Intervista a Confidence (Giugno 2013)

Mistadave: prima domanda, abbastanza logica. Mi sono innamorato dell’Hip-Hop a 12 anni (ora ne ho 37), quando Public Enemy e Run-DMC erano al top del gioco, a te quand’è successo e quali erano gli artisti che consideravi come tuoi eroi?
Confidence: io ho 35 anni e ricordo di aver avuto il mio primo assaggio di Hip-Hop attorno ai 10. All’epoca, i primi artisti che ho seguito sono stati Run-DMC e LL Cool J.

M: quando hai deciso che saresti stato un produttore e non un mc? Hai preso ispirazione da qualche produttore in particolare?
C: avevo 15 anni e mio fratello stava cominciando ad addentrarsi nel djing. Non molto tempo dopo, acquistò un sampler della Gemini da quattro secondi (durata massima per la quale si poteva catturare un sample – ndMistadave) e cominciò a farci un po’ di casino sopra, ne vennero fuori tre o quattro beat che m’ispirarono davvero. Decisi che volevo provare a fare qualcosa anch’io per ricavarne qualcosa di meglio rispetto a lui, quindi – nonostante tutte le influenze che ho avuto – direi che mio fratello ha avuto il ruolo maggiore!

M: ci puoi spiegare il processo che segui nel campionare? Quali macchine preferisci usare e quali parti delle canzoni che scegli ti piace prendere?
C: utilizzo l’MPC 2000xl sin dal 2001. Ovviamente, il mio stile si è evoluto col passare degli anni, oggi prendo qualsiasi parte di un brano mi piaccia, basta che suoni bene. E’ tutto qui. Solitamente taglio i miei sample, preparo una struttura solida e quindi comincio a posarci sopra altri suoni fino a che il pezzo non diventa completo.

M: i tuoi beat sono solitamente melodici, molti suoni provengono dal Funk e utilizzano diversi tipi di archi e violini. Secondo me è un tipo di sound che definisce con chiarezza il tuo stile e lo rende riconoscibile, un traguardo che oggi non è affatto facile da ottenere, sei d’accordo?
C: sì e no. Dipende tutto da quale genere musicale decidi di campionare. Nell’album con Rashad, c’era molto Soul e quella musica si riflette moltissimo nei beat. Amo tantissimo il Soul, perché è un genere che ti dà tante emozioni e sentimento, le tracce più lente, le canzoni d’amore, ti possono fornire una strumentazione molto melodica. E’ un genere che si concentra molto sul cantato e sulla musica, più che sulla durezza delle batterie o sulle chitarre, e questo mi dà ampia opportunità di prelevare suoni molto fighi.

M: ecco, la domanda che tutti vorrebbero farti… Ci sarà un altro disco firmato Rashad & Confidence? Il primo era una mazzata, secondo me uno dei migliori lavori del 2011, grande mcing, grande produzione, suonava moltissimo come un prodotto degli anni novanta.
C: grazie per le belle parole! Effettivamente, siamo rimasti entrambi molto colpiti dal successo che ha avuto l’album. Comunque la risposta è , ci sarà un seguito a “The Element Of Surprise”, è un processo che prende forma lentamente e a cui stiamo lavorando. Rashad sta già scrivendo i testi per 8/9 beat che gli ho passato…

M: l’episodio attraverso il quale tu e Rashad vi siete conosciuti fa già parte della leggenda per i veri seguaci dell’Hip-Hop (si conobbero tramite MySpace – ndM). Come hai incontrato invece Purpose e attraverso quali processi quell’album è stato messo assieme?
C: Purpose aveva messo fuori un mixtape nel 2010, “Better Than Your Album”, gli diedi un ascolto e ne rimasi veramente impressionato, inoltre sapevo che veniva dal Massachusetts, quindi vicino a me. L’ho conosciuto e siamo restati in contatto per i due anni successivi, cercando di costruire qualcosa assieme ma senza troppa continuità. La decisione di fare un disco è arrivata solo a inizio del 2012. Lui a casa ha allestito uno studio intero, quindi cominciai a spedirgli i beat, andavo sul posto, registravamo, buttavamo giù qualche idea assieme e cominciammo a sfornare pezzi. Lui ha uno stile e un suono differenti rispetto a Rashad, quindi abbiamo cercato dei suoni che bene si adattassero al suo modo di rappare.

M: sono particolarmente curioso di sapere una cosa: c’è stata una determinata decisione nel buttare fuori tre video per l’album di Purpose e nessuno per quello di Rashad? C’era qualche problema di budget o semplicemente non c’è stato modo affinché tu e Rashad vi trovaste assieme per un video? Mi sarebbe piaciuto vedere una clip per “Days Of My Youth” o “Rumors Of War”…
C: il problema principale è stato proprio quello della logistica. Rashad è in Florida, mentre io sono molto più su, nel Massachusetts, il tutto era troppo duro da organizzare. Però ti posso assicurare che per il seguito a cui stiamo lavorando con Rashad ci saranno sicuramente dei video!

