Jermiside and The Expert – The Overview Effect
Quali emozioni può riservare l’osservazione della Terra dall’oblò di una navicella spaziale? Ciò che sappiamo e abbiamo potuto solo osservare guardando delle fotografie, lo dobbiamo agli intraprendenti viaggiatori dello spazio che hanno dedicato la propria vita allo studio e alla scoperta, meritando la fortuna di provare una delle esperienze più uniche dell’esistenza. Chi l’ha vissuta, è stato inequivocabile testimone di un cambiamento radicale nel senso di responsabilità e cura di quello che dimentichiamo essere il nostro habitat, una casa così meravigliosa e al tempo stesso piccola se guardata da distanze raggiungibili esclusivamente grazie alla scienza tecnologica. Un mutamento di coscienza cognitivo, così come lo ha descritto lo scrittore Frank White, famoso per i suoi racconti a base di viaggi nel cosmo.
“The Overview Effect“, oltre che essere il termine coniato da White per riassumere quella cognizione, è il titolo scelto per il progetto ideato da Jermiside, rapper proveniente da Cincinnati e con residenza ad Atlanta, e The Expert, produttore irlandese, portandosi appresso una natura concettuale assolutamente simile, equivalente a un bisogno di esternare un messaggio di urgenza e sensibilità verso problematiche che coinvolgono ogni angolo di questo globo, una serie di tematiche sociali scritte su uno sfondo filosoficamente libero nello spirito. Un lavoro che non risparmia certo critiche alla fallimentare politica che gestisce il moderno tessuto sociale avvalendosi del giusto temperamento, senza proclamare o proporre disfattismi reazionari, esprimendosi semplicemente per mezzo di una pacifica e riflessiva divergenza verso un sistema che non ha mai mancato di emarginare le persone meno avvantaggiate, creando differenze etniche, economiche e culturali che nessuna mediazione è mai riuscita a far poggiare su un terreno comune.
Al fine di affrontare una selezione argomentativa di tale portata riuscendo a comunicare un pensiero distaccato dagli automatismi odierni, sono essenziali peculiarità non comuni: un insieme di sensibilità, profondità ed empatia. Il contenuto dei testi di Jermiside offre l’identikit di un artista colto, informato, logico nei pensieri formulati senza apparire arrabbiato o militante, un animo coscienzioso che padroneggia la lingua con evidenti abilità, denotando un vocabolario vasto e una ricchezza tecnica che va a porre diverse spunte sotto le varie voci di quell’insieme di giudizi che delineano lo spessore di un mc. La sua è una dimostrazione d’intelligenza tanto nella validità delle considerazioni esposte quanto nelle tecniche utilizzate per trasporle sul taccuino, nel quale mai ci s’imbatte in una riga priva di significato. Ha poi una gestione del tutto naturale nel passaggio da uno schema metrico all’altro, mettendo giù barre ricche di termini combacianti e riuscendo nel contempo ad ampliare l’aspetto figurativo di un determinato concetto seguendo linee guida poetiche, così come è perspicace nelle similitudini e concreto nell’utilizzo delle metafore, riscaldando infine il tutto con una voce irradiante.
La dichiarata psichedelia della produzione si fonde con grande complicità con l’appena descritta controparte lirica, dando l’impressione di una sintonia ben più duratura rispetto alle effettive collaborazioni precedentemente approntate tra i due protagonisti. Il collage di suoni di The Expert esalta il singolare gusto nella costruzione del beat e l’abilità nel missaggio in un contesto che non si accontenta certo di scovare un campione figo e mollarlo in loop per due o tre minuti. Il producer affronta infatti l’operazione come un vero e proprio musicista del sample: maggiore è il numero di ascolti e più probabile diviene riuscire a scovare uno strato sonoro non notato in precedenza, la complessità della strumentazione e delle varie sovrapposizioni è affascinante, capace di donare una profonda versatilità a ogni pezzo senza avvalersi di un singolo strumento diverso dal campionatore. Accade che il tema portante scompaia per lasciare spazio a un altro campione, sia esso uno strumento differente o l’improvviso inserimento di una sezione ritmica che vada a delineare una determinata strofa, scegliendo poi liberamente se proseguire per la strada nuova o fare ritorno all’idea originaria.
