Joell Ortiz & !llmind – Human.
Non credo che Joell Ortiz e !llmind abbiano bisogno di grandi presentazioni, quindi mi pare opportuno saltare qualsiasi introduzione biografica e arrivare subito alla descrizione di “Human.”. Sin dall’intro (un breve skit) si capisce che il disco vedrà come protagonista principale Mr. Ortiz: <<I’m a quarter of the best Rap group, in my opinion, never assembled, but I’m 100% Joell, and I wanna tell that story some more>>. Comprensibilissima la voglia di raccontarsi andando oltre il fatto di essere uno degli Slaughterhouse, anche se – non me ne voglia nessuno – proprio l’essere uno dei quattro componenti del gruppo formatosi sotto l’ala protettrice di Eminem e della Shady Records ha aiutato Joell a farsi conoscere ai più (e lui stesso pare riconoscerlo: <<I’m best of friends with Eminem, Dr. Dre and all them/gang members, Yelawolf, Paul, Tracy and all them>>).
Detto ciò, vale la pena aggiungere una piccola nota a monte: salvo in due episodi che vedremo a tempo debito, in “Human.” non troviamo un artista che si mette a nudo mostrando il lato più intimo della propria personalità; piuttosto, c’è un mc che va a ruota libera senza alcun tipo di filtro, inserendo solo qua e là alcune descrizioni autobiografiche. Queste ultime, poi, girano sempre attorno allo stereotipo del ragazzo cresciuto nel ghetto in mezzo a mille difficoltà, ma che a differenza di molti amici d’infanzia ce l’ha fatta a emergere col suo Rap e, raggiunta la notorietà, non vuol dimenticare il proprio passato. Non un keep it real, insomma, ma un keep himself real. Sicuramente sono temi sentiti un milione e mezzo di volte, ma questa scarsa originalità delle tematiche non intacca le ottime prestazioni al microfono di JO, il quale sa abbinare un bel flow e un timbro ben riconoscibile alle ottime doti di scrittura, disseminando lungo tutto il disco punchline che tipicamente compongono il bagaglio artistico di chi è cresciuto in strada passando i pomeriggi con gli amici a far freestyle (<<these up and comers like the first day of summer, they my offspring>>).
Per il resto, siamo alle solite tematiche arcinote: storie di strada, autoreferenzialità, riferimenti alla propria città (da buon newyorkese…) e rime da battaglia indirizzate al finto rapper di turno. E proprio quest’ultimo aspetto, ovvero l’odio nei confronti dei colleghi che indossano una maschera, è un vero e proprio cavallo di battaglia dell’mc di origini portoricane, pienamente espresso in “Lil’ Piggies”: <<this lil’ piggy said he hard/but this lil’ piggy walkin’ around with bodyguards/this lil’ piggy is a fraud>>. Il disco, come anticipato, chiude con due tracce nelle quali finalmente emerge l’animo più riflessivo e intimo dell’artista: se in “Who Woulda’ Knew” il tema centrale è la complicata storia d’amore con una ragazza tormentata da un conflitto interno e che non è in grado di dimenticare la propria vita da single per poter fare il passo definitivo verso il matrimonio (di grande attualità il riferimento alla gelosia generata dai social network: <<if you don’t like what you read then stop readin’/baby I got an army to lead, I’m tweetin’/you worry ‘bout my page, got me startin’ to worry ‘bout your age>>), in “Bad Santa” emerge tutta la sofferenza di Joell nel non poter vedere suo figlio nel quotidiano (stando al testo, vive con la madre ad Atlanta), a eccezione del Natale, da qui l’impossibilità di capire se il bambino lo veda davvero come un padre o semplicemente come un omone che ogni 25 dicembre azzecca il regalo giusto per farlo contento.
Come da copione, le produzioni sono affidate interamente a !llmind il quale, nonostante non sia il mio produttore preferito, ha il pregio di creare sempre l’atmosfera giusta per accompagnare e far risaltare al meglio i testi e le doti del suo collega. In conclusione, “Human.” non ha certo la pretesa di essere il disco dell’anno, ma è l’ennesima conferma del fatto che Joell Ortiz sia un rapper che sa il fatto suo e che merita di essere sempre tenuto d’occhio.
Tracklist
Joell Ortiz & !llmind – Human.(Roseville Music Group/Yaowa! Nation 2015)
- Human (Intro)
- New Era
- I Just Might
- My Niggas
- Six Fo’
- Light A L
- Lil’ Piggies
- Latino Pt. 2 [Feat. Emilio Rojas, Bodega Bamz and Chris Rivers]
- Who Woulda’ Knew [Feat. Father Dude]
- Bad Santa [Feat. Jared Evan]
- Human (Outro)
Beatz
All tracks produced by !llmind except tracks #1 co-produced by CuBeatz and #9 co-produced by G Koop
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