5th Element
Scratch
All scratches by Dj Tha Boss
Paolo HCM
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