Jeru The Damaja – The Sun Rises In The East
Tutto si può dire di Chris Martin, in arte Dj Premier, meno che sia un produttore egoista. Normalmente chi fornisce basi e ha già un gruppo proprio tende a tenere il meglio per sé, non Preemo, che nel 1994 contribuì in prima persona al successo di questo spesso esordio di Jeru The Damaja, testato a dovere su qualche verso dei Gang Starr prima del lancio definitivo e quindi proposto alle masse underground una volta ritenuto abile allo scopo. Ne venne fuori una gemma, “The Sun Rises In The East” (titolo che chiarisce già la provenienza del soggetto), contenente diversi classici contraddistinti dai beat potenti e spezzettati stile Premier e dalla voce profonda e incisiva di Jeru, che si propose come rapper coscienzioso, attento alle problematiche sociali del ghetto, più riflessivo che rivoluzionario, volto all’uso della disciplina mentale anteposta a quello della violenza, qui metaforizzato attraverso i continui riferimenti alle arti marziali.
Classici, dicevamo, parola che si sposa alla perfezione col piano distorto e le lezioni liriche di “D. Original”, con l’esaltazione del potere celebrale di “Mental Stamina”, prima prova ufficiale al microfono dell’adepto Afu-Ra, coi tratti fumettistici di “You Can’t Stop The Prophet”, dove Jeru si erige a supereroe combattendo i suoi nemici mortali: Ignoranza, Invidia, Disparità e compagnia bella. Non manca qualche tratto controverso, che emerge ascoltando le liriche veritiere di “Da Bichez”, tra l’altro sostenuta da un’altra base galattica di Preemo, e torna d’attualità il binomio diavolo/uomo bianco, qui presente nella traccia più profonda e onesta del lavoro, “Ain’t The Devil Happy”, la cui cupa atmosfera tuona come un segnale d’emergenza per la comunità nera.
Un capolavoro? Se non lo è, ci andiamo molto vicini. Escludendo un paio di beat onestamente troppo scarni e ripetitivi, l’album è interamente pervaso da un’autoritaria saggezza lirica e da produzioni ipnotiche, colme di rullanti, campioni mutuati dal Jazz, violini, pianoforti e persino dischi messi deliziosamente a friggere, come nel caso della conclusiva “Statik”. Assieme al seguito, “Wrath Of The Math”, questo disco rappresenta ancora oggi uno dei momenti di maggior ispirazione del leggendario Dj Premier, nonché il gradino più alto raggiunto da Jeru The Damaja, la cui carriera è andata persa in mezzo alle seguenti uscite indipendenti che mai più hanno raggiunto un tale stato di grazia.
Tracklist
Jeru The Damaja – The Sun Rises In The East (Payday/FFRR 1994)
- Intro (Life)
- D. Original
- Brooklyn Took It
- Perverted Monks In Tha House (Skit)
- Mental Stamina [Feat. Afu-Ra]
- Da Bichez
- You Can’t Stop The Prophet
- Perverted Monks In Tha House (Theme)
- Ain’t The Devil Happy
- My Mind Spray
- Come Clean
- Jungle Music
- Statik
Beatz
All tracks produced by Dj Premier and co-produced by Kendrick Jeru Davis
Scratch
All scratches by Dj Premier
Mistadave
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