M: l’album di Beneficence, “Concrete Soul”, è stato un moderno ritorno agli anni novanta, a mia opinione molto sottovalutato e poco considerato. Scommetto che sei stato orgoglioso di farne parte, giusto?
C: sì, è un album dannatamente solido, del quale sono stato molto orgoglioso di far parte. Oltre a ciò, Beneficence è uno della famiglia, uno della Ill Andrenaline Records.

M: puoi parlarci della tua futura joint venture con Edo. G, la leggenda di Boston? So che c’è un EP in lavorazione, com’è nata l’idea?
C: sì, cercheremo di pubblicare l’EP quest’estate per Ill Adrenaline Records. Ho incontrato Edo quando stavamo girando il video di “Makin’ Tracks”, un pezzo di G.Dot e Born, all’inizio dell’anno scorso, gli ho detto che mi sarebbe piaciuto lavorare assieme per via delle nostre affinità stilistiche; le cose non sono partite se non all’inizio di quest’anno, dopo aver definito per bene tutto sia con lui che con l’etichetta. In questo momento stiamo rifinendo i tocchi conclusivi e pensiamo che il tutto potrà essere pubblicato ad agosto.

M: con quali artisti vorresti creare delle collaborazioni in futuro? Sogni di mettere assieme un disco con qualcuno in particolare?
C: è difficile a dirsi… Direi in generale che mi piacerebbe collaborare con artisti che andavano forte quand’ero un ragazzino, mi piacerebbe da matti fare un progetto con O.C., penso che assieme potremmo mettere fuori dei classici!

M: hai mai pensato di pubblicare un producer album o preferisci concentrarti su un solo artista per volta?
C: in futuro mi piacerebbe mettere assieme un producer album. Spero che dopo il lavoro che ho fatto con Edo, sempre più artisti diventeranno familiari con le mie cose, così potrò avere featuring senza aver bisogno di sganciare un soldo (ride – ndM).

M: puoi spiegarci gli obiettivi principali del progetto School Of Confidence?
C: l’obiettivo principale di questa mia iniziativa è quello di aiutare i beatmaker e futuri produttori ad accrescere e differenziare il proprio sound, dando loro una maggiore possibilità di entrare in contatto con etichette e artisti. Fate un salto su www.facebook.com/schoolofconfidence, le lezioni iniziano il prossimo 13 luglio.

M: molta gente fa distinzione tra Hip-Hop underground e mainstream, altra distingue semplicemente il Rap di stile da quello scadente. Qual è la distinzione che fai tu?
C: secondo me non esiste più il Rap mainstream, per il semplice motivo che in quei pezzi oramai non senti più neanche un sample e, per come la vedo io, non puoi parlare di Hip-Hop se non campioni nulla. Per me esiste solo l’underground e credo che il forte basamento costituito dai suoi fan ci sarà sempre. Non siamo qui per diventare ricchi, ma per dare indietro qualcosa a chi è venuto prima di noi.

M: puoi nominare qualche produttore ancora poco conosciuto o che presto secondo te verrà fuori?
C: Dj Qvali è uno dei più bravi che ho sentito. A dire il vero non seguo molta gente, credo che comunque anche l’Europa sia una buona piazza.

M: quali consigli daresti a qualcuno che si sta cimentando nel ruolo di produttore per la prima volta? Io non produco (anche se mi piacerebbe tanto avere il tempo per imparare…), ma so di certo che è qualcosa per il quale è necessario allenarsi duramente.
C: se credi che la tua passione sia produrre, investici ore e fai allenare l’orecchio. Nel tempo avrai risultati eccellenti così come li ho avuti io. E’ solo questione di pratica.

M: sei mai stato in Italia, in tour o in vacanza?
C: a dire il vero, non sono mai stato oltreoceano, punto. Ho in mente di cambiare questa tendenza in futuro e l’Italia è sicuramente nella mia lista. Ill Adrenaline si sta per mettere in viaggio, baby!

M: qual è la tua personale top 5 di ogni epoca?
C: Pete Rock & C.L. Smooth, “The Main Ingredient”; Gang Starr, “Moment Of Truth”; The Beatnuts, “Street Level”; Diamond and The Psychotic Neurotics, “Stunts, Blunts & Hip Hop”; Blahzay Blahzay, “Blah, Blah, Blah”.

M: e infine… Io ho nostalgia degli anni novanta, tu?
C: naturalmente sì! Sento che se fossi arrivato negli anni novanta, a questo punto sarei considerato come un appartenente alla famiglia reale dell’Hip-Hop. Odio pomparmi, ma ci so veramente fare: se l’MPC fosse un’arma, io sarei Clint Eastwood!

M: sentiti libero di distribuire qualche shout-out…
C: prima di tutto, grazie per il tempo che mi avete dedicato per quest’intervista, l’ho apprezzato davvero molto. Uno shout-out speciale va alla mia famiglia, alla Ill Adrenaline Records e alla Soul Tools Entertainment. State attenti, perché stanno arrivando altri dischi veramente fighi!

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