Kanye West – Donda

Voto: 3,5

Si tratta di potere, soldi, influenza e gusto… Niente di più e niente di meno. E, volendo, la recensione potremmo tranquillamente chiuderla qui. Le parole, azzeccatissime, portano la firma di Pusha T, che le ha affidate a un didascalico post sganciato attraverso i suoi personalissimi social per annunciare la comparsa di Donda, l’ultima fatica – termine quanto mai azzeccato, considerato l’estenuante battage a cui si è sottoposto – dell’uomo che occupa l’unica scrivania più in alto della sua negli uffici G.O.O.D. Music. L’egoarca per eccellenza: Kanye West.

Perché ne parliamo solo ora? Be’, “Donda” è fuori oramai da un mesetto – giorno più, giorno meno. Ma, soprattutto, di fatto “Donda” è durato un mesetto, più spiccioli. Mi spiego meglio: quella pachidermica ora e quarantanove minuti ne è soltanto l’epilogo. Prima, però, abbiamo dovuto fare i conti con la sua ingombrante confezione. Con i proclami e le pubblicità farlocche che garantivano venerdì esce!, salvo poi vedere la data su iTunes darsi al cosplay della Fata Morgana. Con i cromatofori impazziti della tracklist più girevole che la storia recente ricordi. Con le criptiche schizofrenie social dello stesso Kanye, che approccia la quarta parete armato di nastro adesivo e banana. E potrei probabilmente proseguire per ore, se non fosse per la mia naturale repulsione nei confronti degli elenchi tediosi… Ma il punto, lo avrete capito, è che metabolizzare questo accrocco di caos variopinto ha richiesto del tempo. Con buona pace di chi ventiquattro ore dopo la pubblicazione aveva già le ginocchia screpolate, la penna in mano e qualcos’altro altrove.

Avete presente le vecchie soffitte? Piene di scatoloni e polvere, affrescate in color penombra e pervase da quella tendenza geodetica al disordine? Ecco, “Donda” emana quel senso di profondo guazzabuglio. E quindi di incompletezza; un’aura che condivide col suo fratellino “…Pablo”. E, proprio come per quest’ultimo, non mancherà poi chi dirà che è stata una sua scelta consapevole. Quel voler lasciare le cose in sospeso, per enfatizzare il parallelo umano con l’improvvisa scomparsa della madre (nel 2007), a cui l’album è esplicitamente dedicato. Legittimo, eh? Ma forse un po’ pretestuoso. Kanye sembra piuttosto perdersi, di tanto in tanto, in qualche vicolo cieco di troppo e optare per un immediato rage quit. Perché solo così si riesce a dare un senso a momenti come Junya, Ok Ok e quel mozzicone di Tell The Vision, che pare essere stato incastrato a forza solo perché giovane promessa ammazzata a colpi di pistola è un colore che non passa mai di moda. Neanche quando il resto delle pareti è tappezzato di pseudo preghiere e icone sacre.

Pseudo, appunto. Perché Kanye si è nuovamente concesso una sorta di sospensiva sul secondo comandamento in quello che è il suo controverso rapporto con l’Altissimo. A metà tra Ye che vuole farsi un selfie con Gesù e “Pablo” ancora strafatto che se ne va in Chiesa la domenica mattina. Ma questa non può e non vuole essere una perizia psichiatrica (che tuttavia, va riconosciuto, sarebbe assai interessante far redigere) sull’oggetto “Donda”. Se il transponder con l’alto dei cieli resta in perenne stand-by, fortunatamente lo stesso non accade con le frequenze terrene. In particolare quelle più giovani, che Kanye aggancia con destrezza senza versare una goccia di sudore. Off The Grid ne è l’esempio più fulgido: il suo Drill emerge con prepotenza dall’oscurità e ti si pianta all’istante nel cervello, martellato da un sorprendente Fivio Foreign che – concedetemi il paragone irriverente – tira fuori una robetta in stile Cappadonna al fronte durante le “Winter Warz”.

“Jail è altrettanto grandiosa nel suo minimalismo; un impasto alla “Otis” con i frammenti della sua oscura e malata fantasia, che sembra gettare le basi concrete di un “…Throne” parte seconda. E poi il lungo sermone di Jay Electronica in Jesus Lord; la presenza dei fratellini Griselda e dei loro immancabili adlib nei velluti di Keep My Spirit Alive; ma anche il celestiale e solenne momento di preghiera di No Child Left Behind, breve ma intensa. Quindi Come To Life, che – al netto del cantato di Kanye, che può piacere o meno – esibisce un lussuoso sfondo di piano che nessuno può mettere in discussione. Questo per dire che c’è (anche) tanto di buono in “Donda”. Ma è un tanto che si perde in un tanto ancora maggiore e, ancor più grave, privo di una vera struttura ossea. Di quelli che continuano a disorientare, anche dopo il primo ascolto. Non solo. Perché inserire in coda al tutto, dopo ventitré pezzi lunghi ben ottantacinque minuti, quattro versioni alternative? Con DaBaby, Marilyn Manson, i The Lox, Ty Dolla $ign… Un po’ come quelli che a fine serata postano nelle stories di Instagram il conto per farti sapere quanto hanno speso.