E’ esattamente quest’ultima la direzione intrapresa da “Black Tears”, certamente uno dei migliori passaggi dal punto di vista costruttivo; il tema di chitarra principale viene accompagnato dal continuo intervento di varianti sonore fino al magistrale inserimento della batteria, l’ultima strofa di Jermiside – che offre peraltro un’ideale interattività con uno Stik Figa più che consono nell’addentrarsi nei meandri dell’oppressione/depressione mentale afroamericana – riceve un beat nuovo di zecca, per rientrare infine sui suoi passi mentre nuove variazioni vi si insinuano dentro. “Conflict” cambia andatura nel mezzo dei versi allacciandosi concettualmente a quella “Middle Ground” della quale è una naturale conseguenza, sottolineando quella mancanza di reciproca comprensione insita nella natura umana: Jermiside accelera il flow senza alterare la precisione nell’enunciato, tanto da riuscire a seguirlo pure senza i testi sottomano, mentre gli accordi di chitarra vengono adagiati su una batteria che li carica in sella e conduce su un entusiasmante percorso ritmico fino alla spolverata di psichedelia finale, esaltando l’iperattività della produzione. “I Love You, Still?” propone una colonna sonora densa, drammatica, orchestrale, il cantato cattura in maniera eccelsa l’essenza pungente dello scritto che si rivolge a una nazione retrograda e becera.
“Bullet Shock” fa invece risaltare le ingegnose quartine con rima doppia a fine barra, dando vita a una mini pellicola accuratamente dettagliata (<<the paramedics reached the scene, I keep hearing the people scream/the scene was a grim reapers dream/spots where blood hit the ground look a deeper green/from his kicks could tell the kids was a sneaker fiend>>) e mantenendo alto il grado d’inventiva nella scrittura (<<by all accounts, I heard he had a future that was promising/now he a special delivery for the trauma team>>), in quello che si rivela essere un tuffo nel Blues d’annata. “Electric Boogie”, per quanto sia ammonitoria e tecnologicamente retorica, mostra un tatto assai raro per un circuito notoriamente machista (<<we connected but disconnеcted, important shit gets neglеcted/the young teens getting naked/private pics getting harvested, collected/and we accept it/as young queens get infected>>), così come “Ecology”, modellata su un pensiero hippie simile a quello di “Floating”, discerne delicate rime sulle condizioni di salute del Pianeta fruendo della costante ricchezza di termini (<<it’s about turn it to a hell hole/the hot temperature done got the ice caps on melt mode/they level land for a built road, be concerned/a lotta wisdom in the ecosystem we could learn/but what does a teacher earn?/A bunch of oil spills in the ocean until I bet the beach will burn>>). “A Little Love” è la distensione nervosa più idonea, una chiusura ove fiati ricolmi di gioia e speranza si rincorrono per creare un pezzo positivo, un tripudio ricco di colori che si trasforma in una sorta di Gospel atto a stemperare l’atmosfera.
Quanto appena elencato rivela solo una parte di tutta la bellezza interiore ed esteriore di “The Overview Effect”, un disco davvero elevato nel valore contenutistico e compositivo. A meno che non si presenzi tra quei pochi (sigh…) ad aver già provveduto almeno all’ascolto valutativo, si sappia che qui c’è un diamante da sgrezzare al più presto, l’ennesima gradita sorpresa dell’anno offerta da un sottobosco vivo e pimpante, purtroppo perennemente schiacciato da tempi nei quali, per essere premiati dalla rilevanza, non serve nemmeno più essere capaci di fare musica.
Tracklist
Jermiside and The Expert – The Overview Effect (Rucksack Records 2022)
- The Overview Effect
- I Love You, Still? [Feat. Farah Elle]
- Electric Boogie
- Conflict
- Bullet Shock
- Black Tears [Feat. Stik Figa]
- Middle Ground
- Government Is A…
- For The Money
- Crime Rule The City [Feat. Tanya Morgan]
- Floating
- Ecology
- Love Prelude
- A Little Love
Beatz
All tracks produced by The Expert
Mistadave
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