Jel – Soft Money

Voto: 4

Dopo “Greenball” e “10 Seconds”, ecco il terzo disco di Jel in poco meno di sei anni. I primi due erano molto simili tra loro (minimali, composti da una trentina di tracce di breve durata, esclusivamente strumentali), nella sua ultima fatica Jeffrey Logan ha invece deciso di alzare un po’ il tiro e complicarsi la vita, riducendo il tutto a dodici episodi musicalmente elaborati e qualche rima scritta di proprio pugno (parlare di Rap mi sembra fuorviante).

“Soft Money” si posiziona subito in quella zona di intransigenza che da sempre caratterizza i circuiti indipendenti e la stessa Anticon, il messaggio di “To Buy A Car” è abbastanza esplicito (<<don’t buy this product, you don’t need it>>) e si muove dalla critica al sistema capital/consumista alle immancabili stoccate sulla politica americana, colpita a più riprese. Indubbiamente la label di Alias e soci è riuscita a costruirsi un’identità (e, perché non dirlo, una discreta notorietà) che va oltre la semplice appartenenza a una cerchia che desidera essere estranea, almeno potenzialmente, alle discutibili logiche del music business, proponendo in ogni occasione qualcosa di differente e (termine molto delicato) sperimentale, tuttavia non c’è nulla di particolarmente innovativo in “Soft Money”, così come il secco anticonformismo sbandierato senza mezzi termini suscita un interesse quasi trascurabile. Ciò che Jel sa fare è produrre musica Hip-Hop: l’ha dimostrato in passato, l’ha confermato in diversi progetti collaterali (Themselves, Subtle, 13&God), lo mette nero su bianco nella sua terza uscita solista. Ed è questo ciò che conta, non il contorno

Il beatmaker di Oakland è in costante evoluzione e fa lavorare l’SP-1200 a pieno ritmo, saldando le sue classiche acidità a batterie monumentali; l’ingresso di alcune porzioni suonate in studio (Dosh in “No Solution”, Why? in “All Day Breakfast”) aiuta a rendere il tutto ancora più articolato, senza però snaturare l’intuito compositivo del protagonista. Sono le atmosfere astratte di “Nice Last”, “WMD” e “All Day Breakfast” a farla da padrone, l’estetica di Jel è ruvida, scura, molto personale, ma non così estrema come ci si potrebbe attendere. La cura riservata in primis ai beat è un’esplicita testimonianza del lavoro che sta dietro ogni brano di “Soft Money”, così come le incursioni di Stefanie Böhm (Ms. John Soda), Odd Nosdam e Wise Intelligent non fanno altro che aggiungere qualcosa a un’opera già nel complesso densa e stratificata.

Ne saranno felici gli estimatori dell’Anticon e (si spera) non solo loro. <<Sample my words/speed it up now/you’ve got a Hip-Hop classic on your hands>>.

Tracklist

Jel – Soft Money (Anticon 2006)

  1. To Buy A Car
  2. All Day Breakfast
  3. No Solution
  4. All Around [Feat. Stefanie Böhm]
  5. Thrashin
  6. Sweet Cream In It
  7. Soft Money, Dry Bones [Feat. Stefanie Böhm]
  8. Know You Don’t [Feat. Odd Nosdam]
  9. WMD [Feat. Wise Intelligent]
  10. Mislead
  11. Nice Last
  12. Chipmunk Technique

Beatz

All tracks produced by Jel

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