Un mese di “Donda”, prima. Un mese dopo “Donda”, ora. E siamo ancora a un bilancio che è solo parziale. Perché “Donda” e Kanye non possono celare l’ambizione. Quel voler lasciare un segno a tutti i costi. E non c’è recensione a caldo o (come questa) a tiepido in grado di fornire già una risposta. Quel tutto e subito che è la grande piaga dei nostri tempi. Ciò che però ci sentiamo di poter dire sin da ora – riavvolgendo i nastri al 2018, a quel mese di fuoco innescato con “Daytona” di Pusha T – è che Kanye oggi resti un maestro quando deve giocare contemporaneamente su più scacchiere. Ma, quando gioca da solo e senza timer…

Tracklist

Kanye West – Donda (G.O.O.D. Music/Def Jam Recordings 2021)

  1. Donda Chant [Feat. Syleena Johnson]
  2. Jail [Feat. Francis And The Lights and Jay-Z]
  3. God Breathed [Feat. Vory]
  4. Off The Grid [Feat. Fivio Foreign and Playboi Carti]
  5. Hurricane [Feat. Lil Baby and The Weeknd]
  6. Praise God [Feat. Baby Keem and Travis Scott]
  7. Jonah [Feat. Lil Durk and Vory]
  8. Ok Ok [Feat. Fivio Foreign, Lil Yachty and Rooga]
  9. Junya [Feat. Playboi Carti]
  10. Believe What I Say
  11. 24 [Feat. Vory]
  12. Remote Control [Feat. Young Thug]
  13. Moon [Feat. Don Toliver and Kid Cudi]
  14. Heaven And Hell
  15. Donda [Feat. Stalone and The World Famous Tony Williams]
  16. Keep My Spirit Alive [Feat. Conway The Machine, KayCyy and Westside Gunn]
  17. Jesus Lord [Feat. Jay Electronica]
  18. New Again [Feat. Chris Brown]
  19. Tell The Vision [Feat. Pop Smoke]
  20. Lord I Need You [Feat. Sunday Service Choir]
  21. Pure Souls [Feat. Roddy Ricch and Shenseea]
  22. Come To Life
  23. No Child Left Behind [Feat. Sunday Service Choir and Vory]
  24. Jail, Pt. 2 [Feat. DaBaby, Francis And The Lights and Marilyn Manson]
  25. Ok Ok, Pt. 2 [Feat. Rooga and Shenseea]
  26. Junya, Pt. 2 [Feat. Playboi Carti and Ty Dolla $ign]
  27. Jesus Lord, Pt. 2 [Feat. Jay Electronica and The Lox]

Beatz

  • Kanye West: 1
  • The Influence, Sean Solymar, Mike Dean, Ojivolta, 88-Keys and Dem Jointz: 2
  • Allday, Ojivolta, E*Vax, Arrow, Fya Man and Kanye West: 3
  • DAVID x ELI, Sloane, Ojivolta, AyoAA, 30 Roc, Fya Man and Kanye West: 4
  • Nascent, Ojivolta, Mike Dean, Kanye West, Ronny J, BoogzDaBeast and Dj Khalil: 5
  • Mike Dean, Sloane, Kanye West, ZenTachi and 30 Roc: 6
  • Wheezy, Mike Dean, Kanye West, DRTWRK and TT Audi: 7
  • Louis Bell, Boi-1da and Kanye West: 8, 25
  • Ojivolta, Kanye West, Roark Bailey and Digital Nas: 9
  • Ojivolta, FnZ, BoogzDaBeast, Dem Jointz and Kanye West: 10
  • Cory Henry, Warryn Campbell, Ojivolta, Allday and Kanye West: 11
  • Ojivolta, Mike Dean, 88-Keys, Kanye West, CuBeatz and Digital Nas: 12
  • Dj Khalil, BoogzDaBeast, E*Vax and Kanye West: 13
  • Nabeyin, Ojivolta, Wallis Lane, BoogzDaBeast, 88-Keys and Kanye West: 14
  • Ojivolta, FnZ, BoogzDaBeast and Kanye West: 15, 16, 19
  • Mike Dean, Swizz Beatz, Kanye West and Gesaffelstein: 17, 27
  • Laraya Robinson, 88-Keys, Ojivolta, Dem Jointz, Wallis Lane, BoogzDaBeast and Kanye West: 18
  • Ojivolta, FnZ, BoogzDaBeast, Wheezy and Kanye West: 20
  • Mike Dean, 88-Keys, Ojivolta, Bastian Völkel, Shuko, Sucuki, BoogzDaBeast, Fya Man and Kanye West: 21
  • Kanye West, Tyler, The Creator, Chopsquad Dj, Mike Dean, Warryn Campbell, Jeff Bhasker and Ojivolta: 22
  • Cashmere Brown, BoogzDaBeast, Dem Jointz, Kanye West and Gesaffelstein: 23
  • Mike Dean, 88-Keys, Ojivolta, Dem Jointz, Sean Solymar and Kanye West: 24
  • Ojivolta, Digital Nas and Kanye West: 26
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